L’Africa è ad appena 80 miglia marine a sud della Sardegna. Da Cagliari dodici ore di navigazione a vela con il mio St. Etienne, un Arpege di Mostes, un buon vento teso di maestrale e atterriamo in Tunisia, a Biserta o a Tabarca, per noi sardi la porta dell’Africa. Da Biserta a Jerba, passando per Capo Bon e le isole Kerkennah davanti a Sfax, si assaggia lo spirito dei popoli del Magreb orientale e si gusta il contatto diretto con gli ambienti che, dapprima mediterranei, diventano via via semiaridi fino a desertici. Basta evitare accuratamente i grandi complessi alberghieri, i villaggi e le residenze turistiche, i circuiti obbligati dei “tour tutto incluso”, per ritrovare il senso del vivere quotidiano di un popolo che ha molte affinità con il nostro.
>> Guarda in modalità SLIDESHOW! Ksar Hellal
Djerba, nel souq di Houmt-Souk
El-Ataya, aspettando l’alta marea
Capo Bon, sulla scogliera
Djerba, bassa marea
Iles Kerkennah, nella casa del pescatore
Hergla, il mare si ritira
Sfax, il gioco
Kairouan, riposo nella medina
Tunisi, la bottega del sarto
Sul bus per Jendouba
Sbeitla, i guardiani della romanità
Gafsa, oasi nell’oued Seldja
Nefta, nell’oasi
Biserta
>> Guarda in modalità SLIDESHOW! Fotocamera Nikon F Photomic con Nikkor 28, 50 e 135 mm, Kodakcrome 25.
Le immagini e i testi sono proprietà intellettuale dell'autore e ogni uso improprio come la vendita non autorizzata è vietato e perseguibile legalmente. Si prega di contattare l'autore nel caso si desideri acquistare gli originali o per eventuali pubblicazioni su altri supporti.
I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.