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Qualche precisazione sul concorso 46, la politica e le discriminazioni

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Concorsi
Le discussioni e i dibatti sui concorsi della PhotoCompetition.
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  webmaster  [21 Gennaio 2011 - 18:32] letto 1284 volte
Quando abbiamo pensato al tema del concorso numero 46 di PhotoCompetition, non avremmo mai previsto di ritrovarci a pubblicarlo in concomitanza con una situazione del paese così degenerata.
Nelle nostre intenzioni, il concorso "Discriminazioni", nasce per trattare in maniera intelligente, equilibrata e delicata un argomento difficile, come quello della discriminazione verso le donne, gli omosessuali, le persone di colore.

Non avremmo mai immaginato di ritrovarci in questi giorni a leggere nelle prime pagine dei giornali di feste con prostitute, persino minorenni, che allietano ricchi signori nei palazzi del potere. Questo rende sicuramente molto complicato il nostro compito.

Primo perché non abbiamo nessuna intenzione di porlo sul piano politico, che non ci è mai interessato trattare o sul quale schierarci.
Secondo perché è difficile muoversi con un clima così sguaiato, volgare e irrispettoso, nel quale anche gli stessi rappresentanti delle istituzioni tentano di difendere l'indifendibile, scenari in cui le donne diventano "oggetti" da arredamento o di piacere da disporre come si desidera.
E dove sembra che si sia persa la ragione, il buon senso o anche la benché minima possibilità di mettere in dubbio alcune certezze o presunte tali.

E' difficile ritrovarci con un concorso che tratta questo argomento in un momento come questo.
E' difficile far ragionare le persone per affrontare le cose con serenità evitando di iniettare odio o intolleranza.
Ma si può fare.
Come tutti, ci auguriamo che questa situazione si concluda il prima possibile con una vera vittoria della giustizia.

Cercate dunque di comprendere lo spirito di questo concorso e dare il vostro meglio, ricordandovi che siamo tutti dalla stessa parte, dalla parte di chi si impegna per migliorare le cose, per impedire che un essere umano discrimini un altro essere umano, per indurlo a usare il cervello, a ragionare e dunque a comprendere.

Perché l'odio e le discriminazioni sgorgano vivaci dall'incomprensione.

Buone foto e buon concorso!

il webmaster
  phRAM  [24 Gennaio 2011 - 00:16] letto 1264 volte
Schierarsi per combattere le discriminazioni (anche attraverso le immagini) potrebbe essere veramente utile, se non altro per divulgare la conoscenza di questo atteggiamento della società che mi sembra stia diventando sempre più pericoloso.
Detto questo avrei bisogno di fare/ricevere alcune precisazioni su questa prossima galleria.
Viene richiesto di inviare "... fotografie che rappresentino forme di discriminazione..", ma, nelle linee guida da voi proposte (2 foto) vedo più "possibili discriminati" che "discriminazioni".
Per me la fotografia dei due gay (che poi potrebbero non essere tali, ma il discorso sarebbe troppo lungo) non rappresenta discriminazione, e nemmeno quella dei due babies (anzi quest'ultima potrebbe benissimo raffigurare un momento di integrazione e/o l'affermarsi di una società multietnica).
Un esempio assurdo: partendo dal presupposto che la "donna" è sempre stata (e spesso ancora è) discriminata nel mondo del lavoro, allora basterebbe l'immagine di una qualsiasi donna sul posto di lavoro per rappresentare il discriminato? Penso proprio di no!
Forse sono solo sottigliezze, ma mi piacerebbe avere le idee più chiare.
Grazie a tutti.
Riccardo
  webmaster  [26 Gennaio 2011 - 17:35] letto 1234 volte
Hai ragione, è una sottigliezza ma è giusto chiarire.

Come immagini di esempio abbiamo scelto due "modelli" piuttosto banali ma anche di impatto e di facile lettura. Sicuramente il tuo discorso è perfetto se applicato in maniera rigorosa, ovvero una fotografia di due gay non rappresenta di per sé una discriminazione, semmai fotografa unacategoria sociale vittima di discriminazioni.

Allo stesso modo la foto di una donna può portare allo stesso ragionamento, anche se il collegamento è decisamente più difficoltoso.
Quello che dico è che quando vedi la foto di una donna non pensi subito alla discriminazione sessuale, ti occorre qualche elemento o spunto in più per coglierla.
Quando vedi una coppia gay, dato che solitamente sono poco propensi a mostrarsi in atteggiamenti di tenerezza in pubblico, allora nasce più evidente la difficoltà che scaturisce da una discriminazione.
Si può fare lo stesso discorso per i due bambini, bianco e nero.

E' questa la chiave di lettura di quelle immagini, ma ovviamente ognuno deve sentirsi libero di trovare la propria chiave interpretativa e di analisi.

L'importante è cercare di far emergere il messaggio. E' chiaro dunque che la semplice foto di una donna rischierà di subire una esclusione da parte della giuria.

