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foto "tristi"

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PhotoCompetition
Tutto ciò che riguarda il portale della PhotoCompetition: suggerimenti, consigli, critiche, osservazioni e segnalazioni.
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  Il Lele  [29 Giugno 2009 - 18:06] letto 2143 volte
Nei vari concorsi a cui ho partecipato, ho spesso trovato dei commenti/voti penalizzanti nei confronti di alcune immagini che rappresentavano soggetti o situazioni tristi o angosciose o comunque dei 'sentimenti' non positivi.

Io non riesco a comprendere come e perchè la rappresentazione o la documentazione di una situazione o di uno stato d'animo possa influenzare negativamente un giudizio.
Se  un autore intende esprimere tristezza, angoscia, disperazione attraverso una sua immagine, secondo me dovrebbe essere valutato per come la esprime e non per la scelta di volerla esprimere.

Ho aperto questo thread semplicemente per capire le motivazioni di chi la pensa diversamente senza nessuna intenzione polemica e per aprire un dibattito che secondo me puo' interessare tutti quanti.

ciao
  EnneKappa  [29 Giugno 2009 - 19:29] letto 2133 volte
Purtroppo è capitato anche a me di riceverli e come te proprio non riesco a capirli. E' uno degli svantaggi dei concorsi aperti dove anche quelli meno esperti votano. Ma d'altronde tutti abbiamo iniziato così, quindi bisogna aver pazienza, fidarsi della buonafede e cercare di trasmettere il più possibile ai nuovi arrivati ed acquisire tecnica e conoscenze dai più bravi.
  SAndro  [29 Giugno 2009 - 19:56] letto 2128 volte
Ti capisco perfettamente e aggiungo che non capisco questo genere di commenti.
Perchè si dovrebbe giudicare la comunicazione e il messaggio di un'immagine, non il proprio stato d'animo.

Foto felice -> sono felice -> 10
Foto triste -> sono triste -> 4

Detta così forse sembra un po' infantile, ma estremizzo per capire.

A me è andata meglio in passato, ma erano altri tempi nella PhotoCompetition, c'era anche meno partecipazione e minor varietà.
Basta guardare queste mie foto e penso che oggi sarei massacrato:

Let love in
Blindfold

Mentre per questa c'è stato molto accanimento:
end.

Un tuffo nel passato, in vecchie discussioni, che però ogni tanto fa bene rivedere.
  melisendo  [29 Giugno 2009 - 22:33] letto 2120 volte
Tutti avete detto cose molto interessanti, istruttive e variamente condivisibili, la tematica merita certamente un'analisi ancor più approfondita, e spero che lo stimolo sia recepito, come auspica Il Lele. Tuttavia un altro fatto mi ha colpito molto, e credo che sia utile rimarcarlo, osservando le foto, ma soprattutto i commenti alle foto proposte da Sandro. Oggi i voti ed i commenti di riducono ad uno striminzito "mi piace", "è carina", ""non mi convince",......o spesso nulla, mentre nelle tre foto di Sandro, che coprono un arco di tempo di sei mesi circa quattro anni fa, i commenti sono ricchi di osservazioni che coprono i più diversi aspetti dell'analisi di un'immagine e la partecipazione dei votanti è totale. E' triste vedere oggi una sequenza di dieci, quindici, venti votazioni e commenti di una foto ridursi a caselle pressochè vuote che di fatto esprimono poco o nulla.
  MacMauro  [11 Luglio 2009 - 21:04] letto 2088 volte
Bravo LELE che hai aperto questo thread, avevo gia' notato qualche concorso fa che foto troppo " CRUDE" sono state massacrate solo per essere troppo cattive.
Una foto e' un racconto di tante sfaccettature della vita che e' intorno a noi, non basta mettere la testa nella sabbia o votare con una serie di uno una foto che racconta di brutto....la fine della vita fa parte di essa e come tale esiste!
  Il Lele  [12 Luglio 2009 - 11:59] letto 2079 volte
eheheh, il bello è che pero' fino ad ora ha risposto solo chi la pensa come me e neanche uno di quelli che penalizza una foto perchè "triste" "angosciante" "cruda" ;)
  Sanminiato77  [13 Luglio 2009 - 20:12] letto 2065 volte
Sono pienamente d'accordo.. io prediligo le foto "drammatiche" e intense.. se proprio dovessi, penalizzerei quelle "allegrotte"! ;-)

