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20 Novembre 2004 - 10 Febbraio 2005
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Bellezza e Tristezza


5° - Bellezza e Tristezza

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commento del fotografo
Yasunari Kawabata - Bellezza e tristezza (Utsukushisa to kanashimi to, 1963)

"Dal groviglio di ombre e di ossessioni che scandiscono ogni storia d'amore, Kawabata tratteggia i personaggi di questo suo romanzo e li introduce in uno strano paesaggio sentimentale: Otoko e la sua bellissima e giovane allieva: un ragazzo ingenuo e appassionato; la moglie di Oki che ha sepolto nelle cure della casa tutto il suo carico di rancori e gelosie. In questa atmosfera grigia, crepuscolare, e quasi rassegnata, irrompe a un certo punto un'ondata di passione torbida e impetuosa. Ognuno dei personaggi appare dominato da un'idea ossessiva e su tutti incombe un presagio di tempesta... Il romanzo intreccia temi diversi: l'arte, la contemplazione della natura, il mondo dei giovani, l'omossesualità. Ma qui come in tutti i libri di Kawabata il senso nascosto è lo spietato incalzare del tempo."
autoreinformazioni sulla fotografia
Sandro Rafanelli

 alias SAndro 
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edizione: 8. Musica & Parole
galleria: Parole
macchina: Canon EOS 300D
obiettivo: Sigma AF 70-300mm f/4-5.6 Macro
sorgente: digitale
tempo di posa: 1/80 sec
diaframma: f/8
focale: 480 mm
ISO: 100
flash: no
bilanciamento del bianco: automatico
data: 8 Ottobre 2004 - 16:20
data di upload: 5 Dicembre 2004 - 12:22

tags: arte digitale, macro, natura morta
note tecniche: per chi vuole approfondire la vita e le opere di Kawabata, tra l'altro premio Nobel per la letteratura nel 1968, consiglio di visitare questo link: http://www.giorgioboccia.it/laurea/kawabata.html
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Gianna Nannini live Firenze
di Alessandro Garda


