Correva l’anno 1388 quando la Giudicessa Eleonora Di Arborea, in seguito al trattato di pace con Giovanni d’Aragona, sostenne la istituzione sull’altopiano di Lindana in territorio di Gavoi, dove già sorgeva l’antico Santuario della Vergine D’Itria, una corsa di cavalli in onore della Santa.
Ogni anno nell’ultima domenica di luglio si ripete la corsa che riunisce fantini provenienti con i loro cavalli da ogni contrada dell’Isola, e spesso anche dal Continente.
La corsa al galoppo si svolge in un ampio anfiteatro naturale su una pista in terra di 600 m che viene percorsa per due volte dai cavalieri che montano a pelo, senza sella.
Migliaia di sardi assistono attenti a “Su Palu de Sa Itria”, il Palio di Sa Itria, che si svolge al tramonto, alla fine della messa del vespro celebrata nella vicina chiesa.
Il “Santuario Cristiano di Sa Itria”, con le manifestazioni di chiara origine pagana che si svolgono nei tre giorni di festa, si ricollega all’antica e costante frequentazione dell’altopiano di Fonni e Gavoi a partire dal Neolitico con i suoi menir, domus de janas, tombe dei giganti, poi all’Età del Bronzo con le sue complesse strutture legate al culto delle acque ben documentate nello straordinario “Santuario Nuragico di Gremanu”, senza soluzione di continuità fino ad oggi.