Sì, è vero.. non si è materializzato nessun sostenitore della foto-allegria!
Forse perché considerano TRISTE il forum e non lo leggono?!?! :-)
  PaoloP  [13 Luglio 2009 - 22:47] letto 2056 volte
Torno ora su photocompetition, e concordo con voi.
Qualche concorso fa una delle mie foto e stata votata con voti bassi UNO+uno+_ _ _.
E poi ricordo che nello stesso tempo in homepage troneggiava la foto della testa del nautilo sopra ai ghiacci. La foto era una di quelle premiate al WORLD PRESS PHOTO.
La mia Photo era a questo link.
Paolo
  SAndro  [14 Luglio 2009 - 10:29] letto 2046 volte
X PaoloP: Direi che qui il discorso è diverso, non si tratta di foto tristi o  comunque che presentano scene negative, si tratta di impatto e crudezza e modalità di racconto.

Intanto il raffronto col celebre scatto del World Press Photo mi sembra eccessivo. Quella fotografia faceva parte di un reportage "sociale", era un racconto sì duro, ma preciso e con un forte carattere di documentazione. Il racconto fotografico nel vero senso della parola, anche esteticamente bello e ricercato.

Il tuo scatto mostra invece un povero animale (gatto o cane?) quasi ridicolizzato dal titolo "non oltrepassare la linea bianca". Un consiglio leggero che si trasforma in morte.
Quello che ti fu contestato fu proprio il modo di raccontare. Nel tuo scatto, ravvicinato, con crudo realismo e una freddezza impressionante, c'è quasi una morbosa ricerca del sangue e del disgusto a tutti i costi. Come quelle orribili vecchie campagne di "pubblicità progresso", che volevano far riflettere su una piaga sociale, ma alla fine schifavano e basta e si faceva di tutto per dimenticarle.

Non voglio dire che si debbano chiudere gli occhi, ma un conto è il gusto per il sangue e schiaffeggiare la sensibilità dell'osservatore, quasi fine a sè stessa, un conto è raccontare per far riflettere e quindi capire.

Ecco il link per chi se lo fosse perso (http://www.photocompetition.it/mostra_page.php?id_mostra=493).
Mentre qui sotto lo scatto del world press 2008.
http://p6.hostingprod.com/@treks.org/narwalshot2_high.jpg
  Talpo  [21 Luglio 2009 - 21:57] letto 2016 volte
Molto interessante ... butto lì una mia riflessione...
La positività, l'allegria ecc. sono sentimenti che facilmente vengono condivisi con altri e quindi godono di un linguaggio più immediato, si potrebbe dire più universale... di più facile comprensione........... pertanto è ... più facile comunicare in un modo rapido e condiviso tra il fotografo e l'osservatore
La foto melanconica, triste o angosciante ci tocca nell'intimo, in un segmento di vita che difficilmente tendiamo a condividere apertamente con la stessa immediatezza dei sentimenti "allegrotti"... pertanto è .... più difficile comunicare con la stessa rapidità, anche se io personalmente sono convinto che se riesci a catturare e a tenere l'osservatore sulla tua foto angosciante per sufficente tempo, l'impatto che ne ottieni è superiore, una foto che esprime sentimenti "negativi" riesce ad ancorarsi (giudizio personale) molto di più... proprio perchè arriva a contatto l'intimo dell'osservatore.
 
Bhè... si potrebbe sperimentare la cosa con un concorso tematico solo su foto "negative" basterebbe prendere una poesia come tema... se proprio non vogliamo suicidarci con il Leopardi si potrebbe optare per il Pavese per essere sicuri di evitare l'allegro.. oppure un testo di una canzone... è un idea.
 
