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Portfolio


Post Mortem


di Alessandro Garda
13 immagini - 2.48 mb
data di pubblicazione: 20 Gennaio 2013

luogo: Palermo
periodo: Novembre 2012


tags: cappuccini, catacombe, mistero, morte, mummie, palermo

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(12 commenti)
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POST MORTEM

AVVISO: il portfolio contiene immagini crude.

Il Convento dei Cappuccini di Palermo è conosciuto in tutto il mondo per la presenza nei suoi sotterranei di un vasto cimitero, che attira la curiosità di numerosi turisti, e fin dai secoli scorsi tappa obbligata del Grand Tour (visitato anche da Guy de Maupassant). Lo spettacolo macabro degli innumerevoli cadaveri esposti, è spunto di riflessione sulla caducità della vita, sulle vanità terrene, e sull'inutilità dell'attaccamento degli uomini alle loro fattezze esteriori.

Le gallerie furono scavate alla fine del '500 e formano un ampio cimitero di forma rettangolare. Non sono mai state inventariate le salme ivi presenti, ma si è calcolato che debbono raggiungere la cifra di circa 8.000.

Le mummie, in piedi o coricate, vestite di tutto punto, sono divise per sesso e categoria sociale, anche se la maggior parte di esse appartengono ai ceti alti, poiché il processo di imbalsamazione era costoso. Nei vari settori si riconoscono: i prelati; commercianti e borghesi nei loro vestiti "della domenica"; ufficiali dell'esercito in uniforme di gala; giovani donne vergini, decedute prima di potersi maritare, vestite col loro abito da sposa; gruppi famigliari disposti in piedi su alte mensole, delimitate da sottili ringhiere simili a balconate; bambini; ecc.

Numerose salme appartengono comunque a frati dell'ordine dei Cappuccini stessi: il primo ad essere stato inumato all'interno delle catacombe fu infatti frate Silvestro da Gubbio il 16 ottobre del 1599. La sua salma è la prima sulla sinistra subito dopo l'ingresso.

Il metodo di imbalsamazione prevedeva prima di tutto di far "scolare" la salma per circa un anno, dopo averle tolti gli organi interni. Quindi il corpo, più o meno rinsecchito, veniva lavato con aceto, riempito di paglia, e rivestito con i suoi abiti. Altri metodi, utilizzati specialmente in periodi di epidemie, prevedevano un bagno di arsenico o di acqua di calce.
(fonte: Wikipedia)


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commenti
  Justinawind  [8 Giugno 2014 - 21:50]
Un posto curioso, grazie per avermelo fatto conoscere. Ho visto più volte la cripta dei Cappuccini a Roma, in Via Veneto, però non si può fotografare (almeno ai turisti dicono di no).
  Griccio  [15 Marzo 2013 - 14:36]
Mamma mia! Sembra il parlamento italiano!!! Almeno il precedente....!!!!!! Fotografie documentaristiche, sicuramente con un b&n e luci si potrebbero ottenere risultati terrificanti!
  SAndro  [18 Febbraio 2013 - 14:35]
@kruger: ok, preparo anche il mio portfolio.

Mi mancava di fare un commento a questa serie fotografia di Alessandro.
Originale e coraggioso affrontare un soggetto terrificante con una gamma ampia e inaspettata di colori, saturi e accesi. La morte è esorcizzata e ridotta in un recinto nel quale si attenua l'aspetto spaventoso mentre le persone, le mummie, assumono "espressioni" e posizioni meno artificiali, forse un po' goffe ma come degli attori che inscenano una rappresentazione. Un macabro spettacolo che ci rammenta la fine.
  kruger  [16 Febbraio 2013 - 10:30]
Crudo e Cupo . Cos'altro? Sarebbe interessante vederlo.
  SAndro  [15 Febbraio 2013 - 18:00]
Anche io ho fatto le foto nella cripta, con la reflex, anche se discretamente.
Il problema di usare una reflex è che prima di tutto si vede subito quando scatti o stai per scattare, sia per la posizione che devi adottare (occhio sul mirino, invece del monitorino di una compatta) sia sopratutto per il rumore che fa lo specchietto quando si alza, che in un luogo silenzioso e chiuso come quello risuona.

