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1 Ottobre 2011 - 16 Novembre 2011
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Mare Nostrum


16° - Mare Nostrum

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commento del fotografo
Al timone dell'Alpa 12,70 "Bonita" in navigazione invernale verso Genova con un maestralino leggero, in un mare tutto italiano. 
autoreinformazioni sulla fotografia
Antonio Ulzega

 alias melisendo 
guarda tutte le mie foto!
edizione: 51. 150 anni
galleria: Verde Bianco e Rosso
macchina: Nikon FTN Photomic
obiettivo: 50 mm
sorgente: pellicola
ISO: 25
flash: no
luogo dello scatto: Mar Tirreno
data: Gennaio 1974
data di upload: 6 Ottobre 2011 - 10:56

tags: alpa 12, bonita, mar tirreno, ulzega
statistichegrafico dei voti
edizionetotale
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8
7 1
6 2
5 5
4 1
3
2
1
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posizione16° su 22 2692°
punteggio 4.913 4.913
numero voti99
commenti13
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commenti
    Haldos  [10 Novembre 2011 - 09:17]
il soggetto un po troppo centrale con qualche elemto che diturba dietro la testa del
    Griccio  [8 Novembre 2011 - 11:31]
La foto rientra nel tema e convince più per quanto scrive melisendo che in sè stessa! ,Mi fa venire in mente un sacco di cose che meritano il mio rispetto ed ammirazione; un po' come se in foto ci fosse un pallone sgualcito e poi mi si dice che era il pallone dei mondiali dell'82, che so...quindi il mio voto è condizionato da ciò che scrive l'autore, in sè stessa ho anch'io tante foto di barche con la bandierina che non direbbero niente...
    murcog  [8 Novembre 2011 - 10:35]
commentorileggendo quello che ho scritto, sostiuendo il temine oggettiva con il più circonstanziato obbiettiva già citato da melisendo.ciao
    murcog  [8 Novembre 2011 - 10:30]
commentomi inserisco  interessato al dibattito in corso, facendo riferimento anche alla triade magica Feininger, Bresson, Weston, e cercando di capire meglio cosa si intende per visione oggettiva e soggettiva nella fotografia sopratutto contemporanea....penso che anche una visione soggettiva possa diventare oggettiva, non sta qua la magia ad esempio della grande fotografia o dei, ad esempio,fotografi citati?Cercando di essere più chiaro....alla fine è la capacità di chi guarda attraverso l'obiettivo dello strumento di rendere visibili elementi altrimenti non visibili agli occhi dei "comuni mortali".Grazie comunque in una situazione di "addormentamento" di sollevare dei temi così stimolanti. 
    melisendo  [7 Novembre 2011 - 07:01]
l'autore risponde

Lele, prima tu e poi Rosaavete fatto un’analisi attenta e convincente dei motivi per cui questa immaginenon ha suscitato l’interesse che era nelle mie aspettative.

D’altra parte ogni fotografoha un suo modo, spesso molto personale, di vedere le cose, modo che proprioperché presuppone a monte un bagaglio di conoscenze ed esperienze particolari,perde quel carattere di “universalità” che la renderebbe facilmente leggibile atutti.

Ricordo un bellissimo libro diAndreas Feininger, “Il mondo come io lo vedo”, che già nel 1964 (anno di pubblicazione del libro) miha  portato a scegliere tra dueatteggiamenti in qualche modo contrastanti: la visione obbiettiva e la visionesoggettiva del soggetto.

Dalla mia produzione credo chesi evinca chiaramente quale sia il mio atteggiamento nella fotografia,riportando il pensiero di Feininger: “…è l’atteggiamento dello scienziato odel documentarista, ed è il mio metodo di lavoro preferito. Due fotografi ditalento lo hanno adottato portandolo ad altissimi livelli: Cartier-Bresson eEdward Weston.” (pag. 10)

Detto questo, concordo con te,ed anche con Rosa, che la lettura di questa immagine , in questo contestoconcorsuale, non risponde alle esigenze di immediatezza e di comprensione chein altri contesti sarebbe altrimenti apprezzata.  

