Le Piastre, paese della Montagna Pistoiese situato a 740 metri di altitudine, si è ampliato nel 1769 dopo l'apertura della strada che ha permesso la comunicazione tra Pistoia e Modena.
Fu il Granduca Pietro Leopoldo II di Lorena a realizzare la strada sul versante toscano, che consentì il commercio ed in particolare il trasporto di ghiaccio in blocchi, tramite l'uso di barrocci, tra la Toscana e l'Emilia Romagna.
La valle del Reno, poco soleggiata ed esposta ai venti freddi del nord è caratterizzata, nelle stagioni invernali, da temperature particolarmente rigide.
Si adattava alla produzione del ghiaccio che veniva conservato dentro particolari costruzioni, la più famosa è la Ghiacciaia della Madonnina, situata a circa 1 Km dalle Piastre.
Un percorso pedonale costeggia il Fiume Reno e permette di osservare le piccole chiuse e gore, che servivano a deviare le acque nei laghetti nei quali si otteneva la formazione del ghiaccio naturale.
Di fronte alla ghiacciaia si trova il laghetto, dotato di condotti di entrata e di uscita per le acque del Reno.
Il ghiaccio così prodotto e frantumato con appositi picconi, veniva conservato nella ghiacciaia di pietra assieme a foglie, utilizzate come isolante, dove si manteneva allo stato solido fino all'arrivo della stagione calda.
Il ghiaccio serviva al fabbisogno soprattutto degli ospedali di Firenze, Pistoia e Montecatini e per le ville signorili.
La ghiacciaia della Madonnina è l’edificio più grande destinato alla conservazione del ghiaccio nei pressi delle Piastre. Realizzato in pietra locale, presenta una struttura tronco-conica con basamento in muratura e copertura in paglia di segale e tegole.
Ha un’altezza complessiva di m.15,60 e un volume di 760 metri cubi, il fondo, costituito da pietrame, è dotato di un sistema di drenaggio.
Tre porte, disposte a diverse altezze, consentivano l’accesso all’edificio a seconda della quantità di ghiaccio presente.