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Portfolio


La grotta di Ulassai


di Sandro Rafanelli
8 immagini - 324 kb
data di pubblicazione: 17 Aprile 2005

luogo: Ulassai (Nùoro)
periodo: Agosto 2004

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574 preferenze  vota

(4 commenti)
visto 7296 volte

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In uno dei miei tour in tenda alla scoperta della Sardegna segreta e sconosciuta, mi sono imbattuto in una grotta molto importante e suggestiva, Su Marmuri a Ulassai, nell'interno Nùorese.
Vi consiglio di rilassarvi davanti al monitor mentre vi guido all'esplorazione del sottosuolo incantato della Sardegna con una serie di scatti suggestivi che esaltano le forme e i colori plasmati dalla natura.


Per arrivare alla grotta si percorre una strada incantevole, che conduce al vicino paese di Osini, fra le rocce calcaree di tre tacchi, separati da profonde gole.

L'ingresso delle grotte “Su marmuri” con i suoi 34 metri di profondità incute per la sua maestosità una sorta di timore atavico e reverenziale, facendo pensare ad una sorta di antro dantesco.
Vi mostro qui sotto l'ingresso visto dall'interno, con la ripida scala e una verdissima vegetazione all'imbocco della grotta, che si estende fin dove arriva la luce. La visione è impressionante e dalla foto non si riesce a percepire quanto siano vivi i colori. Da qui in poi non incontreremo più nessuna pianta o fiore, nemmeno nella preistoria veniva usata questa grotta come riparo, non sono mai stati trovati resti o segni di passaggio. Sembra che sia stata scoperta casualmente in tempi molto recenti. In effetti l'ingresso visto da fuori sembra molto appartato e coperto alla vista.
Mentre le luci si accendono ci rendiamo conto quanto le dimensioni siano impressionanti e lo spettacolo che ci si presenta davanti sia incredibile.


1/15 sec, 4.5F, -1.0ev, ISO-1600, 55mm
l'ingresso della grotta


Ecco come si sviluppa la galleria


LA GROTTA. La cavità è scavata nel Tacco di Ulassai, il massiccio calcareo che sovrasta il paese: l'ingresso si apre su una ripida scarpata detritica resa facilmente percorribile grazie ad una scalinata di 200 gradini. Lunga 850 m, ha la parte visitabile disposta, quasi per intero, in piano.
Su Marmuri è una grotta ancora viva: questo significa che le concrezioni continuano a formarsi. I camminamenti sono agevoli e permettono di ammirare belle scenografie: due laghetti sotterranei, formati dal continuo stillicidio, vaschette, stalattiti, gigantesche stalagmiti, colonne, pisoliti, splash (forme globulari provocate dallo stillicidio) ed altre spettacolari concrezioni calcitiche. La grotta consta di alcuni imponenti saloni ricchi di concrezioni e dalle altissime volte.

La sala più grande è la Grande Sala (qui sotto): ha forma rettangolare, è lunga 72 metri e larga 30.


0.3 sec, 3.5F, ISO-1600, 28mm
la Grande Sala

Nella Sala dell'Organo (sotto a sinistra) le concrezioni sono simili alle canne di un organo.


1/20 sec, 3.5F, ISO-1600, 28mm

1/5 sec, 3.5F, ISO-1600, 28mm

La Sala del Cactus (qui sotto a sinistra) è caratterizzata dalla presenza di due alte stalagmiti che ricordano le famose piante grasse esotiche. Le altre sale sono: la Sala dei Pipistrelli (sopra a destra), la Galleria delle Vaschette (sotto a destra) e la Sala Terminale.


1/4 sec, 4.5F, ISO-1600, 55mm

1/15 sec, 3.5F, ISO-1600, 28mm

Via via che si scende cominciamo a sentire freddo, mentre fuori in pieno agosto si raggiungono i 40°, qua sotto si scende alla temperatura di 10° con un tasso di umidità del 100%, e si mantiene sempre costante, mentre il livello dell'acqua si innalza di poche decine di centimetri di inverno attraverso il sifone principale situato al termine della caverna, nella Grande Sala.
A causa della condizione climatica ho avuto diversi problemi inizialmente con la macchina fotografica, la cui batteria sembrava faticare a resistere a queste temperature e con l'aria satura di acqua.


1/13 sec, 3.5F, -1.0ev, ISO-1600, 28mm
un'inquietante concrezione

Con questa foto concludo la mia galleria fotografia invitandovi a visitare questa bellissima grotta. Spero vi siate divertiti a esplorare il sottosuolo sardo e ad ammirare lo spettacolo offerto dalla natura. Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti.


Una curiosità: uscendo dal paese per raggiungere la costa ci si ritrova a un bivio con tre indicazioni stradali: Ulassai, Ussassai e Perdasdefogu ! ! ! :-)
Non sto scherzando, questi tre paesi esistono veramente!



SERVIZI
La grotta è gestita dalla Cooperativa "Su Bullicciu"
Tel. 0782/79707 - 79805 - 79724

Apertura: da Pasqua fino al mese di Ottobre.

Orari d'ingresso:
   aprile e ottobre, ore 11-14.30-17
   maggio, giugno, luglio e settembre, ore 11-14-16-18
   agosto, ore 11, 13, 15, 17, 18.30. La visita guidata ha la durata di un'ora circa.




Fotografie realizzate con corpo macchina Canon EOS 300D.



IMPORTANTE Le immagini e i testi sono proprietà intellettuale dell'autore e ogni uso improprio come la vendita non autorizzata è vietato e perseguibile legalmente. Si prega di contattare l'autore nel caso si desideri acquistare gli originali o per eventuali pubblicazioni su altri supporti.



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commenti
  pminuto  [10 Novembre 2010 - 07:59]
è veramente affascinante e nello stesso tempo sbalordiscono le foto che traspirao emozione
  Toni De Vito [17 Giugno 2010 - 23:50]
  SAndro  [12 Maggio 2009 - 10:00]
Ma senti che storia...
e che coincidenza trovarci qui a parlarne dopo quasi 50 anni!

Immagino che a quel tempo fosse decisamente più ostile l'accesso alla grotta ma anche più emozionante.
L'ho scoperta quasi per caso su una guida e ho fatto un sacco di strada solo per visitarla. E' stata davvero una bella esperienza e ti assicuro che è stato molto difficile scattare le foto all'interno, tutte senza flash per non causare danni (sebbene qualche disgraziato visitatore con la compattina facesse comunque uso del flash) e senza cavalletto.
Leggendo il tuo commento e riguardando queste foto dopo tanto tempo, mi piacerebbe davvero tornarci...
  melisendo  [9 Maggio 2009 - 07:10]
Sandro, Su Marmuri è stato il mio primo amore per le grotte sarde! Nei primi anni '60 abbiamo fondato il Gruppo Grotte Cagliari del Club Alpino Italiano e Su Marmuri è stata la nostra prima esperienza di uscita di gruppo. Allora non c'erano scale per scendere nè cooperative con la biglietteria e le guide. Pochi la conoscevano e l'emozione dell'esplorazione è stata grande. Grazie per avercela riproposta con immagini così parlanti.



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