Una lontana... convivenzaCapita a volte di passare accanto a determinate persone senza mai notarle davvero. In alcuni casi l’incontro e’ del tutto casuale, dovuto a coincidenze della vita, stesso quartiere di residenza, stesso percorso per andare a lavoro. E’ una presenza costante, frettolosamente incrociata per giorni, mesi, talvolta addirittura anni; e benché queste persone non abbiano apparentemente nessun nesso diretto con la nostra dimensione personale, di fatto ci troviamo a condividere con loro alcuni aspetti importantissimi della quotidianità.
Ci si sfiora continuamente con noncuranza, senza mai guardarsi negli occhi, senza mai fare un gesto di riconoscimento, ognuno concentrato sul proprio tragitto.
Questo fatto non capita solo alle persone, capita anche ad interi popoli.
Al di la’ delle politiche, dei conflitti, delle ideologie, palestinesi ed israeliani sono accomunati non solo da un profondo amore per la loro terra, ma anche da piccoli gesti di tutti i giorni, dalla routine che necessariamente contraddistingue le giornate di chi si veste per andare a lavoro, studia, si reca al mercato, gioca con i propri figli, mangia, dorme...
Questo progetto, le cui immagini sono state scattate tra i vicoli di Gerusalemme, nasce dalla passione per il quotidiano e per l’animo umano, nella speranza che due sconosciuti qualunque, appartenenti a popoli diversi, riescano un giorno a girarsi l’uno verso l’altro… e io credo, fortemente, che questo sia possibile.
Dopotutto, anche due scarpe spaiate possono, insieme, far correre un bambino.