C'è un luogo in Provenza in cui il terreno si tinge di colori che vanno dal giallo chiaro ad un intenso arancione fino al rosso ruggine. Si tratta di grandi formazioni rocciose che, modellate dagli agenti atmosferici, danno luogo a pinnacoli e gole dalla forma inconsueta, come la Valle delle Fate e le Falesie dei Giganti. Terre e rocce utilizzate da artisti ed artigiani che realizzano maioliche, vasi, piastrelle e terrecotte. Da queste colline il bel borgo sorto accanto ha preso la tinta ed il nome: Roussillon. Il luogo è facilmente visitabile percorrendo il Sentiero delle Ocre, inoltre i colori accesi ed intensi rendono il sito particolarmente apprezzato da tanti appassionati di fotografia.
Il colore del terreno indica la presenza di ossidi di ferro, ma la leggenda racconta un'altra storia, una struggente storia d'amore ambientata sul finire del XII secolo: il signore del posto era allora Raymonde d'Avignone, appassionato di caccia, trascorreva giornate intere nei suoi possedimenti talvolta senza rientrare la notte. A tener compagnia alla bella moglie, Sirmonde, giunse un giorno a corte un trovatore, Gouillaume de Cabestang, che le cantava canzoni d'amore e di guerra finché la giovane se ne innamorò. La pericolosa frequentazione non passò inosservata a lungo e giunse infine all'orecchio del marito. Costui con l'astuzia invitò il bel cantastorie ad una battuta di caccia, ma qui lo uccise e gli strappò il cuore. Non pago, tornato al palazzo ordinò al cuoco di cucinare il cuore e lo fece servire per cena alla moglie, informandola del macabro ingrediente solo quando ella ne ebbe mangiato. Sirmonde sconvolta dal dolore scappò dal palazzo e andò a gettarsi dall'alto di una falesia. Il suo sangue iniziò a sgorgare come da una fonte, fu sepolta, ma ciò non fermò il sangue che, continuando a sgorgare tinse di rosso le terre circostanti.