Correva l'anno 1970 quando una missione geologica mi ha portato a studiare le rocce cambriane del sud del Marocco. Non esistevano strade asfaltate e la stessa Djemaa el-Fna, la “piazza dei miracoli” di Marrakech, era un grande spiazzo in terra battuta dove si radunavano mercanti nomadi con il loro bestiame, cantastorie, venditori d’acqua berberi, qualche vero tuareg, tra la polvere ed il fumo dei fuochi.
Nell’Alto Atlante i passi del Tizi-n-Test e del Tizi-n-Tichka verso il sud erano difficili per le frane e per la neve, e la grande vallata del Souss verso Taroudant ed Agadir, oggi verdeggiante di immense estensioni di agrumeti, era una piana semidesertica spazzata dai venti del Sahara e dell’Atlantico.
>> Guarda in modalità SLIDESHOW!Per Marrakech
Taroudant, nella valle del Souss
Alto Atlante, verso il Tizi-n-Test
Villaggio berbero dell’Alto Atlante
Nella valle del Souss
Nella Djemaa el-Fna a Marrakech
Ben Guerir
Tazenakt
Ouarzazate
Aoulouz
Casablanca
Tafinegoult
Ouarzazate
Casablanca
Marrakech
>> Guarda in modalità SLIDESHOW!Fotocamera Nikon F Photomic con Nikkor 50 e 135, pellicola Kodachrome 25.
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