 

    Rosa  [2 Novembre 2011 - 12:46]
commentoEffettivamente la mia conoscenza delle barche si limita al principio fisico del galleggiamento....per questo forse non sono in grado di leggere gli elementi che tu, da esperto velista, hai ritenuto importanti. 
E' sempre un piacere confrontarsi con te.

    melisendo  [31 Ottobre 2011 - 11:13]
l'autore rispondeGrazie Rosa, ho recepito le tue indicazioni, tagliato il superfluo, bilanciato i colori e ti do ragione: la foto è di più facile lettura ed il messaggio è più immediato.

D'altra parte, come è intuibile, sono un vecchio velista e per noi l'Alpa 12,70 è una barca mitica che ha segnato nei primi anni '70 il salto di qualità e di presenza nei mari della vela italiana. Per questo ho ritenuto importante mostrare i dettagli della barca, coperta, manovre, rifiniture, che in quel momento rappresentavano il top a livello mondiale.
Come pure anche l'ampia distesa di mare intorno alla barca è per me un elemento importante.
Allo stesso tempo mi rendo conto non tutti possono avere le conoscenze, o la sensibilità, necessarie per entrare nello spirito di questa immagine. 
    Rosa  [30 Ottobre 2011 - 12:04]
commentoOhhhhhhhhh! Finalmente un dibattito fotografico....mancavano da un po!
Mi ci butto a capofitto!
Sostanzialmente sono d'accordo con il Lele: alcune immagini comunicano immediatamente(generalmente le immagini di reportage non hanno bisogno di titoli), altre si completano con un titolo o un commento, alcune invece, nonostante luoghi, situazioni o sentimenti, non riescono assolvere alla funzione.
Giusto per fare un esempio, l'immagine Cp-306, da te stesso postata per questo concorso, ritrae il legno di una barca. Osservando la fotografia, inizialmente ho cercato di capire di cosa si trattasse, leggendo poi il tuo commento, ho trovato la chiave di lettura per interpretarla..... ho scoperto così la storia che vi era dietro e ne ho letto i segni nella vernice rovinata, nel disegno dell'ancora e nell'uso dei colori della nostra bandiera.
"Mare Nostrum" invece a differenza di Cp-306 non funziona come dovrebbe. Secondo me è il taglio dell'immagine.
La storia c'è ma non è supportata adeguatamente dalla fotografia che rimane di difficile lettura forse a causa dei molti elementi presenti in campo. Io avrei tagliato l'immagine a dx (subito dopo il salvagente giallo) e in basso (dopo quella specie di basso paletto a dx a e a sx della barca che credo serva per convogliare le corde delle vele) avvicinando così il soggetto e liberando lo sguardo dai troppi elementi distraenti.
Infine avrei operato una qualche sorta di bilanciamento dei colori per eliminare la dominante blu.
Ovviamente Antonio si tratta del mio personalissimo e modestissimo parere....spero non ti sia dispiaciuto questo mio intervento. 

    Il Lele  [28 Ottobre 2011 - 14:59]
commentotanzania!!!! che meraviglia, uno dei posti che in assoluto ho preferito di quelli che ho visitato.

Non credo che tu faccia male o abbia fatto male a 'raccontare' la tua fotografia, nè che questo ti stia penalizzando in qualche modo. Io la vedo così: ci sono delle immagini che non hanno bisogno di essere spiegate e raccontate e che inserite all'interno di un contesto specifico assolvono da sole alla funzione di comunicare e trasmettere concetti, contenuti e sensazioni relativamente al tema richiesto. Ci sono immagini poi,  che si completano se unite ad un titolo, una didascalia, un testo, non che le spieghi o le giustifichi, ma che semplicemente le accompagni. Sto parlando in entrambi i casi senza entrare nel merito di una questione estetica e formale.

