Visitare le città di un tempo e riviverle con l'aiuto di un'ampia raccolta di immagini sparse, seppure sapientemente accostate, non può considerarsi solo un'operaizone di segno documentaristico, le voci discrete - a volte appena sussurate - che arrivano a noi da queste scene, ed invitano a collegarci dopo un secolo con queste nostre città, sembra che vogliano chiedere urgentemente udienza. Perché noi, i pronipoti che da poco abitiamo il III millennio, si possa amorevolmente conservare - e nutrire - lo sguardo. E, grazie a queste osservazione, in un'alternarsi di memorie in "trasparenza" trasformarci in testimoni viventi di città che furono.
Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.
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