SA GENTI ARRUBIALa città di Cagliari si protende verso il mare al centro dell’ampio Golfo degli Angeli.
Posta al termine meridionale della pianura del Campidano, la città ha origini puniche e si sviluppa su una serie allungata di colline ai cui bordi, orientale ed occidentale, si trovano ampi stagni e lagune separate dal mare da cordoni di spiaggia lunghi parecchi chilometri.
Gli stagni orientali formano il sistema umido, oggi parco regionale, del Molentargius-Saline-Poetto, mentre le lagune occidentali formano il sistema di Santa Gilla.
Dal quartiere Castello, il nucleo antico fortificato della città, si può volgere lo sguardo verso oriente e ammirare l’alba sugli stagni e sul mare e poi volgere lo sguardo verso occidente ed ammirare il tramonto sugli specchi d’acqua di Santa Gilla e sui monti del Sulcis.
Allo stesso tempo, sia all’alba sia al tramonto si vedono passare sulla città voli di grandi uccelli che si spostano ogni giorno da una zona umida all’altra e si posano sull’acqua bassa degli stagni e delle saline.
Sono quelli che i sardi chiamano “Genti arrubia” cioè “Popolo rosso”: i “fenicotteri rosa”.
Da sempre gli stagni di Cagliari sono stati la sede sia di sosta nelle migrazioni, dalla Camargue all’Africa e viceversa, sia d’insediamenti stanziali d’intere colonie, anche con cicli riproduttivi completi.
Oggi la chiusura delle saline di stato, la costituzione del parco regionale, la sensibilizzazione della popolazione ad un totale rispetto verso questi splendidi uccelli ha favorito l’ulteriore sviluppo delle colonie stanziali.
Allo stesso tempo i fenicotteri hanno abbandonato la loro antica diffidenza verso l’uomo e oggi li vediamo cercare tranquillamente nel fango la salicornia salina ai margini dei camminamenti pedonali e delle strade.
Queste immagini mostrano l’inizio di una giornata nelle saline e del Molentargius con l’arrivo dei voli da Santa Gilla, mentre il primo sole illumina i profili di Cagliari e di Quartu S. Elena.
Cagliari, 6 settembre 2010