  Monyca  [15 Dicembre 2009 - 08:41] letto 1972 volte
son venuta a leggere il thread, dopo che e' stato segnalato proprio per un mio.."non sapere che voto dare"..a un'immagine che mi ha turbata... Non e' detto che un'imamgine angosciante, se suscita angoscia ha raggiunto il suo scopo...perche' gli animi delle persone non sono tutti uguali. Se da un concetto angosciante, si trae una foto, che turba, non credo che giova ne' all'immagine ne al "messaggio" che si vuol dare.. se da una concetto angosciante, si riesce a tirare fuori un'immagine che da' modo di pensare, di entrare dentro al "messaggio" tramite l'immagine appunto, allora e' ben riuscita, ma ovviamente questo cambia da persona a persona, perche' appunto non tutti abbiamo lo stesso livello di percezione e di emotivita', quindi non e' errato se una persona, provando turbamento da un'immagine, da' un voto basso, perche' non riesce ad andare oltre, impssibilitata dall'immagine stessa farlo
  Il Lele  [15 Dicembre 2009 - 09:07] letto 1968 volte
Innanzitutto grazie per aver scritto nel thread, sei fino ad ora l'unica con un punto di vista diverso che ha scritto la sua opinione.
per come la vedo io se l'autore ha nelle sue intenzioni di comunicare con lo scatto, angoscia o sentimenti non positivi, se nelle intenzioni dell'autore è quella di creare turbamento (e su questo non sono d'accordo cone te :il turbamento non puo' essere fine a sè stesso, perchè è una sensazione, uno stato d'animo, che genera pensieri o deriva da essi; sono turbato perchè questa immagine mi porta dei ricordi poco felici o ancora, mi angoscia perchè mi ha portato a fare dei pensieri di un certo tipo, oppure mi rattrista perchè penso/mi fa pensare a......) allora l'autore ha raggiunto il suo scopo, non puo' danneggiare l'immagine perchè l'immagine è fatta per comunicare quelle sensazioni. ciao
  Monyca  [15 Dicembre 2009 - 09:29] letto 1964 volte
si ma la foto non puo' essere riuscita, solo se il fotografo ha raggiunto il suo scopo... per avere un buon voto deve dare qualcosa a chi la guarda...se esprime solo turbamento, non posso dargli un voto alto... se esprime un turbamento che mi fa riflettere, allora il voto sale... se una foto dopo che l'ho vista mi fa solo voglia di girare pagina (demerito mio per non saper affrontare certe situazioni, ma questo va al di la dell'ambito fotografico), non e' un turbamento costruttivo, quindi voto basso ciao!
  gilius76  [15 Dicembre 2009 - 11:24] letto 1957 volte
penso che questo è un bel tema! non capisco come le persone possano dare commenti negativi se la foto rappresenta un dramma... certo che ne risulta malinconia o tristezza ma la fotografia non serve anche a questo? allora tutti i fotoreporter finirebbero la loro carriera? lo scatto va giudicato per il suo valore tecnico e se l'autore ha raggiunto lo scopo della sua denuncia... allora Salgato, Zizzola... che devono dire? è assurdo associare un 4 a triste! non so ma girare pagina su un tema toccante o drammatico è l'effetto che ne deriva da un forte e duro impatto su quello che non si vuole vedere... mentre per l'autore è un importante denuncia... se fotografiamo solo cose belle raccontiamo un mondo tutto rose e fiori quando sono molte le realtà negative che viviamo anche quotidianamente! per esempio parliamo tanto dei "Nonni d'italia" poi girando ospedali o case di abbandono ( perchè che si voglia dire sono case di abbandono) sono buttati li e privi di una calorosa assistenza! l'ho visto con i miei occhi... e dove sono finiti i "Nonni d'italia"? quindi si fanno solo ai loro compleanni poi perchè non si dovrebbero fare per denunciare la drammaticità delle corsie d'ospedale? questo era solo un dei tanti esmpi. la mia opinione è che il turbamento, l'angoscia, malinconia, tristezza, felicità, amore, passione, sono le due facce di una stessa moneta... moneta che si chiama SENTIMENTO. di stessa intensità... il giudizio non deve essere offuscato quando una prevale sull'altra perchè ognuno è diverso dall'atro proprio per questo motivo che si possono impare diverse realtà e punti di vista.
  Monyca  [15 Dicembre 2009 - 11:53] letto 1949 volte
Giulius forse non mi sono espressa abbastanza bene... ma io parto dal presupposto che si sta parlando di un concorso fotografico, a cui si danno voti alle foto... il tema sono le sedie, ora se mi presenti una foto drammatica, che usa lo spunto della sedia ma per raccontare altro, che sia denuncia sociale, che sia il disagio di certe categorie, da me non avrai mai un voto alto, a meno che non sia una foto che mi piace a prescindere dal tema... se il tema del concorso fosse stato, fotografa un qualche disagio o comunque qualcosa di disperato, di triste... allora le cose cambiano, sia il mio approccio alla foto che all'immagine e quindi il voto. Ogni cosa ha un suo contesto. E comunque, il fatto di valutare poco un immagine drammatica, non e' certo mancanza di sentimento, ripeto, io mi sono attenuta al contesto concorso/sedie... Poi io non faccio testo piu' di tanto, perche' non sono molto tecnica, anzi per nulla, ne nelle mie foto, ne nella dinamica dei voti delle altre... se una foto mi ispira bene ha un buon voto, se il contrario ha un basso voto... e qui e' importante il contesto
  gilius76  [15 Dicembre 2009 - 12:18] letto 1945 volte
la mia non era una polemica su quello che hai scritto avevo preso solo spunto! :-)
  Monyca  [15 Dicembre 2009 - 13:35] letto 1938 volte
io non l'ho presa come polemica, ma come confronto di idee e opinioni :)
  Alessandro  [23 Gennaio 2010 - 10:45] letto 1907 volte
In questo sito ho imparato più che in tanti altri campi della vita che la diversità di opinione, la visione del mondo cambia anche radicalmente da individuo a individuo.
Conosco gente che si irrita di fronte a una risata sincera, spontanea, prorompente, altri che lo fanno di fronte alla sofferenza incomprensibile della depressione, alla povertà, alla noia, alla solitudine. Le emozioni generate dai sentimenti sono personali, complesse da sviscerare, da consapevolizzare. Il nostro inconscio ha radici spesso ignote, alcuni studiosi le fanno risalire all'albero genealogico, altri al periodo fetale, altri ancora al parto, alla prima infanzia, all'adolescenza e via dicendo.

