Contrasto in collaborazione di
Officine Fotografiche, è lieta di presentare, in occasione della mostra "
Un mondo di Sport":
Wrestlers and wrestling
Dallo sport spettacolo alla più antica disciplina sportiva
Foto di Olivio Argenti
Museo di Roma in Trastevere
Martedì 13 Gennaio 2009 Ore 18:30
Intervengono alla serata
Olivio Argenti - autore delle foto
Augusto Pieroni - Critico e Docente di storia della fotografia presso La Sapienza di Roma
Andrea Minguzzi - Atleta lottatore medaglia d' oro Pechino 2008
L’incontro prevede la presentazione del libro Wrestling e una proiezioni di immagini della durata di 15 minuti tratte dall’ultimo lavoro di Argenti “Wrestler”
Interventi degli ospiti invitati.
In una realtà sportiva in cui l’importanza di ogni disciplina si misura a seconda dell’attenzione mediatica che si riceve e, ancor più spesso, dai ricavi economici che genera, il volume di Olivio Argenti vuol dare visibilità ad un mondo ai più ancora poco conosciuto. La lotta, sport antico e nobile, nato ben prima dei giochi olimpici dell’antica Grecia, sembra aver perso il suo fascino nel corso degli anni. Eppure resta ancora speciale, eccezionale nella totalità del significato del termine. È un corpo contro un altro corpo, che non ha avuto bisogno di essere “inventato” nè spiegato: è innato nella natura umana, ed è per questo che le sue origini si perdono nel tempo. Alla lotta si sono sempre associati concetti come la nobiltà, l’austerità, l’imponenza. Nell’antica Grecia era ritenuta addirittura la massima esaltazione dello sport, poichè richiedeva una maturazione corporea e mentale dell’atleta, conciliando alle doti fisiche l’ingegnosità e la destrezza nello stabilire in pochi attimi in quale modo vincere il proprio avversario. Nel tempo tale sport ha perduto alcuni suoi caratteri, arrivando ad avere una connotazione di forza intesa come violenza, crudeltà, sopraffazione fisica di un uomo su un altro uomo. E senza alcun dubbio la lotta è anche questo. È potenza e prestanza, è energia e virilità. Ma ciò che sfugge all’occhio distratto è che la lotta significa anche costanza negli allenamenti, caparbietà, immenso sacrificio, tensione e concentrazione, controllo.
Non la lotta spettacolare e talvolta artificiosa del “wrestling” americano, ma quella dura e meno conosciuta al pubblico delle palestre europee, africane e asiatiche visitate nel corso degli anni da Olivio Argenti. Non l’esibizione del combattimento ma la figura scultorea del lottatore è il cuore di questo libro. Eppure, nei corpi e nei volti di tutti i lottatori fotografati, non compare neanche lontanamente una traccia di insoddisfazione. Tutto il contrario. Ciò che l’obiettivo è riuscito a catturare è proprio la fierezza, il vigore, la consapevolezza del lottatore che c’è qualcosa che vale molto di più di un momento di notorietà. Emerge la figura di un lottatore trasceso dal momento del combattimento, di un atleta che nel bianco e nero delle foto, nei giochi di luci ed ombre, si arresta per lasciarsi contemplare. L’immagine cruda, istintiva, violenta della lotta, lascia spazio all’orgoglio, alla carica sensuale dei corpi, alla loro bellezza statuaria. E allora trovano spiegazione e massima gloria tutti i sacrifici, tutti i no, tutte le fatiche che il lottatore è consapevolmente obbligato e disposto a sopportare per raggiungere la sublimazione.
Il lavoro raccoglie foto di lottatori di diversi paesi, provenienti dunque da culture diverse, con stili di vita e disponibilità differenti, quasi a sottolineare come la nobiltà ed il fascino di questa categoria di sportivi rappresenti un anello di congiunzione tra patrimoni culturali tanto dissimili.
E allora anche la “scenografia” assume un ruolo fondamentale per ricostruire la vita di questi combattenti, colti dalla macchina nel loro ambiente naturale: le palestre. Muri graffiati, pavimenti segnati, attrezzi, pesi, tappeti, sono il perfetto complemento dei corpi scolpiti e di una bellezza ineguagliabile, dei volti fieri, degli sguardi decisi e audaci dei lottatori.
Non stupisce, peraltro, scoprire che proprio il termine “palestra” deriva dalla parola greca “pale”, con la quale gli antichi greci definivano uno degli stili della lotta e, per estensione, gli edifici dove venivano praticate delle discipline sportive.
Giuseppe Solito
Olivio ArgentiNato a Brescia nel 1955, vive otto anni in Gran Bretagna e si stabilisce in Ecuador ed in Venezuela per sei anni. Dal 1990 vive a Roma dove si occupa di problemi di sviluppo agricolo e viaggia in più di 50 paesi.
Inizia a fotografare nel 1995 per illustrare pubblicazioni tecniche. Nel 2002 il suo interesse per la fotografia prende nuove direzioni. I suoi principali lavori includono: “Traits d'union”, un progetto di fotografia di strada in Tunisia (2002-2006); un reportage in Azerbaijan sui rifugiati dalla zona di conflitto del Nagorno-Karabakh (2006); “Atrapados. Violenza in famiglia e comportamento delinquenziale dei giovani di Lima” che include immagini fotografiche e testimonianze scritte da ragazzi e ragazze conosciuti in bande, istituti di riabilitazione per drogati e carceri (2006-2007).
Varie immagini dei suoi progetti “ Traits d’ union” , Atrapados e sui rifugiati in Azerbaijan hanno ricevuto l'Excellence Award nel concorso internazionale 2008 della rivista “B&W Magazine”. Ha esposto in China, Italia, Svizzera e Tunisia.
Progetto "Lottatori e lotta" (2006 – 2008)
In luglio 2008 ha pubblicato il libro “Wrestling”, edito dalla Lussoso Group di Milano e stampato da EBS Verona. Il libro non è una raccolta di immagini tecniche, ma parla di uomini che hanno scelto di dedicare tutte le loro energie a uno sport secondario, che non promette né soldi né copertine, ma che rappresenta la loro grande passione. I lottatori ritratti arrivano da vari Paesi, dall’Algeria al Brasile, da Cuba alla Spagna, dalla Giordania al Kenya, in un collage di espressioni di grande impatto emotivo. Le opere (80) sono state in mostra in China, in Agosto 2008, durante i Giochi Olimpici dove é stato presentato il libro.
Il progetto, che é stato co-sponsorizzato dalla Federazione internazionale delle Lotte Associate (FILA), é stato considerato il primo contributo fotografico serio a questo sport. Un secondo libro "Wrestlers", attualmente in preparazione, dovrebbe uscire a febbraio 2009. Una selezione ampia di immagini è disponibile sul sito web di Argenti.
Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.
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