Per quel che mi riguarda questa fotografia non funziona perchè da sola non riesce (almeno per me) a comunicare in maniera forte i concetti, i contenuti e le emozioni relativi al tema richiesto (aldilà della presenza dei colori richiesti) e non funziona perchè non è corrispondente (sempre per me) a quello che mi aspetterei di vedere dopo avere letto i tuoi commenti a 'sostegno'.

Le altre foto che tu citi senza titoli, dida o testi vanno avanti perchè probabilmente chi più, chi meno riescono (sempre per me) a comunicare chiaramente anche senza l'intervento dell'autore.

Come sempre è un piacere 'discutere' con te.
Buon viaggio!!!!
    melisendo  [27 Ottobre 2011 - 19:04]
l'autore risponde
Ciao Lele, ti sto rispondendo dall'aeroporto di Addis Ababa, di passaggio dalla Tanzania, dove per un bel po di tempo sono stato fuori internet, e posso solo ora vedere cosa succede nel nostro sito.

A parte questo, concordo finalmente con te sul fatto che io do alla lettura delle mie foto dei suggerimenti che derivano dal mio vissuto, e che altri (vedi te) possono non cogliere o non condividere.
Allo stesso tempo vedo che foto senza didascalie o commenti personali dell'autore vanno avanti tranquille senza che suscitino particolari emozioni. 
Nel concorso si voleva semplicemente una foto con i tre colori della bandiera, nella mia foto ci sono, ed io avrei fatto meglio a starmene zitto.
Chissà che non abbia imparato la lezione, e di questo ti ringrazio :)

    Il Lele  [25 Ottobre 2011 - 12:02]
Ci siamo altre volte confrontati su questo argomento ;) Credo che una fotografia sia valida nel momento in cui riesce a raccontare ad altri le storie, i ricordi e le emozioni che sono state provate dal fotografo al momento dello scatto (nel caso specifico anche legate ad un tema preciso). Penso che alla tua fotografia manchi proprio questo e il tuo racconto rafforza ancora di più la mia sensazione, perchè la fotografia non riesce a farmi ad andare oltre, a rendermi partecipe dei ricordi che racconti. In alcuni casi può essere un limite dell'osservatore, in questo, credo che il limite risieda nell'immagine.
    franci  [17 Ottobre 2011 - 22:33]
Una bella immagine
    melisendo  [17 Ottobre 2011 - 14:42]
l'autore risponde
Vedo in questo momento le due foto "Mare nostrum" e " ...facimm' v..." una a fianco all'altra. 
Senza voler togliere nulla al valore della foto, le guardo, le riguardo e mi domando: ma perchè un vecchio muro, che potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo, è più di "Italia" del nostro mare e di una barca italiana? e perchè tre mollette piccole piccole su un filo da stendere sono più importanti di una bandiera che sventola a poppa di una barca?
Perchè la prima ha avuto bisogno del giudizio della giuria per restare in concorso e per l'altra tutto normale? E noi saremmo quel popolo di navigatori di cui tanto ci vantiamo? 
    webmaster  [13 Ottobre 2011 - 15:12]
commentoLa giuria ha deciso di mantenere in concorso questa fotografia, valutando sufficiente la presenza della bandiera, seppure dai toni virati.
Consiglio però di non sottovalutare quello che una fotografia mostra, il discorso "generale" (o generico) sulle conseguenze dei contenuti sui quali può indurre a riflettere è molto personale, può confondere ed essere usato strumentalmente.
Mi spiego meglio, il discorso sullo yacht club e l'ampia riflessione sul mar Mediterraneo non si evincono dalla foto (una barca, uno scenario marino), sono elementi che l'autore conosce e "aggiunge" all'immagine, ma dei quali potremmo tranquillamente rimanere all'oscuro leggendo la foto. Questo perché non sono "il soggetto dell'immagine", questa fotografia non racconta dello yacht club o della specifica storia del mare nostrum.
L'uso del mare è infatti generico, potrebbe valere allora qualsiasi scatto nel mar Mediterraneo come riferimento all'unità italiana, ma non è così.
La fotografia deve raccontare, quando raggiunge il suo limite di comunicazione e lascia spazio all'osservatore, ci si può attaccare qualsiasi altra cosa, sempre senza esagerare, ovviamente.
Semplifico ulteriormente, la foto ricordo è tale solo per chi partecipa al ricordo, per un perfetto estraneo non ha quasi mai alcun interesse.
    Luca Nassini  [13 Ottobre 2011 - 13:57]
non mi convince a pieno. Non tanto perchè il tricolore sia poco visibile ma perchè non abbia nella foto un ruolo di particolare importanza. nel senso che la foto avrebbe un suo perchè anche senza secondo me. mi dispiace.
    phRAM  [8 Ottobre 2011 - 00:45]
Una bella inquadratura ed ambientazione, ma non mi dà le sensazioni che tu provi. I colori della bandiera mi coinvolgono scarsamente.
    melisendo  [7 Ottobre 2011 - 17:53]
l'autore risponde
axel, hai ragione, questa è una foto ricordo, e devo dire che come italianosono fiero di avere il ricordo di una bella navigazione nel "Mare nostrum", sono fiero di aver timonato 37 anni fa una bella barca italiana da Cagliari per partecipare a Genova alla settimana delle regate invernali organizzate dallo YCI, Yacht Club Italiano, vanto nel mondo della marineria italiana, fiero di navigare nello stesso mare e sulla stessa rotta che nella metà dell'800 ha visto tante barche portare i patrioti, i garibaldini, i poeti, i sognatori verso luoghi oggi simboli dell'Unità di'Italia.