Anche le fotografie più belle hanno dei commenti negativi ed è veramente bello osservare la diversità.

Entrando nel merito dei commenti alle fotografie "tristi" o crude il Lele dice: "Io non riesco a comprendere come e perchè la rappresentazione o la documentazione di una situazione o di uno stato d'animo possa influenzare negativamente un giudizio" ma la rappresentazione e la documentazione cruda generano e-mozioni cioè muovono l'animo ad agire, e se uno lo fa senza filtri reagendo spontaneamente a quanto vede subisce lui stesso questa emozione, senza poterla gestire. E fin qui ci arriviamo tutti. Il passaggio successivo è l'interiorizzazione che è legata al proprio passato, alle proprie esperienze. Io che ho avuto una vita serena e felice (ma non solo per quello) riesco a capire, ad assorbire l'urto, intellettualizzo l'emozione, leggo il messaggio, raccolgo la sfida, mi muovo in modo propositivo di fronte a un'immagine che fissa una situazione pesante. Ma non tutti sono disposti a mettere in moto emozioni negative (spesso anche per dei trascorsi infelici, per sofferenze personali reiterate). Conosco tanta gente che evita di vedere film tristi, non ce la fa, non è disposta a "sentire", a vivere sentimenti negativi, sta male. E come dargli torto? Di fronte a una sensazione di rifiuto non è facile e spesso impossibile rimanere impassibili e giudicare serenamente, anzi il giudizio esprime il non gradimento.

Per quanto mi riguarda, io invece amo l'arte di denuncia, con risvolti anche sociali, l'arte che smuove. E sono anche contento se qualcuno non gradisce, si sente ferito. Spesso è necessario rompere il guscio e non lo si può fare sempre con delicatezza, a volte ci vuole un colpo secco, poi dentro c'è il tesoro con cui si possono fare delle torte fraganti.
ma non tutti la pensano come me.
e io continuo a pensare che bisogna romperlo il guscio.
  melisendo  [23 Gennaio 2010 - 18:14] letto 1895 volte
Questa ripresa del thread foto "tristi" con gli ultimi interventi mi dà lo spunto per ulteriori considerazioni.

Concordo con le posizioni del Lele, di Alessandro e di quanti altri hanno  chiarito sia l'esigenza di denunciare situazioni sociali difficili (e quindi suscitare "turbamenti" nell'animo del visitatore) sia sulla inoppurtunità di penalizzazione mediante i commenti/voti le immagini che sono considerate "tristi".

Tuttavia, alla luce della mia esperienza di partecipazione ai concorsi di PC (quello attuale è il sesto!), devo far osservare che , per quanto riguarda i commenti/voti, è spesso vero il contrario: le foto di denuncia (normalmente "tristi") si trovano nei piani alti della classifica mentre foto "meno impegnate nel sociale" vivacchiano nei piani medio-bassi.

E' questa solo una evidente constatazione da parte di una persona che per tutta la vita non si è mai tirata indietro nel cercare di rompere quanti più gusci possibile (nel senso di Alessandro), nel pensiero e nelle azioni.

L' "arte di denuncia" è una delle tante sfaccettature dell'espressione "artistica" della realtà così come viene rappresentata dalla fotografia (o dalla pittura, o dal cinema, ecc.), e deve essere nè sminuita nè privilegiata.

