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Sa genti arrubia


di Antonio Ulzega
13 immagini - 1.24 mb
data di pubblicazione: 5 Novembre 2010

luogo: Sardegna


tags: arrubia, cagliari sardegna, fenicotteri, genti, rosa, rosso, uccelli, ulzega

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(6 commenti)
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SA GENTI ARRUBIA

La città di Cagliari si protende verso il mare al centro dell’ampio Golfo degli Angeli.
Posta al termine meridionale della pianura del Campidano, la città ha origini puniche e si sviluppa su una serie allungata di colline ai cui bordi, orientale ed occidentale, si trovano ampi stagni e lagune separate dal mare da cordoni di spiaggia lunghi parecchi chilometri.
Gli stagni orientali formano il sistema umido, oggi parco regionale, del Molentargius-Saline-Poetto, mentre le lagune occidentali formano il sistema di Santa Gilla.
Dal quartiere Castello, il nucleo antico fortificato della città, si può volgere lo sguardo verso oriente e ammirare l’alba sugli stagni e sul mare e poi volgere lo sguardo verso occidente ed ammirare il tramonto sugli specchi d’acqua di Santa Gilla e sui monti del Sulcis.
Allo stesso tempo, sia all’alba sia al tramonto si vedono passare sulla città voli di grandi uccelli che si spostano ogni giorno da una zona umida all’altra e si posano sull’acqua bassa degli stagni e delle saline.
Sono quelli che i sardi chiamano “Genti arrubia” cioè “Popolo rosso”: i “fenicotteri rosa”.
Da sempre gli stagni di Cagliari sono stati la sede sia di sosta nelle migrazioni, dalla Camargue all’Africa e viceversa, sia d’insediamenti stanziali d’intere colonie, anche con cicli riproduttivi completi.
Oggi la chiusura delle saline di stato, la costituzione del parco regionale, la sensibilizzazione della popolazione ad un totale rispetto verso questi splendidi uccelli ha favorito l’ulteriore sviluppo delle colonie stanziali. 
Allo stesso tempo i fenicotteri hanno abbandonato la loro antica diffidenza verso l’uomo e oggi li vediamo cercare tranquillamente nel fango la salicornia salina ai margini dei camminamenti pedonali e delle strade.

Queste immagini mostrano l’inizio di una giornata nelle saline e del Molentargius con l’arrivo dei voli da Santa Gilla, mentre il primo sole illumina i profili di Cagliari e di Quartu S. Elena.

Cagliari, 6 settembre 2010



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Fotocamera Nikon D80 con ottica Nikkor 85/1.8.



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commenti
  Sher - Dan  [15 Febbraio 2011 - 15:29]
Adoro questi animali, eleganti, orgogliosi ed importanti. Bel servizio fotografico.
  Rosa  [12 Novembre 2010 - 17:58]
Eheheheheh, hai ragione, non avevo letto con attenzione.... trattandosi di un alba, questo è decisamente l'ordine giusto. Ti rinnovo i complimenti per questo reportage insolito ed affascinante.
  melisendo  [12 Novembre 2010 - 17:25]
Ciao Rosa, bello che ti sia piaciuto lo stormo "rosa"...
devo però dirti che le foto le ho fatte tutte nell'arco di un'ora, dalle sette alle otto del mattino, da quando il sole stava per sorgere a quando alto nel cielo ha bene illuminato gli stagni e le due città.
Nelle prime foto si vedono arrivare i primi voli mentre nelle ultime si vedono i ritardatari con il sole ormai alto.
E' uno spettacolo che val la pena di venire a vedere di persona!
  melisendo  [12 Novembre 2010 - 17:16]
Sandro, grazie per il bel commento, e concordo sul fatto che anche sulle strade e sulle piazze delle città ci sia sempre molto da "raccontare".

La storia del "popolo rosso" è molto importante per i sardi perchè è sempre stata una presenza garbata e festosa in tutte le decine di aree umide sparse lungo le coste dell'isola, e tenuta e nel massimo rispetto.
Purtroppo negli anni settanta ci sono state le invasioni barbariche (industrializzazione forzata, strade, auto, caccia, prelievi per abbellire impagliati le nuove ville e villette, residenze esclusive e quant'altro che sorgevano come funghi, ....) che hanno costretto i fenicotteri a nascondersi nelle aree più interne degli stagni o a rinunciare alla sosta in Sardegna. 
Per fortuna dalla metà degli anni novanta la situazione è andata migliorando ed oggi è quella che ho mostrato nel reportage.
  Rosa  [12 Novembre 2010 - 13:22]
Bellissimo, uno stormo rosa!
Personalmente avrei sistemato le fotografie al contrario, sopra quelle più chiare, sotto i controluce al tramonto.....per far coincidere il tempo di visione dello spettatore, con il racconto.
  SAndro  [10 Novembre 2010 - 12:48]
Quanta Sardegna fotografata sul sito!
Oltre alla presenza di molti sardi, penso che sia anche perché presenta paesaggi e particolarità uniche in Italia.
Qui c'è la storia a lieto fine della convivenza col "popolo rosso", che da quello che ci racconti, riacquista la fiducia nell'uomo e si riprende gli spazi che spesso le città non concedono.

Non è una critica, e non è nemmeno un invito all'autore, piuttosto agli altri fotografi, ma ... le città? Dove sono finite le città? L'indagine del paesaggio cittadino è scomparsa dalle vostre foto?
Il paesaggio non è solo quello rurale ma è anche quello urbano, che ha comunque molti spunti da offrire.



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