E' vero, è una foto ricordo, ma forse è qualcosa di più del ricordo di una veleggiatina domenicale.

Ti ringrazio per aver detto che "E' sicuramente un'immagine ben realizzata", ed in un concorso fotografico non è poco! 

Mentre sto per postare queste mie considerazioni mi precede il WM cui giro questa nota
    webmaster  [7 Ottobre 2011 - 17:38]
commentoE' vero che in questa foto il tricolore è presente, seppur in maniera marginale o secondaria. Concordiamo tuttavia con l'autore quando afferma non essere rilevante la "quantità" misurata in pixels del tricolore (d'altronde veramente ridotta e con un verde che è diventato blu), bensì il senso/significato veicolato complessivamente dall'immagine.
A questo punto, prima di prendere una decisione in merito all'eventuale esclusione, la giuria desidera  interpellare l'autore sul come questa foto riesca, secondo lui, ad esprimere i concetti alla base di questa edizione: l'Unità di Italia, l'essere/sentirsi Italiano, ripercorrere la storia e gli eventi che hanno segnato la costruzione della nazione.
    axel  [7 Ottobre 2011 - 16:16]
E' sicuramente un'immagine ben realizzata......ma ci vedo solo una foto ricordo.


    Monyca  [6 Ottobre 2011 - 22:44]
Mi piace, sia dal punto di ripresa che per via dei colori. Oltre al tricolore c'e' anche uno splendido azzurro che e' un altro colore simbolo dell'Italia
    melisendo  [6 Ottobre 2011 - 21:20]
l'autore rispondemassimosalento12, vorrei capire: hai dato un voto negativo perchè la bandiera non si vede tutta intera?

Tieni presente che nel regolamento non è detto come o dove devono essere messi i colori della bandiera italiana (nota bene, si parla dei colori, non della bandiera!) nè quanto spazio gli stessi colori devono occupare nel contesto della immagine, ed in ogni caso (leggiti ancora il regolamento) solo la giuria ha titolo per stabilire l'aderenza al tema di una foto in concorso.
    massimosalento12  [6 Ottobre 2011 - 19:07]
secondo  il mio parere è al limite per via che la bandiera è nascosta dalla figura umana 



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