Partire quando il sole è ancora basso all'orizzonte, risalire in moto dopo un incidente (anche se da passeggero) e partire con un'unica direzione in mente… il
Mugello… il Gran Premio d'Italia… è solamente…
FANTASTICO!
Questo succedeva il sabato mattina e mi accingevo ad andare a vedere le prove, ancora ignaro di cosa sarebbe successo il giorno dopo… perché il giorno dopo che si sarebbe scritta la storia: quattro italiani ai primi posti nella classe regina…
che spettacolo!!!.
Sono arrivato al circuito e, grazie all'amico che mi ha ospitato sulla sella della sua Supersport 750, scopro di essere ospite del Team Gilera 125. Entriamo nel paddock e veniamo accolti da due bellissime ragazze che ci mostrano la sala da cui potremo vedere le prove. Ci affacciamo sulla terrazza e ci troviamo subito sopra i box del team
Aprilia Carrera 250.
Alle 9.00 cominciano a scaldarsi i motori ed hanno inizio le danze. E' la 125 ad aprire le porte e già sento l'adrenalina che sale al solo pensiero di vederli passare a pochi metri da me.
Il Team KTM segnala al suo pilota, Mika Kalio, il tempo e la posizione
Dopo la 125 è il turno della 250 e poi della MotoGP, ma le sorprese non finiscono mai… finite le prove libere ci vengono a salutare i piloti del team Metis Gilera,
Lucas Pesek e il due volte campione del mondo
Manuel Poggiali.
Ci accorgiamo che stanno allestendo i tavoli per servirci il pranzo, quando una delle ragazze che ci aveva accolto la mattina ci informa che possiamo andare a visitare i box… "non ci credo, posso vederli da vicino!!!" Sono talmente eccitato che comincio a scattare le foto in continuazione, comprese le 125 delle scuderie private. Pian piano mi avvicino ad una folla di gente… "ma che cos'è questa calca?"
Che domanda stupida: è il box di Valentino, l'unico che cattura tutta l'attenzione del pubblico e che obbliga ad aspettare in fila per poter scattare una misera foto… Passo oltre e mi isolo nel mio mondo non appena mi trovo di fronte la
Ducati… non voglio fare quello di parte, ma sinceramente è il box più bello e di conseguenza rimango come stordito per lungo tempo.
Quando mi sveglio, mi accorgo che hanno iniziato a far sgombrare l'area, il tempo è scaduto. Ma come? Le ho viste tutte tranne le Honda… non ci credo, ma mi devo arrendere e spinto dai butta-fuori mi incammino verso l'uscita.
All'interno del box Yamaha la moto di Valentino Rossi è sotto le mani dei meccanici per la messa a punto
Nel box Ducati invece regna la calma prima della tempesta ed ecco la moto di Loris Capirossi
sola… rossa… stupenda
Rientriamo dalla nostra visita ancora sotto shock… mangiamo, serviti come dei signori e poi… ammiriamo le prove ufficiali, quelle che determineranno la griglia di partenza.
Gibernau sembra avere un passo veloce per tutte le prove e fino all'ultimo giro mantiene la pole position, ma… occhio!!! Da noi c'è un detto: "
Ad avvicinarsi troppo al sole, ci si brucia…" E così succede. All'ultimo giro un certo
Rossi, nome comune, ma talento sproporzionato, ferma il cronometro prima di tutti e conquista la prima posizione. Sete si deve accontentare della seconda posizione accompagnato in prima fila da
Max Biaggi.
Loris Capirossi è invece solo sesto e
Melandri settimo.
Roberto Locatelli rientra ai box per mettere la gomma da tempo alla sua Aprilia 250
Marco Melandri conclude le sue prove settimo, ma in gara si farà valere, lottando e sfiorando il podio
Max Biaggi segna il terzo tempo
Valentino Rossi firma la pole all'ultimo giro disponibile e al rientro ai box… si applaude!
Torniamo a casa storditi ed emozionati perché sapevamo che il giorno dopo ci sarebbe stata una bellissima gara, ma non sapevamo fino a che punto. Così la mattina dopo partiamo sempre in moto ed arriviamo al circuito verso le 8.30 trovando già una ressa impressionante di persone. Per la gara ci
accontentiamo del prato e scegliamo di posizionarci vicino al Correntaio, dove si trovano anche i tifosi della Ducati.
La coreografia dei tifosi Ducati lascia senza parole
Ok! Non è vero che ci siamo accontentati, anzi vedere la gara che ci ha regalato quattro italiani ai primi quattro posti (1.Valentino Rossi 2.Max Biaggi 3.Loris Capirossi 4.Marco Melandri) dal prato, in mezzo ai tifosi veri, è stato emozionante. Sentivamo di partecipare ad un evento unico che ha portato fra le colline di
Scarperia circa 90.000 appassionati di motociclismo. Sembrava di essere all'interno di un enorme stadio dove la tifoseria innalzava il nome di un grande idolo, Valentino, applaudiva la Ducati, la moto made in Italy by Borgo Panigale, e simpatizzava per il giovane Melandri.
Gli altri? Ma? Diciamo che due personaggi non sono visti di buon occhio… lascio a voi immaginare chi?
Tifosi austriaci della KTM che come possiamo notare sono venuti al Mugello attrezzati… :->
Ma parliamo un po' delle gare.
La
125 si è conclusa con la caduta all'ultima curva di
Mika Kallio e
Thomas Luthi, che hanno regalato la prima vittoria a
Talmacsi su KTM.
La
250 ha invece confermato la bravura del campione del Mondo in carica
Daniel Pedrosa. Mentre sul secondo gradino del podio è salito il "combattente"
Jorge Lorenzo dopo aver sorpassato con una manovra poco sportiva
Alex De Angelis, arrivato terzo.
Mentre la
MotoGP, come ho già detto, ci ha regalato le emozioni più belle… mostrandoci duelli all'ultima staccata. Soprattutto vanno segnalate le staccate di "Macio" alla San Donato (la curva dopo il dirizzone dei box), qui l'italiano riusciva a frenare dopo tutti gli altri, peccato che abbia sbagliato la frenata all'ultimo giro, facendolo andare largo e regalando il terzo posto a
Capirossi.
Il catalano
Sete rimasto scottato dalle prove del giorno prima… ha perso la testa in gara: dopo essersi fatto scappare la Yamaha n°46, il compagno di squadra
Meandri ed infine anche la rinata Ducati… non è riuscito a dare una ragione del suo insuccesso e si è steso poco prima del Correntaio sotto i fischi dei numerosi spettatori, che inneggiavano un coro… "Ciuo! Ciuo! Ciuo!"
Questa è stata una gara che chi non l'ha vista non può immaginarsela… una gara dove gli italiani hanno dato tutto, dove nessuno di loro voleva rinunciare alla vittoria e solo da ultimo si sono inchinati, per modo di dire, davanti al Dottore o in questo caso al Laureato,
Valentino. Si, perché il fenomeno di Tavullia ha ricevuto quattro giorni prima della gara la Laurea Honoris Causa in "Comunicazioni e pubblicità" presso l'Università d'Urbino.
Fotografie realizzate con corpo macchina Canon EOS 300D.
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