Il Kastro di Rodi
Le possenti mura medioevali chiudono ancora oggi l’antica città di Rodi con tutta la sua storia millenaria.
All’interno della cinta muraria, ancora oggi perfettamente integra, si ritrovano tutti i motivi culturali, politici, religiosi ed architettonici che hanno scandito nel corso dei secoli la vita di questa città posta nel punto d’incontro tra l’Occidente, l’Oriente e l’Africa.
Nel Kastro i “Cavalieri di Rodi”, divenuti poi Cavalieri di Malta, hanno gestito per alcuni secoli i rapporti di pace e di guerra del Mediterraneo Orientale e gli edifici dei loro quartieri ancora oggi ne testimoniano l’importanza.
Le Case della Lingua di Spagna, della Lingua di Francia, della Lingua d’Italia, e così via le Case delle tante Lingue dell’Ordine gestivano il Kastro, le sue strutture difensive, offensive e la flotta commerciale e militare.
Su tutto dominava l’imponente Palazzo dei Gran Maestri dell’Ordine dei Cavalieri.
Dal 1522 i secoli della dominazione turca non hanno alterato l’impianto medioevale e con la sconfitta nel 1912 dell’Impero Ottomano l’Italia ha acquisito il diritto alla gestione del Dodecaneso con la creazione del Governatorato delle “Isole Italiane dell’Egeo”.
A Rodi dal 1913 al 1943 l’Italia, oltre alla costruzione di importanti strutture pubbliche, ospedali, scuole, strade, acquedotti, ecc., ha curato lo sviluppo degli scavi archeologici ed il recupero e la ricostruzione dei più importanti edifici medioevali, tra cui lo stesso Palazzo dei Gran Maestri dell’Ordine ridotto ad un cumulo di macerie ed oggi vanto e simbolo della città.
Rodi, aprile 2011