Estate 2010, nel Supramonte di Urzulei la vita dei suoi abitanti mantiene il ritmo di sempre in vasti spazi aperti tra altopiani e montagne, valli boscate e canyon profondi.
Tutti gli animali, domestici e selvatici, convivono con i pastori e pascolano liberi nei prati e sulle rocce dal Mar Tirreno ad oltre i 1.300 m dei massicci calcarei fino ai 1.800 m del Monte Gennargentu.
Solo la S.S. 125 “Orientale Sarda” interrompe la solitudine di questi territori che sanno d’antico, attraversando l’altopiano di Su Giustizieri, lembo residuo del penepiano postercinico, testimone del totale spianamento delle terre emerse che interessò l’area sardo-corsa alla fine del Paleozoico.
Sardegna, Urzulei, 2010