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Isola dei Cavoli


di Antonio Ulzega
15 immagini - 1.76 mb
data di pubblicazione: 7 Marzo 2011



tags: faro, gabbiano corso, geologia marina, isola dei cavoli, sardegna, ulzega, villasimius

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Isola dei Cavoli

All'estremo sud-est della Sardegna, mezzo miglio a sud del Capo Carbonara si trova l'Isola dei Cavoli. Una piccola isola granitica di circa 4 kmq che segna il passaggio tra il Mare Tirreno e il Mare di Sardegna ed il cui potente faro è stato per secoli una sicura guida per i naviganti tra la stessa Sardegna e la Tunisia.
Nel 1500 venne costruita dagli spagnoli una possente torre, una delle più importanti tra le decine che costellano le coste sarde, cui si aggiunse nella metà del 1800 una alta torre e un edificio per tre famiglie di fanalisti e per gli impianti di illuminazione della lanterna del faro.
A metà degli anni '70 del secolo scorso il complesso del faro e l'intera isola vennero dismessi da Marifari e dal Demanio Militare Marittimo ed acquisiti dall'Università di Cagliari.
Venne quindi costituito il Centro Interdipartimentale di Ricerche sulle Coste e Ambiente Marino (CIRCAM) con la partecipazione di studiosi di varie discipline: geologi marini, petrografi, botanici, zoologi, biologi, microbiologi, fisici, chimici, ingegneri idraulici, archeologi subacquei….
Il Faro divenne quindi una attiva stazione di ricerche con particolare attenzione allo studio dei fondali  marini dove lo scambio rapido e continuo delle correnti marine ed atmosferiche nel canale di Sardegna permetteva di avere il punto zero di riferimento della qualità delle acque e dell'aria.
Per 20 anni innumerevoli professori, ricercatori, studenti, tecnici sardi, italiani, stranieri si sono alternati sull'isola fino agli ultimi anni del secolo scorso, quando l'Università non ha più trovato le risorse, o peggio è venuta a mancare la volontà di fare dell'Isola dei Cavoli un centro di eccellenza di valore internazionale.
Attualmente l'Isola ed il Faro sono in stato di abbandono e verranno cedute al Comune di Villasimius e all'Area Marina Protetta di Capo Carbonara.

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L'Isola dei Cavoli, il Capo Carbonare e la costa sarda



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La Cala di Ponente con l'imbarcadero e il ricovero delle barche dei fanalisti



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Vista posteriore con la torre cinquecentesca e l'edificio ed il faro ottocenteschi



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La profonda insenatura della Cala di Ponente, unico sicuro rifugio dell'Isola



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La bettolina della Marina Militare riforniva d'acqua potabile le cisterne sotterranee del Faro



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L'Isola verso il mare aperto



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Il Gigaro mangiamosche, Helicodiceros muscivorus, inquietante pianta carnivora endemica, oggetto di lunghi studi da parte dell'Università di Upsala



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Voli di Gabbiani corsi, specie rara che nidifica nell'isola



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A migliaia i Gabbiani corsi si radunano sull'Isola



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I nidi si trovano dappertutto sotto i bassi cespugli


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Con le mareggiate di maestrale era impossibile sbarcare, o lasciare l'Isola, anche per più giorni



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La Cala di Ponente al tramonto



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Dal 1979 nei fondali meridionali dell'Isola si trova la Madonna del Naufrago, dello scultore sardo Pinuccio Sciola, oggetto ogni anno di una toccante cerimonia in mare



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Foto scattate in vari anni.



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commenti
  Morrismix  [31 Marzo 2011 - 18:42]
Una bella documentazione dell'isola ci sono alcune foto con molte dominanti non credo sia un effetto vintage . molte carismatiche a livello compositivo .Buona luce
  Il Lele  [19 Marzo 2011 - 12:28]
l'ottava e la tredicesima sono secondo me dei capolavori.
non è il genere di reportage che prediligo, ma è un ottimo racconto su un posto difficile da rendere fotograficamente e per questo lo apprezzo in modo particolare
  SAndro  [15 Marzo 2011 - 15:23]
La 13-esima fotografia sembra un dipinto di un paesaggista inglese, tipo Constable o Turner.
Tutte le immagini di questo portfolio sanno di antico, ma non di "vecchio". Come in fondo sa di antico, purtroppo, la lotta per difendere la cultura.



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