  Monyca  [27 Gennaio 2010 - 10:13] letto 1868 volte
Leggendo i vari commenti, vedo che tutti la pensano all'incirca allo stesso modo, cioe' ben venga chi tramite le foto denuncia un qualsiasi disagio, e ovviamente su questo sono d'accordo anche io. Ma qui stiamo parlando di un concorso, non di personali mostre. Se il concorso prevede una denuncia a un dato fatto, oppure esprimere con la foto il proprio pensiero su un qualsiasi male della societa', etc. e' normale che le foto siano tutte piu' o meno drammatiche, o che comunque siano di denuncia, anche se per mezzo artistico. Ma se il concorso parla di un argomento dove ci si puo' sbizzarrire, anche con immagini leggere, non trovo giusto pretendere che siano premiate di piu' quelle che mostrano un qualsiasi disagio, al di la dell'essere belle o meno belle, ma solo perche' denunciano. Ripeto, ben venga sempre chi fa rflettere sui piu' vari problemi, pero' bisogna anche saper prendere le cose come sono, e adeguarsi anche a chi, in questi contesti rimane sui toni leggeri, che non vuol dire assolutamente essere insensibile ai vari problemi presentati. E poi, anche una foto di denuncia, puo' essere una brutta foto, al di la del messaggio che vuole lanciare. In questo concorso, non veniva chiesto questo, ma puo' starci benissimo che ci siano foto forti, di denuncia, etc. Ma allora, ogni argomento puo' essere usato per mostrare qualche disagio, o problema, allora ogni volta ci sara' questa amichevole "disputa"? Preciso che questo e' il primo concorso a cui partecipo, quindi mi attengo solo a quello che vedo a leggo da questo contest in poi ^_^
  Sanminiato77  [27 Gennaio 2010 - 10:42] letto 1863 volte
Non vedo la necessità di farla tanto lunga.. io riassumerei (!) la faccenda in due punti:

1) ogni utente ha piena libertà di affrontare i temi in concorso secondo la sua sensibilità, le sue preferenze, le sue scelte personali... quindi è libero di partecipare sia presentando foto "leggere e/o scanzonate" che immagini "cupe o drammatiche"...  E su questo punto credo siamo tutti d'accordo.

2) rispettando le scelte e l'intento comunicativo di ciascun fotografo, mi auguro che ogni utente voti le foto altrui in maniera commisurata al valore artistico, alla qualità della foto e alle capacità comunicative del fotografo..
Non deve importare se il messaggio o l'emozione che ci arriva è pesante/triste/cupo... l'importante è il come esso ci arriva, in che misura... ossia, ciò che conta è la bravura del fotografo nel farci arrivare il suo messaggio.

Quindi non ci devono essere preferenze, direi infantili, per le foto allegre o per le foto tristi..
Entrambe stanno sullo stesso piano... ripeto, è la capacità comunicativa del fotografo che deve essere giudicata.

@Monicayar
P.s. non mi risulta affatto che vengano apprezzate maggiormente le foto drammatiche a quelle spensierate, semplicemente per partito preso... se delle foto "tristi" stanno in cima alla classifica, secondo me, è perché sono qualitativamente superiori..
Ci sono infatti molti esempi di foto tristi che però erano realizzate male e sono state stroncate.  
  Monyca  [27 Gennaio 2010 - 13:37] letto 1855 volte
@Sanminiato77 P.s. 1 : dove ho scritto : [...che vengano apprezzate maggiormente le foto drammatiche a quelle spensierate, semplicemente per partito preso...] ??? P.s. 2 : non trovo molto carino, dire... [Non vedo la necessità di farla tanto lunga...] @Per chi legge questo e' un forum aperto, dove ognuno puo' esprimere il suo parere in serenita', usando tutti i post che vuole. Io faccio da poco parte di questa community, ho cercato di essere attiva il piu' possibile, nel forum, nel concorso... il tutto con serenita' e spensieratezza, ma sempre piu' spesso mi trovo a leggere sia nei commenti alle foto degli altri partecipanti, che nel forum, persone troppo serie, che sfiorano l'antipatia... e non capisco il perche'... non siamo tutti bravi professionisti che fotografiamo capolavori, e anche chi crede di esserlo, non e' detto che lo sia... il mio e' solo un invito a essere piu' "leggeri" ciao
  Ale (G.C.)  [27 Gennaio 2010 - 15:24] letto 1848 volte
@MonicaYar
Innanzitutto, ti posso dire che ho scritto il mio precedente post con molta serenità e molta leggerezza.. e se ti sono sembrato antipatico, mi dispiace, ma non era mia intenzione esserlo.
Ritornando al mio incipit "non vedo la necessità di farla tanto lunga.." non volevo fare alcun tipo di censura.. mi riferivo semplicemente al punto in cui dici "allora ogni volta ci sara' questa amichevole "disputa"?"

