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![]() 23 Agosto 2014 - 16:57 ![]() 28 Aprile 2014 - 20:33 ![]() 1 Aprile 2014 - 12:37 ![]() 30 Marzo 2014 - 22:29 |















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H, il pericolo della cultura![]() 15 immagini - 1.00 mb data di pubblicazione: 6 Febbraio 2014 luogo: Milano, Pronto soccorso Ospedale Policlinico periodo: Agosto-Settembre 2013 tags: bianco e nero, cultura, milano, ospedale, pericolo, policlinico, pronto soccorso, sapia ![]() 576 preferenze vota |
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commenti | |||
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[30 Marzo 2014 - 22:28] | |
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Apprezzo molto l'idea del reportage, la scelta del bn. Ottime le prime cinque foto, poi i termosifoni spezzano suspence e subentra la noia, per concludere in bellezza con le foto delle finestre (che anche in un fotoreportage a se stante non avrebbero sfigurato). | ||
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[24 Marzo 2014 - 16:05] | |
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Ottima l'idea e bella realizzazione con un efficace BN Forse un po meno termosifoni.... |
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[18 Marzo 2014 - 22:18] | |
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Secondo il mio parere l'idea di base è buona. Lo sviluppo non mi convince al 100%. Ci sono a mio avviso troppe ripetizioni (termosifoni,finestre...) che rendono troppo contorta la lettura del lavoro. il bianco e nero è ben realizzato. la foto della finestra con il manifesto pubblicitario sullo sfondo secondo me è la migliore e da sola quasi descrive quello che hai scritto in didascalia. | ||
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[26 Febbraio 2014 - 23:12] | |
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"Bellissimi" particolari! Forse troppi termosifoni. Formidabili le finestre, in particolare quella dove si intravede la pubblicità. In complesso mi piace molto. | ||
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[20 Febbraio 2014 - 14:41] | |
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Ciao Sergio, grazie, seguirò il tuo suggerimento. Comincerò dalle tre segnalazioni a mostre di Mulas fatte da PhotoCompetition a suo tempo per Maxxi, Gam e Pac. Dire che sono onorata di suscitare sensazioni emotive così intense è dire veramente poco. | ||
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[20 Febbraio 2014 - 14:04] | |
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Patrizia , se ci riesci cerca le foto scattate in ospedale ( purtroppo le ultime) da Ugo Mulas . Sono poco conosciute, poco publicate ma con una analoga carica emotiva. | ||
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[19 Febbraio 2014 - 13:03] | |
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molto bello, è il racconto della sofferenza, fa venire la pelle d'oca. | ||
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[18 Febbraio 2014 - 22:08] | |
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Chi l'ha detto che l'immagine deve trasmettere allegria? Queste parlano benissimo di tristezza e malessere, si vede che non è un reparto maternità dove si può ridere, la desolazione attanaglia ad ogni immagine, scopo raggiunto dal fotografo, brava! Bella l'immagine dove si intravede la pubblicità di Prada, contrasta molto! |
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[18 Febbraio 2014 - 12:40] | |
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Una serie ruvida, in cui lo strumento di caccia della realtà diventa esso stesso parte del racconto. L'immediatezza della fotografia scattata da un cellulare e il potere di verità non filtrata incrementano efficacemente l'intensità del racconto. La camera di un ospedale, con i suoi toni freddi, del tutto privi di colore, annientati. I particolari della stanza, quegli oggetti insignificanti su cui siamo costretti a posare gli occhi per lungo tempo diventano i personaggi di una storia cui siam obbligati a far parte, sperando che duri poco e sia indolore. La tua storia è un romanzo breve, nelle cui pagine assistiamo al dialogo tra il termosifone con la finestra, i cavi con le prese della corrente, in un intreccio di sussurri così intimo e personale che bisogna far silenzio attorno e posare vicino l'orecchio per ascoltare ciò che si dicono. |
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[17 Febbraio 2014 - 18:54] | |
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Vi sono, a volte, situazioni in cui certe percezioni si acuiscono. Il vissuto fino a quel momento acquista un significato diverso e particolare è anche il modo di vedere ciò che ti circonda. Melisendo, lusinghiero riferimento a de Maistre, in questo caso però è il mio corpo che ha sempre perso nei dialoghi con l'anima... (Questo tuo richiamo tra l'altro mi ha fornito un suggerimento per la foto di questo concorso 67, Specchi e Riflessi). Morgana, grazie, non so che dire. Michele, grazie, per fortuna in questa struttura tutto è in rifacimento, è solo questione di tempo. Kruger, questo reportage nasce dalla costola ideale di un altro concepito prima, in maniera diversa ma molto simile, e per il momento accantonato che dovrebbe vedere particolari inserti a colori a testimoniare il pessimismo indotto dalla situazione stemperato dalla speranza che, come sai, è l'ultima a morire. Ti ringrazio per la tua opinione su questo lavoro, del resto qui si trovano buoni maestri... |
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[16 Febbraio 2014 - 11:18] | |
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ho sempre adorato la cure del dettaglio in fotografia. Narrare solo dai particolari è un lavoro per menti raffinate. Complimenti |
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[15 Febbraio 2014 - 19:44] | |
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ottimo reportage purtroppo molti ospedali sono in queste situazioni e nessuno non fa niente |
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[15 Febbraio 2014 - 14:30] | |
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L'occhio fotografico lo si percepisce molto bene in questa serie di immagini. Chi è capace di realizzarle merita la massima considerazione. Il fatto che poi siano state scattate senza attrezzature "sofisticate " premia la fantasia e non la tecnologia , spesso relegata a mero strumento che non qualifica certo il fotografo. Quindi brava. | ||
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[6 Febbraio 2014 - 12:05] | |
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Sensazioni e sentimenti contrastanti si rincorrono e si accavallano in un racconto che ricorda il "Voyage autour de ma chambre " di Xavier de Maistre...splendido! |
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