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Donne del Guatemala


di Silvia TRISOLINO
15 immagini - 1.99 mb
data di pubblicazione: 15 Novembre 2010

luogo: Guatemala


tags: america, donne, guatemala, trisolino

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Donne del Guatemala

In Guatemala le donne rappresentano il perno della società indigena e ricoprono un ruolo fondamentale nell’organizzazione delle comunità maya.
Purtroppo però, sono anche vittime di una società che non ha mai avuto alcun rispetto per loro: Amnesty International denuncia l'aumento, per il quarto anno consecutivo, degli omicidi di donne in Guatemala, dovuti soprattutto dalla quasi totale assenza di un'efficace azione giudiziaria da parte delle autorità.
Il Paese presenta infatti uno dei tassi più alti a livello latinoamericano di violazione dei diritti alla maternità e alla sessualità delle donne. Rispetto alla questione di genere, secondo un indice del Foro Economico Mondiale, il tasso di discriminazione è il più elevato del continente e pone il Guatemala al 106° posto su un totale di 128 paesi. Negli ultimi sette anni si sono verificati 3472 assassini di donne commessi con estrema violenza e crudeltà tanto che lo stesso Governo Guatemalteco si è visto costretto a varare un decreto contro il “femminicidio”. Tale fenomeno, che affonda le sue radici in una diffusa cultura machista che tende a normalizzare e giustificare la violenza di genere nelle sue varie forme, è stato esacerbato nel corso del conflitto armato interno durato 36 anni e degenerato in un vero e proprio genocidio tra il 1978 e il 1983. A partire dagli Accordi di Pace del 1996, il Guatemala ha iniziato un processo di normalizzazione e transizione democratica il cui avanzamento risulta tuttavia ostacolato da diversi fattori strutturali. Una forte disuguaglianza nella distribuzione del reddito, una spesa sociale tra le più basse del continente, un alto tasso di analfabetismo e una mancata rielaborazione collettiva dei conflitti che hanno insanguinato il Paese, relegano il Guatemala al 117° posto della classifica secondo l’Indice di Sviluppo Umano delle Nazioni Unite (UNDP). Il disagio aumenta nelle aree rurali dov’è concentrato il 93% delle famiglie che vive in condizioni di estrema povertà e dove il tessuto sociale viene ulteriormente disgregato dai flussi migratori verso Canada e Stati Uniti.  
In tale contesto, le donne finiscono per essere oggetto di una triplice discriminazione: di genere, per il fatto di essere donna, etnica, per il fatto di essere indigena, sociale, per il fatto di essere povera.




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Donna avvolta nell'incenso delle celebrazioni domenicali di Chichicastenango


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commenti
  willer  [7 Agosto 2011 - 16:12]
Vedo solo adesso questo bellissimo portfolio e rimango incantato dai colori, dalle espressioni dei soggetti ma sopratutto mi colpisce l'anima di ognuna di queste foto,il messaggio universale che un'emozione riesce a trasmettere.
Brava
  xxx  [19 Dicembre 2010 - 18:55]
Colori ed emozioni viaggiano di pari passo guardando queste foto
  Luca Nassini  [17 Dicembre 2010 - 16:49]
veramente molto bello. sono d'accordo con il Lele, la prima foto è veramente sopra le righe. non mi convince moltissimo l'unico scatto in bianco e nero. rovina un po l'omogeneità di un lavoro che ho apprezzato molto.
  EnneKappa  [27 Novembre 2010 - 11:04]
Molto denso e coinvolgente.
Colori veramente fantastici.
Ed esattamente in linea con il mio, evidentemente particolare, concetto di "etica fotografica".
Poi da appassionato (molto amatoriale) di cultura precolombiana non posso che apprezzare questo spaccato nella vita contemporanea della comunità maya.
Complimenti!
  kruger  [18 Novembre 2010 - 12:30]
Un bel reportage e sostanzialmente mi associo ai giudizi positivi dei nostri amici. Ho notato comunque una maggiore maturità nelle foto Cubane. Forse fatte in tempi diversi?
 monica [16 Novembre 2010 - 15:41]
condivido appieno i commenti precedenti, le tue foto sono sempre un bello specchio e una sorta di trade-unin tra il tuo naturale talento fotografico e il tuo spirito antropologico! Non mi stancherò mai di farti i miei più sinceri complimenti! :)
  Il Lele  [16 Novembre 2010 - 14:50]
te l'ho già detto e te lo ripeto: hai un ottimo occhio nel cogliere le situazioni!! brava.
ps la prima è stupenda
  melisendo  [15 Novembre 2010 - 08:36]
Un reportage pregnante, un grido di denuncia della situazione femminile in un paese che merita la nostra riflessione.
Forse è casuale, o forse no, ma proprio alcuni giorni fa è stato pubblicato qui un mio reportage su Chichen Itza, simbolo della barbarie con cui "noi" abbiamo massacrato il popolo maya; ancora oggi a distanza di secoli i discendenti di quella magnifica etnia sono soggetti alla "nostra" volontaria incapacità (o non volontà) di rapportarci civilmente con i cosiddetti "indigeni".
Purtroppo l'anello debole della catena sociale è sempre stato la donna, ed è su questo anello che deve concentrarsi l'attenzione e la solidarietà di tutti noi.
Le foto sono molto belle e svolgono in modo efficace il tema. Complimenti!



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