Storie umane e professionali di 8 immigrati. Una mostra fotografica per raccontare l’esperienza di un’immigrazione forte ed orgogliosa che contribuisce allo sviluppo di Roma e dell’Italia.
Più di 100 scatti a colori, tra reportage e ritrattistica, un lavoro capace di raccontare un pezzo di vita e di cronaca, narrandola con poesia e sguardo capace di “entrare” nella vita quotidiana e, di richiamare sentimenti e storie.
La mostra “
Roma: quando l’immigrazione produce”, ospitata dal Museo di Roma in Trastevere, è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali e organizzata dall’Associazione Makenoise in collaborazione con Gruppo Mercurio e Confcommercio Roma, con il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Roma.
Un evento che è l’espressione dei lavori realizzati nel contesto di Laboratori di giornalismo e fotografia promossi da Makenoise, nel corso dei quali 16 fotografi e 9 giornalisti, seguiti da due tutor, hanno realizzato veri e propri foto-reportages presso 8 comunità straniere a Roma, per raccontare la storia umana e professionale di 8 immigrati. Un excursus che ha coinvolto i 4 continenti, ciascuno con 2 rappresentanti: Ucraina e Romania per l’Europa, Cina e Filippine per l’Asia, Ecuador e Perù per l’America, Algeria ed Eritrea per l’Africa: la storia di 8 vite che hanno costruito un proprio originale percorso professionale ed imprenditoriale, dimostrando come sia possibile raggiungere una vera e piena integrazione. Ed ecco che l’immigrazione assume i volti della cinese Sonia, dell’equadoreña Pilar, della rumena Marcela o dell’eritreo Weldu. Volti ed occhi che raccontano se stessi, la loro storia ma anche il loro futuro.
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Sono storie di impegno e di lavoro duro – afferma la Presidente di Makenoise e coordinatrice del progetto Veronica Marica
- ma anche storie di persone, di passioni che narrano di popoli e comunità che contribuiscono alla crescita ed allo sviluppo sociale ed economico di Roma. Una immigrazione fatta di gente forte e piena di orgoglio, che non fa rumore, che non finisce sui media e che lavora fianco a fianco con gli Italiani“.
La mostra sarà affiancata da eventi collaterali, incontri, iniziative tese ad una migliore e maggiore conoscenza delle culture “altre” coinvolte nel progetto nell’ottica di promuovere la reciproca conoscenza ed una reale integrazione.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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