Nel
tepidarium seguendo il ritmo di passi solitari, ogni raggio di sole, ogni riflesso di luce bianca diventava ricordo di un amore appena trascorso. Quasi senza vita, cioè senza esistenza nel presente, la ragazza vestita in verde passeggiava con uno sguardo d'acqua mista a malinconia.
Ma alla rottura dello specchio, sparso in frammenti tagliati nel corso del pavimento, ogni movimento avrebbe rischiato di darle ancora un'immagine di sé, e quindi dolore.
Scelse, per evitarlo, di stendersi e non ricomporsi. Rapita dal pensiero della fine, scavò in cerca dei motivi o delle ragioni ultime che conducevano ad estinguersi un amore, ma non poté trovare niente. Nessun processo posteriore o eventualità ripetibile avrebbero potuto riportarla a quanto erano stati. A quando erano stati. Perché come era cominciato, naturalmente era finito.
Non rimaneva che strascicare quel senso forte, quasi di morte o di come la si immagina, dentro il cuore, per il tempo necessario. Il
Tempo grande guaritore, un giorno qualunque scevra dell'ossessione della sofferenza sarebbe tornata ad essere Altro.
Forse ancora lì dentro, si sarebbe scaldata come alla foce dai vetri pieni oro, circondandosi poi di una pianta generosa, edera. Ed avrebbe ringraziato la natura. Le mani foderate da guanti a striscia rosa toccando senza sentirla la consistenza del fiore, ne avrebbero rimediato una sensazione di pelle sfiorata, sì, del corpo di un nuovo amante. Allora tutto sarebbe tornato con la grandiosa nuova ripetitività della vita; un'altra occasione per battiti incontrollati dal cuore, brividi passeggeri nel giorno e nella notte; confessione d'amore riparata da finestre socchiuse, amplificata da parole preziose dette pianissimo, così per gioco così per promessa.
Sedette infine, sorridendo felice e stanca, la gioia era salita alla gola tanto forte da suggerirle di esserci sempre stata, anche quando il freddo pareva averla sepolta. In verità non era mai accaduto niente e lei stava già rinascendo.
La ragazza in verde comprese che il divenire, serena come la corrente, sarebbe stata la strada migliore per vivere.
Matteo Innocenti
Lucilla Bellini
Ritaglio ritagli.
Frammento e riunisco in nuove realtà attimi di tempo congelato nelle mie fantasie.
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