C'era anche il problema, per me non indifferente mentre per Alessandro non sussisteva proprio, che non mi sentivo affatto a mio agio con tutti quei morti. L'atmosfera è opprimente e quei cadaveri mummificati con ancora brandelli di carne addosso, vestiti polverosi e capelli, tutti accatastati in grande quantità a fissarti mi mettevano veramente un senso di disagio.

Sarà anche per questo che le mie foto sono venute decisamente più crude e cupe di quelle di Alessandro. Non so se le inserirò in un portfolio per PhotoCompetition.
  Sanminiato77  [15 Febbraio 2013 - 17:41]
Kruger, riguardo al tallonamento.. era solo tramite videocamere, eventualmente.. Alla biglietteria c'e un frate che ha davanti a sé i vari monitor.. ciò nonostante mi dava tanto l'idea che non si sarebbe smosso dalla sedia per impedire che qualcuno scattasse qualche foto.. ;) 
Io comunque per maggior sicurezza ho scattato nascondendomi dalle telecamere.. Io giravo con la mia compatta.. mentre Sandro è entrato con la reflex in bella vista.. Quindi penso che non avrai grossi problemi! 
Non vedo l'ora di vedere le tue foto al tuo ritorno! 
P.s. lo dico come tuo estimatore, non in senso di sfida! ;-)) 
  kruger  [15 Febbraio 2013 - 17:06]
Sullo stesso tema: Cimitero delle Fontanelle a Napoli dove "sembra" si possa fotografare.
  kruger  [15 Febbraio 2013 - 17:03]
Viste le condizioni non potevi certo fare meglio.Condivisibile l'uso di telecamere di sicurezza ma mi irrita ,ancora una volta, il divieto di fotografare ormai ottusamente diffuso in Italia, sullo stesso tema , le stesse modalità anche la Cripta dei Cappuccini di Via Veneto a Roma, che ,contattati, volevano fior di quattrini per scattare due foto, alla faccia dell'obolo.Un chiarimento visto che sto per andarci:  Hai potuto usare una reflex o eri "tallonato" a vista, tanto da usare una compatta?
  Sanminiato77  [15 Febbraio 2013 - 11:25]
Grazie Kruger per il commento! 
Non ho fotografato la piccola Rosalia perché era quasi impossibile farlo tra barriere di protezione, riflessi e 4 telecamere puntate.. E' infatti proibito fare foto.. e le mie sono quindi tutte immagini "rubate", nascondendomi dalle telecamere di sorveglianza e fatte piuttosto frettolosamente.. oltretutto in condizioni di luce veramente pessime.. Sì, sono d'accordo sul fatto che si potrebbe fare molto meglio.. però volevo condividere ugualmente questa mia esperienza.. 
Le dominanti sono volute e persino accentuate.. ho infatti voluto rendere i colori piuttosto saturi proprio per cercare di rendere "vivaci" queste mummie.. come se vivessero una inaspettata seconda vita in quelle celle sotterranee!
In definitiva.. per me questo portfolio è stato più che altro un divertissement! :-)
  kruger  [15 Febbraio 2013 - 10:54]
E' uno dei posti più interessanti di Palermo, non solo fotograficamente. Ma non hai fotografato la piccola Rosalia!!!! Peraltro in Sicilia di queste cripte con mummie sopratutto di nobile e eclesiastici ce ne sono altre in paesi intorno l'Etna. Apprezzo quindi la scelta ma non mi convince l'aver lasciato la dominante gialla ed alcuni errori di prospettiva/ombre/inclinazione che capisco non avevi il tempo ,probabilmente ,di calibrare meglio sul posto ma che potevi ben correggere in post produzione.Quindi bravo per la scelta e per le foto meno per la tecnica.
  Christian  [28 Gennaio 2013 - 23:17]

Per fortuna hai messo l'avviso di immagini crude! Estrememente interessante, ma anche agghiacciante se penso al numero di salme (circa 8000). 

Questa volta non dirò "le più belle...", ma le più spaventose e macabre, sono per me la 9 e la 10 nelle quali il viso si è conservato in maniera impressionante!

  melisendo  [22 Gennaio 2013 - 09:24]
Ciao Ale, ti racconto una storia: per cinque anni ho insegnato all'università di Palermo, sono passato mille volte davanti al Convento dei Cappuccini e mai sono entrato! 
Ci sei voluto tu, dopo tanti anni, per farmi entrare!

Con un brivido, grazie.



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