le fortezze di Milano
Quel 13 giugno ero a Milano per vedere una mostra con mie fotografie (collettiva
Self-Portrait in cui ho esposto "
il ritratto del poeta"). In attesa dell'inaugurazione quell'assolata giornata mi avrebbe accompagnato nei nuovi quartieri in costruzione, con lo sguardo rivolto ai nuovi palazzi e alla Milano in trasformazione.
Sarà per la tensione che mi accompagnava, sarà per l'atmosfera desertica di un giorno feriale estivo, mi son ritrovato con fotografie particolari e inquietanti, che oltrepassavano quello stimolo di documentazione che inizialmente mi ero preposto di seguire. Perciò ho deciso di condividerle.
I nuovi grattacieli sono frutto di un gusto razionalista che abbraccia uno stile ormai internazionale. In tutte le città del mondo i palazzi ormai si assomigliano, non si integrano nel contesto, raramente riprendono elementi di architetture preesistenti. Si finisce per passeggiare per una Milano contemporanea che assomiglia a Londra o Berlino.
Ma non è tanto questo il punto centrale del lavoro che vi propongo.
Le linee sfuggenti, le gigantesche proporzioni, gli angoli acuti (o aguzzi), le fratture e i riempimenti delle prospettive, i tagli sul cielo, le ripetizioni espanse dai riflessi, trasformano questi palazzi in fortezze. Castelli contemporanei, protetti da mura e steccati innalzano torri di avvistamento, si richiudono e al contempo abbracciano l'auto-esaltazione con un senso di maestosità, austerità e forza.
Non mi sarei stupito dell'applicazione di qualche gargolla.
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