PEP BONET è nato a Mayorca nel 1974. Ha studiato fotografia nel 1997 ad Amsterdam. Trascorre i primi anni della sua vita in una cittadina vicina al mare nello stretto di Gibilterra, dove, nei primi anni 90, è affascinato dal mare, dalle onde e dal windsurf diventando uno dei primi al mondo in questa specialità sportiva. In questi anni scopre un mondo di luci, contrasti, gente, paesi e paesaggi che sono stati la base della sua futura energia come fotografo.
Ha viaggiato attraverso l’Africa, l’Andalusia, Cuba, Marocco, Turchia, diventando volontario in Medici senza Frontiere.
Questa organizzazione non Governativa, con la quale tutt’ora collabora abitualmente, gli ha permesso di puntare il suo obbiettivo sulla triste realtà di chi ancor oggi muore di AIDS per mancanza di informazione, sull’ orrore della guerra e delle torture in Somalia e Sierra Leone.
Dopo aver contemplato le sue immagini capiamo che l’obbiettivo della sua macchina fotografica ritrae i volti di coloro che soffrono a causa della nostra indifferenza. Ci fa scoprire la realtà della vita così come trascorre là dove l’uomo è dimenticato dall’uomo, dove la morte, la sofferenza o la tortura sono così quotidiane come non potremmo mai tollerare in questa parte del pianeta.
Attualmente Pep Bonet, vive tra l’Olanda, dove ha istituito una scuola di fotografia, e Mayorca.
POSITHIV+
Il virus dell’ HIV rappresenta un disastro planetario: è altamente insidioso e distrugge individui, famiglie, comunità intere. L’Aids è una malattia sulla quale la ricerca si è attivata con un impegno ed un’alacrità senza precedenti nella storia, tuttavia non è stata ancora individuata una cura, ma ci sono trattamenti che consentono ai malati di vivere, e sperare, più a lungo. Nonostante questo oggi solo il 12% percento dei malati che ne ha necessità riesce a ricevere adeguato trattamento…e 8.000 persone muoiono ogni giorno di AIDS. Le immagini di Bonet mostrano come le tera pie possono consentire ai malati di lavorare, crescere i propri figli, avere una vita normale. Queste foto ci svelano che il segreto della soluzione del problema è racchiuso proprio nell’esistenza di chi con il terribile morbo riesce aconvivere. Sono i volti e le storie di coloro che hanno visto la propria vita totalmente trasformata e che ci dimostrano cosa è possibile fare. La sfida adesso è riuscire a far sì che immagini come queste diventino la norma e non siano più una semplice eccezione.
Rowan Gillies
Presidente Medici Senza Frontiere
Premi
Vincitore del2005 W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography
Vincitore del Scherpenzeel award for Photojournalism, con il reportage ¨Aids in Ethiopia¨ - Olanda
Vincitore de lMiran Hrovatin International award per il miglior fotografo giornalista Trieste - Italia
VISA Pour l´Image 2003, Perpignan France Vincitore del Kodak Young Photographer of the Year Award con il progetto "Faith in Chaos" (Sierra Leone)
Vincitore del Premio, nella categoria "Photojournalism" con il reportage "Kissy Mental Hospital" (Sierra Leone) PDN Photo Annual, New York -USA
Fotopress 2003 Fundació La Caixa, Spain Vincitore alla Biennaledel Spanish Award for Photojournalism con il reportage "Blind Faith" (Sierra Leone) Spagna
Zilveren Camera Holland, Dutch Awards for Photojournalism
Vincitore del primo premio nella Categoria Documentari Internazionali e terzo premio nella Categoria Sports con due fotografie reportage sulla Sierra Leone. - Olanda
Fujifilm Europress Awards, Spain Vincitore primo premioin the Spanish Awards categoria Ritratti con la fotografia del reportage"Blind Faith" (Sierra Leone) - Spagna
Libri
- HIV/AIDS - VIH/SIDA (Rozenberg, 2005)
- Faith in Chaos (Rozenberg, 2005)
Per i dettagli dell'evento, visita la pagina dedicata
LUCCAdigitalPHOTOfest '06.
Testo tratto dal sito ufficiale della manifestazione (
www.luccadigitalphotofest.it).
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