Paesaggi della Corsica alpinaTre gradi di latitudine e quasi 900 metri di altezza separano le montagne della Sardegna (1.831 m s.l.m. del Gennargentu) da quelle della Corsica (2.706 m s.l.m. del Cinto), eppure tanto è bastato perché 20.000 anni fa, all’apice del grande freddo dell’ultimo glaciale, in Corsica si siano sviluppati i ghiacciai montani mentre in Sardegna il limite delle nevi permanenti non è arrivato a toccare le cime delle montagne.
Nella Corsica centrale, lungo tutta la dorsale che da Zonza arriva a Calvi, le parti alte delle valli e le cime delle montagne sono profondamente modellate dalla dinamica glaciale con valli ad U, depositi morenici, rocce montonate, circhi e laghi glaciali.
Oggi non ci sono più i ghiacciai, ma sono rimaste bene evidenti le morfologie glaciali ed anche la neve rimane nelle parti più alte fino all’inizio dell’estate.
Le forme del rilievo della “Corsica alpina” sono quindi una straordinaria “palestra” per quanti, studenti, ricercatori, amanti della montagna, vogliono conoscere il limite meridionale del glacialismo quaternario nel centro del Mediterraneo occidentale.
Le immagini si riferiscono alle parti alte del Col di Bavella presso Zonza e della Restonica sopra Corte, nella primavera del 2003.