DA BUGGERRU A MASUA
In poche decine di chilometri la costa dell'Iglesiente, nella Sardegna sud-occidentale, si articola nelle forme più varie prodotte dalla azione erosiva del mare su formazioni geologiche molto antiche.
Da Capo Pecora lungo la spiaggia di Portixeddu-Buggerru, in continua evoluzione, si arriva alle imponenti falesie carbonatiche cambriane di Buggerru-Planu Sartu, a loro volta interrotte dalle profonde insenature di Cala Domestica e di Canalgrande, per giungere a Masua dove dalle bianche falesie calcaree si passa al rosso cupo degli scisti ordoviciani di Nebida ed infine allo spiaggione di Plaj'e Mesu.
Sardegna, Iglesiente, 1967-2012
Portixeddu, il retrospiaggia
Portixeddu, foce del Rio Santa Lucia
Da Portixeddu a Buggerru (1967)
Planu Sartu, la falesia con la Galleria Henry prima del restauro (1975)
Planu Sartu, guglie lungo la falesia
Cala Domestica, l'imboccatura di verso il Mar di Sardegna
Cala Domestica, in primo piano la superficie alta della falesia corrosa dall'aerosol dei frangenti, in secondo piano Capo Pecora
Cala Domestica, la spiaggia ed il suo campo dunare (1967)
Cala Domestica, cala laterale
Cala Domestica, la spiaggia e i ruderi del deposito del minerale estratto a Montevecchio, Ingurtosu, Naracauli, Planudentis (1975)
Tra Cala Domestica e Canalgrande (1968)
Canalgrande, livelli scistoso arenacei ricchissimi in trilobiti, fossili cambriani (1968)
Masua, la falesia e lo scoglio Pan di Zucchero
Masua, gli impianti minerari, il Pan di Zucchero e la falesia di Porto Flavia
A Porto Flavia e Masua le falesie calcaree cambriane terminano lungo una importante faglia che le mette a contatto netto con le formazioni clastiche ordoviciane
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