Gli intoccabili
L'intoccabilità è una pratica tipicamente indiana e fortemente legata alla divisione sociale in caste che porta a considerare altamente contaminanti per i membri delle caste superiori i rapporti con i persone che per nascita sono segnati da un'impurità permanente. In particolare, è vietato ogni contatto fisico (anche se frequenti sono poi gli abusi sessuali a scapito di donne intoccabili), la commensalità, l'usufruire di stesse fonti di acqua (come pozzi, rubinetti e fontane pubbliche), l'accesso ai templi e la partecipazione alle cerimonie religiose.
La condizione degli intoccabili è caratterizzata da estrema povertà, precarietà igienico-sanitaria e diffusa ignoranza. In genere, la tradizione imponeva loro di vivere ai margini del villaggio e di occuparsi, generazione dopo generazione, di attività considerate degradanti, come becchini, ciabattini e lavandai, attività che a tutt'oggi la maggior parte delle famiglie dalit si tramandano nell’India rurale.
In altri termini, essi erano trattati come schiavi e non avevano alcuna possibilità di reclamare quanto era loro dovuto e neppure Dalit (o Intoccabili) sono ancora adesso vittime di emarginazione e abusi, trattati “come gli animali e anche peggio di loro”.
Grazie a nuove legislazioni, essi ora godono di un certo aiuto nel campo dell’educazione e del lavoro ma il loro status sociale non è cambiato e rimangono ai margini della società.
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