Ricordatevi di qual'è lo scopo della galleria, il resto verrà da sé.
  phRAM  [27 Gennaio 2011 - 00:22] letto 1223 volte
OK! Grazie per i chiarimenti.
Direi allora che sarebbe una bella fortuna essere presenti nel momento in cui accade un atto discriminatorio per poterlo immortalare con la nostra sempre presente camera. Coincidenza molto rara, (da un lato meglio così!).
Si potrebbe però creare una scena usando qualche buon attore, perchè no!
In mancanza di questo direi che è sufficente, come mi pare tu faccia intendere, fotografare una categoria sociale che potrebbe essere (o che spesso è) vittima di discriminazioni.
O, come è scritto sul regolamento del concorso, sarà sufficente che le foto inviate inducano a riflettere su quel tipo di discriminazioni da voi elencate.
Più si riuscirà a contestualizzare l'immagine però, più il mesaggio sarà chiaro. Difficilotto!
Buon concorso!
Riccardo
  Griccio  [27 Gennaio 2011 - 09:14] letto 1220 volte
Tu scrivi: "Non avremmo mai immaginato di ritrovarci in questi giorni a leggere nelle prime pagine dei giornali di feste con prostitute, persino minorenni, che allietano ricchi signori nei palazzi del potere. Questo rende sicuramente molto complicato il nostro compito".

Condivido, ma sinceramente non vedo nessun nesso fra la galleria fotografica "discriminazioni" con le vicende politiche del momento, a meno che non si dia un giudizio e allora si entra per forza in una disquisizione "politica" e in un giudizio di parte. 
Da una parte complimenti per la galleria bellissima, che spero sarà partecipata veramente da tutti, vista la difficoltà "reportagistica" della galleria; dall'altra un conto è la discriminazione della donna come oggetto di sfruttamento sessuale, un conto è il giudizio politico su berlusconi & co., che, metti sia il più grande puttaniere di tutti i tempi, ma non credo che lo spirito della pc, possa in qualche modo fondersi col giudizio politico o di parte, ma sia davvero al 100% depoliticizzato, senza neanche simpatie più o meno dichiarate.

Io penso di interpretare il tuo commento in questo modo: il tema della discriminazione è davvero molto attuale, nel momento che nella scena politica l'unico contenuto mediatico sono accuse di "discriminazione sessuale - sfruttamento della prostituzione" nei confronti del premier e la sua cricca; alla luce di questo dobbiamo riflettere e capire che il tema è quanto mai presente nella nostra società e non solo in contesti molto lontani da noi.
Detto questo, spero che non ci si spinga oltre, perchè qualunque cosa si dica in più si rischia di dare giudizi e commenti di parte politica, nei quali, come membro della PC, non mi potrei in nessun modo riconoscere, da qualunque parte essi provengano.
Spero di aver espresso il mio pensiero in modo comprensibile.



  webmaster  [27 Gennaio 2011 - 09:55] letto 1212 volte
Avete colto entrambi il punto. Bene.

Per phRam aggiungo che la fotografia che ferma l'istante preciso dell'atto discriminatorio quando si compie, è decisamente ardua da realizzare ma non è nemmeno questa la pretesa della galleria :-)
Oltre a poter "simulare" questa scena, si può anche raccontare metaforicamente, oppure individuare elementi (o meglio persone!) che inducano a riflettere sul tema. Insomma, con un po' di fantasia ci si può arrivare in molti modi.
Altrimenti ti offro un altro spunto, potete pensarla come una specie di cartellone di una campagna di sensibilizzazione. Mi ricordo che la regione Toscana, una delle più all'avanguardia in Italia dal punto di vista della sensibilizzazione sul tema della discriminazione sessuale, aveva prodotto un contestatissimo manifesto per combattere l'omofobia.

Ve lo metto qui sotto sperando che, da persone intelligenti quali siamo, siate in grado di afferrare il messaggio e lo spirito.

Per Griccio, la premessa con riferimento giornalistico era doverosa, per evitare appunto che si cada nella politica e per evitare fraintendimenti.
Eppure non possiamo nemmeno liberarcene del tutto, dai fatti di attualità. Perché dallo scenario politico non si può negare che escano le peggiori discriminazioni, verso le donne, verso gli omosessuali e di nuovo verso i meridionali o i nuovi arrivati, gli immigrati.

Purtroppo sono ormai all'ordine del giorno, com'è all'ordine del giorno il progressivo imbarbarimento e l'egoismo. E questo è un giudizio che siamo obbligati tutti a dare, non ce ne possiamo sottrarre, perché proprio da chi dovrebbe essere guida e modello non può venire un messaggio di questo tipo.
Il concorso vorrei che non fosse improntato sul giudizio politico, però non si può nemmeno nascondersi dietro un dito, senza far riferimento a nessuno, il più grande nemico da combattere per il rispetto della donna è proprio chi va a prostitute, o chi addirittura se ne vanta o chi poi, pensando di imbastire un'onorevole difesa personale, ci infila pure qualche bella frase contro gli omosessuali.

Niente politica, ma non c'è tutto questo relativismo nel decidere ciò che è giusto o sbagliato.






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