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Nello svolgimento di una missione che non ha nulla a che vedere con i parchi nazionali della Tanzania si trova comunque una giornata da dedicare a queste meraviglie della natura.

Partendo da Same, punto base della missione, una volta arrivati a Moshi e poi ad Arusha un passo quasi obbligato è stato passare qualche ora a Maynara.

Così ecco all’alba la mole imponente del Kilimanjaro, l'incontro casuale con un vecchio elefante, lo sbadiglio del rinoceronte, e via via girando per le piste obbligate del Parco, trovandosi a sgomitare con la interminabile fila di Land Rover e Toyota zeppi di turisti addobbati con sahariane all’ultima moda, cappelli all’australiana e muniti di batterie di teleobbiettivi.

Passando vicino ad un grande albero su cui riposava, tranquillamente abbandonato su un ramo, un bell’esemplare di leone, ho contato ferme una decina di L.R. su cui dal tetto aperto i safaristi facevano partire freneticamente raffiche di scatti... , ma tutto questo giustamente fa parte oggi del gioco dei “safari” che tanto è utile all’economia tanzaniana.