Non voglio stare qui a disquisire sulle preferenze personali dei singoli utenti riguardo a foto drammatiche o non..
Come gestore del concorso, mi preme soltanto ribadire un concetto molto semplice... che spiegherò con un paradosso affinché sia chiaro per tutti... :-)

Mettiamo caso che Robert Mapplethorpe (buonanima!) metta una foto in concorso e che la foto sia bellissima ma anche tristissima..
Bene, se un utente dà 3 alla sua foto solo perché è tristissima.. allora questo utente fa una valutazione scorretta.. perché ogni foto va valutata per la sua qualità e il suo valore artistico.. eNON seguendo la logica
3 = la foto mi rattrista
10 = la foto mi trasmette felicità.

Una volta messo in chiaro questo punto, credo che resti ben poco su cui disputare. Tutto ciò che va oltre questa regola, va a rientrare invece nei gusti personali di ciascun utente.. e su questo nessuno può metter bocca.
  Sanminiato77  [27 Gennaio 2010 - 15:27] letto 1844 volte
oops, ero loggato come Gestore Concorso.. ma in realtà volevo scriverlo come sanminiato77....  non era necessario infatti usare la mia veste ufficiale.. :-))
  Il Lele  [27 Gennaio 2010 - 15:31] letto 1843 volte
visto che ho aperto io il thread cerco di farlo rientrare nei binari delle intenzioni con cui lo avevo iniziato.

io lo ho aperto dopo aver letto alcuni commenti del tipo: "angosciante, deprimente, drammatica, triste" abbinato ad un brutto voto senza nessun altra giustificazione cosi' come commenti del tipo "simpatica, divertente, tenera, mi fa sorridere..." abbinati ad un bel voto senza nessun altra argomentazione riguardante la fotografia (monica dixit: ha qualcosa che mi turba quest'immagine e non riesco a dare un giudizio opto per una via di mezzo)

le foto comunicano delle sensazioni positive o negative a seconda della volontà degli autori, possono piacere o non piacere, quello che,attraverso un dibattito, cercavo di capire era  quale fosse la radice di quei giudizi che facvano leva solamente sulle sensazioni positive o negative aldilà del valore intrinseco della fotografia.
ora se uno scrive solamente che visto che l'immagine è drammatica allora voto=negativo (stesso discorso in positivo sia chiaro) senza aggiungere che la foto non piace per altri motivi (estetici, tecnici, di linguaggio) sento la necessità di saperne di più in merito a questo tipo di giudizi e di capire il perchè di quel giudizio, cosa che tra l'altro non ho ancora capito.
  Il Lele  [27 Gennaio 2010 - 15:32] letto 1841 volte
pienamente d'accordo con sanminiato.
  Alessandro  [27 Gennaio 2010 - 20:43] letto 1831 volte
Un saluto a tutti, ciao Monica, benvenuta, non preoccuparti sei libera di dire le tue idee come vuoi, spesso qualcuno è troppo cupo, ci sono gli astiosi, i permalosi, i vanitosi, gli spiritosi, i tecnici, i maestri, i critici, ci sono tanti tipi di "fotografi" qui dentro, ma finora chi ha saputo esprimere le sue idee con serenità e determinazione, liberamente, ha proseguito a giocare con noi.

Capisco ora una sfacettatura del discorso del Lele, commenti lapidari che valutano la fotografia per un suo aspetto.
Poi  però ci siamo allargati, il discorso si è esteso ad altro. Io non mi sono spiegato bene a quanto mi pare di capire dai commenti successivi. Ritornando al filone delle sensazioni di una fotografia, ritengo che sia lecito, assolutamente lecito, consciamente e inconsciamente, valutare una fotografia per le sensazioni che essa ci comunica, positive o negative che siano. Non per questo io lo faccio, non per questo bisogna esaurire i commenti con bisillabi o banali "mi piace", anche se sono dell'idea che se uno non vuole aggiungere altro non fa del male a nessuno (e ci sono tanti che hanno contribuito finora "silenziosamente").
Penso insomma che la fotografia di un manicomio possa generare in alcuni un senso di rifiuto, a volte esplicito, altre interiore. Chi ha avuto familiari dentro ai manicomi potrebbe non viversela con serenità e rifiutare a priori una violenza simile, e il discorso si può allargare a tanti campi.

oPS: ma si "facciamola lunga", ovvero prima complichiamo la discussione con la nostra diversità e poi semplifichiamola con i punti i comune e non, ma per farlo ci vuole tempo, ci vogliono parole, che, spesso contraddicendosi, si spiegano lentamente nelle nostre menti.
  SAndro  [28 Gennaio 2010 - 10:48] letto 1817 volte
A questo punto trovo la discussione un po' inaridita e mi sembra che ci siamo spostati fin troppo dal soggetto principale.
Bravo Lele e SanMiniato77 a riportare tutto su un piano più semplice e pragmatico.

