LUCCAdigitalPHOTOfest 200815 novembre / 9 dicembre - Lucca
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www.luccadigitalphotofest.itMostra in collaborazione con Grazia Neri
Battle Company”, 2° Battaglione aviotrasportato della 503esima fanteria americana, è attualmente impegnata in uno schieramento di 15 mesi nella Valle Korengal, provincia di Kunar, Afghanistan. La Valle, situata in prossimità della frontiera con il Pakistan, è un epicentro della lotta americana contro i militanti dell’ Islam in Afghanistan. Divenne infame nel 2005, quando i membri di un gruppo di operazioni speciali americano vi fu intrappolato e tre dei suoi membri vennero uccisi. Un elicottero mandato con dei rinforzi fu ugualmente abbattuto, provocando la morte dei 16 soldati a bordo.
Le forze americane lottano sia contro i Talebani locali che contro i militanti ispirati da Al-Qaeda all’estero. Le statistiche sono sconcertanti: la valle conta fra il 17-20% di tutti i combattimenti di coalizione in Afghanistan; circa 75% delle munizioni americane sono riposte in questa valle e nei suoi dintorni; il tasso di vittime della Battle Company si eleva a 25%.
Tim Hetherington Battle Company - Vanity Fair / Grazia Neri La prima volta che visitai la Valle Korengal, fu nel settembre del 2007. In quel mese, Battle Company ingaggiò forze nemiche in 111 vicende di combattimento separate. Il mio lavoro si è concentrato sulla piccola base “Restrepo”, nome dato dopo Juan Restrepo, medico del Secondo Plotone ucciso durante il primo periodo dello schieramento della Batte Company nella valle.
Arrampicato sul dorso della montagna, la base Restrepo rappresenta uno dei limiti più in avanti del movimento americano nella valle. E’ stata costruita dopo che i soldati si lanciarono sulla montagna da un elicottero. Cominciarono a scavare le fortezze durante la notte e continuavano di giorno, accogliendo i frequenti attacchi insorgenti presso la loro nuova posizione come fossero dei break dal loro duro lavoro. Nei primi tre giorni dello stabilimento della base, furono attaccati più di 20 volte.
Nell’ottobre del 2007, ritornai presso la valle per seguire i progressi della Battle Company mentre si imbarcava in un’operazione offensiva di combattimento, “Rock Avalanche”. L’operazione ebbe luogo sulla catena montagnosa Talesar, sovrastando la valle. Durante questa operazione, le forze americane bombardarono una casa al cui interno pensavano fossero nascosti degli insorgenti, mentre finirono per uccidere cinque civili e ferirne altri 13. Questo incidente di importanza cruciale, spinse gli abitanti locali del villaggio a cercare vendetta e ad insorgere in vari attacchi che provocarono la morte di 3 soldati americani e le ferite di altri otto.
Continuo a seguire il progresso della Battle Company durante l’estate. Mentre guardate queste immagini, i soldati sono sempre lì e stanno cercando di spingere sempre più in avanti i limiti della valle; una valle di sole 6 miglia.
Tim HETHERINGTONTim Hetherington, fotografo a cui è stata riconosciuta la Foto dell’anno dalla World Press, è nato a Liverpool, Regno Unito, nel 1970. Vive fra Londra e New York ed apporta il suo contributo come fotografo al Magazine “Vanity Fair”.
Il suo interesse sta nel creare diverse forme di comunicazione fotografica a partire da progetti a lungo termine; le sue sperimentazioni hanno spaziato dalle proiezioni digitali presso l’ ”Institute of Contemporary Art” di Londra, alle mostre di fly-posters a Lagos, fino ai downloads sul palmare/handheld Progetti recenti includono “Healing Sport”, “Blind Link Project” e “Liberia”. Attualmente, sta lavorando ad un progetto su un gruppo di soldati americani in Afghanistan.
Ha ricevuto una borsa di studio dal “National Endowment for Science, Technology and the Arts” (2000-2004), un premio dalla “Hasselblad Foundation” (2002) e tre premi fotografici dalla World Press. Il suo libro sulla Liberia, “Long Story Bit By Bit”, sarà pubblicato da Umbrage nel 2009. In qualità di film maker, ha lavorato come cameraman e direttore/produttore. Fra i lavori recenti troviamo titoli di coda su “Liberia: an Uncivil War” (2004, vincitore del premio della giuria speciale e del premio IDA “Courage Under Fire”) e “The Devil Rides on Horseback” (2007).
www.timhetherington.com
Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.
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