La mostra di Forma presenta un’ampia selezione delle fotografie che l’artista olandese ha realizzato durante i suoi viaggi in Africa, Viviane si è appropriata dei colori della Flamboya, pianta tropicale dalle tinte violente ed accese e dalla natura carnosa, per raccontare questo continente.
Le immagini testimoniano la ricerca dell’autrice di riappropriarsi degli anni della sua giovinezza passati nel continente africano ma sono anche un’occasione per ripensare la fotografia, le sue regole e il suo significato, tra testimonianza e memoria.
Nelle splendide fotografie di Viviane Sassen non ritroviamo di certo gli stereotipi con cui gli occidentali hanno visto l’Africa ma uno sguardo diverso, più intimo. Zambia, Kenya Tanzania sono gli scenari di queste immagini, straordinarie per il modo in cui è trattato il colore e per il particolare utilizzo delle ombre, in grado di donare alle immagini un’atmosfera leggermente surreale.
Scrive Viviane Sassen: Ho dovuto capire molto presto che sarei sempre rimasta una straniera. Ed è questo conflitto che ho cercato di rendere nel mio lavoro. Ti senti vicina ma allo stesso tempo distante. Questo è qualcosa che il più delle volte è assente nelle descrizioni che l'Occidente fa dell'Africa.
Così, i ritratti di Flamboya ci sorprendono per i soggetti scelti, giovani africani, ragazzi e ragazze in studiate pose plastiche e quasi accecati dal sole, e per le ombre crude che spesso ne nascondono il volto.
Se il fascino per questa terra e per questi popoli è evidente, è ugualmente chiaro quanto l’autrice denunci una impossibilità cronica a fornire sguardi d’insieme, enunciare teorie, emettere proclami.
L’Africa di Viviane Sassen è un territorio magico, misterioso e ancestrale. Impossibile da conoscere fino in fondo ma forse, proprio questo, terribilmente affascinante.
Viviane Sassen ha trascorso parte della sua giovinezza in Kenya, dove il padre lavorava come medico. Dopo il rientro dall’Africa, e quando già lavorava come artista e fotografa di moda, ha fatto ritorno nel continente della sua infanzia. Ha realizzato così nel 2002 la serie Cape Flat (in gran parte in Sudafrica) e in seguito le immagini di Flamboya.
Il volume
Flamboya, pubblicato da Contrasto, ha vinto il Prix de Rome (Witte de With, Rotterdam) nel 2007 e include oltre alla serie completa delle immagini un testo di Moses Isegawa e un saggio di Edo Dijksterhuis.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Mondrian Foundation e il Consolato Olandese in Italia.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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