Concludo dicendo che a questo punto del concorso, ormai al termine, non mi sembra di rilevare grossi problemi di pregiudizio o squilibri nelle considerazioni delle foto in concorso.
Mi sembra che prima di tutto ci siano la qualità e poi le preferenze personali sono comunque espresse con il giusto spazio, sebbene sarebbe sempre auspicabile cercare di non lasciarsi troppo prendere dalle emozioni e valutare anche obiettivamente aspetti non secondari.
Obiettività e serenità nei giudizi.

Sono un po' contrario al discorso della leggerezza, se c'è ok, mi sta bene, ma non mi sento proprio di fare una battaglia per promuoverla, anzi mi sentire di fare una battaglia per andare un po' più giù pesante, per scuotere un po' e approfondire certi aspetti.

Siamo circondati di leggerezze, per favore non alleggeriamoci troppo.
  Monyca  [30 Gennaio 2010 - 07:04] letto 1799 volte
per quanto mi riguarda, io conlcludo i miei interventi su questa questione, con questo post. Semplifico anche io il mio pensiero, che forse e' stato travisato: se una foto e' "triste" o denuncia un qualcosa, non va premiata solo per questi motivi, ma va premiata se piace e non premiata se non piace, al di la, di quello che esprime.
per Sanminiato77: non importa come ti logghi, spero che non sia quello che fa esprimere la propria opinione in un modo o nell'altro ^___^
Per Sandro: io non sto assolutamente facendo una battaglia pro leggerezza, solo che a volte mi sembra che sia tutto troppo pesante. Beato te che sei circondato da leggerezza, io no... ho tutta una serie di problematiche familiari, anche gravi, di salute di alcuni miei cari, e in internet in generale, cerco proprio la leggerezza, lo svago... compreso questo sito, dove posso sbizzarrirmi con una delle mie passioni.
Ha ragione Alessandro, se una persona in alcune foto drammatiche, rivede un qualcosa che la riguarda da vicino, non puo' essere obbiettiva sul giudizio, e non per mancanza di sensibilita', ma anzi, proprio per l'opposto.
Io concludo qui, buon week end a tutti ^^
  Milkyway  [29 Marzo 2010 - 01:57] letto 1776 volte
mi infilo nella discussione a mesi di distanza.
La foto "felice", nella sua facilità, è più votata, per il semplice fatto che l' essere umano ha poca voglia di pensare.
Nella storia dell' arte (Storia dell' Arte, non I Simpsons, che io personalmente venero, ma che non appartengono al mondo della Storia dell' Arte) abbiamo una sfilza inimmaginabile di crudezze.
Munch - Ave Maria (tra tutti i quadri di Schiele è quello meglio rappresentativo dell' aborto, col bambino grigiastro tra le braccia materne, e tanti spermatozoi a fare da cornice).
Magritte - lo stupro è una costante, basta cercare.
Degas - idem.
Picasso - Guernica, non ne parliamo.
per non parlare dell' Arte Medievale (Caravaggio, Buoninsegna...Hieronimus Bosch).
Ergo: un conto è la violenza gratuita, da guardoni (ne siamo subissati a opera dei TG), un conto è la riflessione.
La riflessione distingue l' arte dalla non-arte, come distingue Arancia Meccanica dagli splatter statunitensi.
In ogni caso è catartica, ma solo in un caso vi è partecipazione.
Per tornare a Il Lele: io non voterei mai e poi mai un' immagine di baci e abbracci più di un' immagine che arriva a farmi pensare, almeno a qualcosa, e vista la difficoltà dello scopo.. la foto prescelta avrebbe pure voto doppio.
Se le tue foto son state votate in tal modo, fatti dare un solo brutale suggerimento: ignoranza. (magari pigrizia in parte, ma l' ignoranza c'è).
Per rispondere a Monica: una foto non va premiata se piace, ma va premiata tecnicamente. Allora, io ho votato un reportage.. che meritava un 4, tanto erano fuori fuoco i soggetti, ma anzi.. 4 sarebbe stato tanto, tantissimo... ho dato un voto emotivo, perchè mi andava: altro sarebbe stato se le immagini fossero state in concorso.
