Los 33 HeroesMercoledì 13 ottobre 2010 mi trovo a Puerto Montt, nella Patagonia cilena, quando in tutta la città un’esplosione di battimani, canti, suoni di sirene e sventolio di bandiere annuncia l’uscita del primo minatore dalla capsula “Fenix”.
La “Fenix” con il suo primo carico ha percorso i 720 metri di profondità che da 69 giorni separano i 33 minatori dalla superficie nella miniera San Josè, nel deserto di Atacama.
3.000 chilometri separano Puerto Montt da Atacama, eppure per i cileni quelle distanze non esistono: lungo tutti i 5.000 chilometri del Cile, dal confine con il Perù alla Terra del Fuoco, l’intera popolazione ha partecipato giorno per giorno alle operazioni di salvataggio con una determinazione ed un orgoglio nazionale incredibile.
Ecco quindi nelle figure 1 e 2 le prime pagine delle edizioni straordinarie di questo evento.
Una settimana dopo, a Santiago, nelle prime pagine dei quotidiano esposti nelle edicole campeggiano sempre le vicende dei 33 “Eroi”, e cominciano a comparire analisi politiche e di cronaca, per arrivare al minatore con la bella animatrice italiana.
Sempre a Santiago, nella Plaza de la Moneda, davanti al Palazzo che ha visto il massacro di Allende e delle sue idee, ecco esposta la capsula “Fenix”, con migliaia di persone in ordinata fila che vogliono vedere da vicino, toccare e farsi fotografare davanti a quello che è appunto diventato il simbolo dell’orgoglio nazionale.
Santiago, 21 ottobre 2010