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commenti
    SAndro  [11 Febbraio 2005 - 10:17]
l'autore rispondeSul fatto dell'ombra poco sfocata rispetto al fondale, che dire... non è un fotoritocco nè un fotomontaggio (la foglia era poprio lì, se magari qualcuno aveva dei dubbi) ma è un effetto dovuto alla focale dell'obiettivo (qui in modalità macro), evidentemente l'ampiezza di messa a fuoco coinvolgeva anche l'ombra della foglia e non il resto.
    Nick  [10 Febbraio 2005 - 15:30]
Mi piace.
Avendo letto libri di altri autori giapponesi trovo che la tua copertina si addica molto a quel tipo di racconti che trasudano delicatezza e passione.
Anche la grafica della scritta mi sembra adatta, visibile ma non troppo invadente.
Bravo.
    Jack  [9 Febbraio 2005 - 23:11]
Una bella copertina in stile japan-culture. Lieve, leggera, silenziosa e rilassante. Molto shung e molto feng (si dirà così??), raffinata e moderna.
Bel lavoro.
    Luke  [9 Febbraio 2005 - 23:02]
Si intravede un lungo lavoro di preparazione dietro a questa immagine molto giapponese. Alcune note che ti vengono fatte non le capisco molto, sopratutto quella sulla mancanza di coinvolgimento emotivo. La foglia rossa che si stacca nitida su tutto il "mondo" grigio quasi bianco è un grido di passione!
La tristezza della scena oltre che dal colore rosso autunno (oltre che rosso passione) è anche evidenziata dalla posizione della foglia, rivolta verso il basso, in procinto di cadere...
Un appunto tecnico sulla realizzazione dell'ombra della foglia sulla zucca: la zucca è piuttosto sfocata mentre l'ombra è piuttosto netta nei contorni ... un po' più di blur?
    SAndro  [9 Febbraio 2005 - 11:14]
l'autore rispondeLa scrittura ricamata da Kawabata è un sussurro di per sè, quindi il bianco e i toni delicatissimi si accordano bene a rappresentare la sua poetica dolce ma che provoca allo stesso tempo dei terremoti silenziosi, è da qui che emerge il rosso della foglia, il colore della passione e della vita per antonomasia. La complessità del racconto è difficile da rappresentare e non potevo certo sintetizzarla schematicamente in un'istantanea di una qualche scena del libro, ho così scelto di descrivere le sensazioni e le emozioni. Sul coinvolgimento emotivo è una questione del tutto personale, legata al gusto e a quello cui una persona reagisce sensibilmente. Mentre sul distacco sono in disaccordo, perché il filtro all'emozione che ho sovrapposto è solo un sussurro e non un grido, è su questo che ho lavorato.
Il soggetto è esso stesso un riferimento alla poetica del maestro nipponico, che trova nella natura segni e significati, spesso nelle cose semplici. Il riferimento autunnale, che sinceramente lo ritenevo talmente sottile che non pensavo venisse colto, invece complimenti a chi l'ha notato (!), è un simbolo del tempo che scorre e del passaggio delle stagioni, tema comune nelle opere di Kawabata.
Ritornando alla foto in sè, la bellezza è nella delicatezza e nell'ingenuità, mentre la tristezza è in quella singola foglia che emerge rossa e solitaria su uno sfondo freddo, tanto a ricordare che una scossa percorrerà l'animo dei personaggi e sconvolgera la loro esistenza.
Sull'impaginazione: la striscia bianca allungata mi serve per inquadrare meglio l'attenzione sulla foglia creando una sorta di riquadro per spezzare la verticalità imposta dal formato.
    Lapo  [8 Febbraio 2005 - 15:30]
La grafica la trovo corretta e raffinata, come la scelta dei colori, quello che non mi piace è la foglia infilata nella zucca.
    Tommy  [7 Febbraio 2005 - 23:41]
Sono molto combattuto nel giudicare questa foto e credo che solo la lettura del libro potrebbe sciogliere i miei dubbi. Sinceramente non ho capito l'associazione che hai fatto (difficile visto che non ho letto il libro) e spero che tu voglia presto spiegarmela in un tuo commento. E', come dice Simone, una rappresentazione del tempo che passa (io aggiungerei che l'autunno è la stagione in cui le foglie cadono, in cui le cose -o gli amori?- finiscono, è il termine temuto da chi si sente oppresso dal trascorrere delle stagioni della propria vita -come scritto nella quarta di copertina, che hai riportato-)? Oppure è il rosso del fuoco della passione, che incendia il grigiore dei giorni? Oppure è l'accostamento anomalo di due elementi apparentemente inconciliabili (come due omosessuali) che si giustifica per la sua innaturale bellezza? Oppure è una foglia che cade dall'albero come una lacrima vivace (nei colori), ma al tempo stesso immagine della tristezza della sua fine?
In ogni caso: la zucca ha un significato particolare? La foto è bella, ma non particolarmente appariscente (forse in relazione al libro, che immagino essere nipponicamente sussurrato), però manca un coinvolgimento emotivo (visto che di sentimenti si parla) perché il "filtro interpretativo" che hai applicato alla composizione allontana l'osservatore e suggerisce distacco. Magari è proprio questo che cercavi (sempre in relazione al libro) ed in tal caso correggi il 7 in 9!
PS:A me, al contrario di Simone, la grafica della copertina non piace: la fascia chiara è inspiegabilmente lunga e, a mio parere, superflua, vista la ricchezza dello sfondo.
    sisco!  [27 Gennaio 2005 - 01:49]
La foto è semplice ma efficace: in essa si può leggere una rappresentazione del libro, con la foglia rossa che turba il biancore del resto dell'immagine, regalando al tempo stesso la vita e segnalando il trascorrere dei secondi, dei minuti, degli anni (foglia rossa=autunno=stagione=tempo).
Simultaneamente tutto è immobile, congelato.

Anche la grafica della scritta è efficace: semplice, lineare, moderna!
Bravissimo, una delle migliori copertine!
    SAndro  [5 Dicembre 2004 - 12:25]
l'autore rispondeHo deciso di anticipare l'inserimento di questa immagine per dare un modello su come devono essere realizzati e impaginati i lavori in questa galleria.



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