La foto, oltre che tecnica, come ogni mezzo espressivo (non comunicativo: espressivo è una parola diversa) deve centrare bene il messaggio, e lo deve centrare in pieno, mica di striscio...
prendo ad esempio una delle foto premiate al WPP di quest' anno: le iraniane che gridano dal terrazzo, è pure di un italiano; allora: il messaggio non è centrato per niente (potrebbero gridare anche perchè la casa sta andando a fuoco, o a una loro vicina che abita al sesto piano), tra l' altro anche la tecnica è alquanto precaria.. una foto del genere.. in linea di massima è da cestinare, perchè ha bisogno di una spiegazione, per essere letta (qui parlo per esperienza).. ossia, della spiegazione dell' autore.
Fidati che Guernica di Picasso (anche se è forse la scopiazzatura più celebre della storia dell' arte) non ha alcun bisogno di spiegazioni, Così come Schiele, Munch, Gentileschi....
  Monyca  [29 Marzo 2010 - 14:43] letto 1756 volte
Visto che mi hai citato Milkyway... rispondo brevemente.. e cioe' che uno vota come si sente di votare, c'e' chi guarda il lato tecnico chi guarda altro, non c'e' una legge che dice come votare.
In quanto all'ignoranza nel dare voti bassi ad alcune immagini, puo' anche essere, e mi ci metto in prima fila tra gli ignoranti, ma non conoscendoci (intendo tutti), e non conoscendo criteri, etc. non penso che nessuno puo' permettersi di dare dell'ignorante ad altri per questione di voti. Ognuno ha il suo pensiero, ogni pensiero e' rispettabile ma non e' il Verbo. 
  Milkyway  [29 Marzo 2010 - 16:17] letto 1747 volte
ehh.. ti capisco, infatti, come ho già confessato, un reportage l'ho "consigliato" proprio fregandomene altamente della tecnica, ma quando si parla di voti, e l' immagine è pure artigianalmente ineccepibile, capisco che l' autore rimanga "perplesso"...
Il Verbo.. il Verbo non lo troverai di certo da me, magari neanche in questo forum, io in genere evito i testi sacri, perchè trovo che spesso la soluzione a un problema, si trovi nelle infinite approssimazioni che lo riguardano, o anche negli infiniti errori.. che il sollevare un problema come questo.. può causare.
Il mondo non è forse fatto di specchi (monadismo) ?
Siamo noi a scegliere lo specchio, oppure è lo specchio a scegliere noi, di volta in volta?
Bene, esistono milioni di manuali.. in nessuno di questi son forniti consigli emozional/sentimentali riguardo le più disparate tecniche fotografiche.. e forse questa è una pecca, chi può dirlo? Ma questo è relativismo superfluo.
Penso solo che nel momento in cui, la stroncatura arriva da un ignorante (e la cosa NON ha a che vedere con il tuo punto di vista, metto le mani avanti, non mi permetterei MAI), posso solo accogliere con gaudio il grosso complimento.
Nel momento in cui, invece.. una foto non vien capìta.. beh.. o sarà ripescata il secolo venturo (difficile, specialmente col digitale) o è da buttare. Ma la cosa deve essere unanime (ehehehhe).
  Milkyway  [29 Marzo 2010 - 16:26] letto 1746 volte
per farti tre esempi stupidi ma lampanti: tra i "ripescaggi" più famosi abbiamo Van Gogh (l' olandese morto povero in canna.. suicida, in sanatorio.. meglio di così.. pover' uomo), Diane Arbus (detestata all' epoca in cui lavorava) e Antoni Gaudì (morto povero in canna e trovato stecchito, su una panchina delle ramblas, proprio come un senza-tetto qualunque), sai, la tecnica, può non essere tutto, ma si dice anche: 10% talento, 90% duro lavoro. Ecco, questi tre, ai loro tempi venivano considerati matti (uno è stato anche in manicomio).. ma adesso.. adesso.. chissà se possono vedere il proprio riscatto, dovuto all' innovazione, più che al contenuto emotivo delle tematiche affrontate. Eppure, la tristezza e l' amarezza di Van Gogh, rimangono tutt' ora insuperate (soprattutto nel ritratto con l' orecchio amputato, nei notturni..). Come mai?



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