Dato un quadrato, si traccino due assi perpendicolari fra loro, passanti per il punto medio dei lati, in modo da ottenere quattro quadrati uguali inscritti. Si ponga all’interno di uno qualsiasi di questi un disegno geometrico costituito da linee parallele verticali o orizzontali, con valori chiaroscurali policromi perturbati in modo variabile da un’interferenza ortogonale.
Si ottengono, per specularità consecutiva rotazionale, senza imposizione del verso rotativo, le immagini conseguenti.
Indipendentemente quindi dalla modalità prescelta, al termine della generazione dei quattro quadranti, si ottiene la composizione finale. Spesso al centro dell’opera compare una figura dotata di particolare attrazione estetica dovuta alla convergenza delle linee, dei toni e dei colori, come, in altri casi, essa si rivela lungo una linea centrale orizzontale o verticale.
Questa procedura artistica che impiega la macrofotografia e le riflessioni secondo prestabiliti assi di simmetria, ottiene un effetto grafico di interessante impatto, ma il “quadro” è ben più in profondità della piatta superficie della carta fotografica.
Il “design” di Miriam Vargas non è una ricerca solo di “bellezza” fine a se stessa, ma induce l’osservatore a superare gli aspetti percettivi del complesso dispositivo estetico, per giungere a svelarne i suoi codici costruttivi e poi ancora a riconoscere in ogni “stilema” compositivo un elemento originario appartenente al più grande disegno inscritto in ognuno di noi.
Questo modulo, origine dei multipli, altro non è, in realtà, che l’immagine di un tratto di lungolago notturno, con le case, le insegne, le vie, i pontili illuminati con vari colori ed intensità, che si riflette sull’acqua che fa da specchio tremulo.
Ecco allora, dalla ingegnosa fantasia di Miriam, l’intuizione che un procedimento di riflessioni bilaterali radiali del tipo caleidoscopico avrebbe sortito una “figura” che poteva leggersi in molti modi: come un codice a barre, o una lastra spettroscopica stellare; o ancora come un’artistica “interfaccia” dove ognuno poteva, attraverso il proprio filtro decodificatore, cogliere le radici ancestrali di appartenenza. Ed ecco allora oscillazioni cromatiche come corde vibranti, stringhe, filamenti di DNA, bolle consecutive spiralizzanti che ci riportano a probabili, molteplici universi paralleli; ma anche il richiamo spirituale attraverso una sorta di impronta della Sacra Sindone, o nel combinarsi di sorprendenti tasselli, come nelle vetrate gotiche.
Una cosa è certa: Miriam Vargas vuole amare ed essere amata condividendo le sue passioni per l’arte con ognuno di noi.
Francesco Danesin
Inaugurazione Giovedì 6 Novembre 2008, ore 18.30.
Miriam VargasMiriam Vargas è un'artista brasiliana che ha iniziato la sua carriera casualmente dipingendo e disegnando quando ancora frequentavala scuola superiore. Finito il liceo, è stata un anno in Canada dove ha studiato al Emily Carr College di Arte e Disegno.
Al suo ritorno in Brasile, Miriam Vargas si è laureata nel 1996 in Disegno Grafico all'Università di Brasilia, Brasile. Nello stesso anno, ha iniziato la sua carriera aprendo il suo ufficio di Disegno “Quadratto Design Grafico” e lavorando con i vari aspetti del disegno grafico, come libri, riviste e lo sviluppo dell'immagine delle aziende.
Nel 2000 fu chiamata a lavorare come consulente di design dal Senato Federale Brasiliano dove sviluppò interfacce grafiche per i programmi software e per le applicazioni internet del Senato. Dai tempi della sua laurea all'università di Brasilia, dove ebbe il suo primo contatto con la fotografia, scopre che questa è la sua espressione d'arte preferita. Si interessa moltissimo alla macro fotografia e sceglie i fiori come il suo soggetto principale.
Frequenta corsi indipendenti di fotografia che migliorano le sue conoscenze tecniche e che le danno la possibilità di dimostrare il suo talento. Durante uno di questi corsi un suo insegnante al quale aveva sottoposto il suo lavoro per una verifica fa un interessante commento: “Non ho niente da insegnarle, Miriam ha una vena artistica e un occhio da fotografo”.
Nel 2003, Miriam Vargas inizia una serie di fotografie sui riflessi dell'acqua di notte. “Sono alla ricerca di fonti di luce colorate e di movimenti d'acqua. “Sono molto interessata agli effetti che creano tracce simili alla vernice fresca o ai colpi di pennello” dice Miriam. Questa mostra è stata esposta due volte a Brasilia con grande accoglienza da parte del pubblico.
Alla fine del 2003 si trasferisce ad Oxford, UK, dove continua i suoi studi fotografici. Nel 2004 viene ammessa ad un corso Post-Laurea/Master al conosciutissimo Central Saint Martins College di Arte e Disegno, parte dell'Università delle Arti di Londra. Qui sviluppa ad alti livelli il suo lavoro sui riflessi e produce un catalogo/libro di immagini.
Il suo lavoro viene messo in mostra allo show di fine corso, e tutti i suoi lavori vengono comprati/acquistati da Clerical Medical, una compagnia che investe in nuovi talenti e che promuove giovani artisti.
Dal 2005 ad inizio 2007 Miriam prende una pausa maternità per prendersi cura della sua seconda bambina.
Si trasferisce in Italia nel 2007 e, oltre a lavorare su macro fotografie e fotografie astratte, sviluppa un nuovo interesse: fotografia ritrattistica. “
La natura mi ispira; Catturo tutta la bellezza che vedo e rendo mia l'arte di Dio. I miei strumenti sono: la mia sensibilità, la mia pazienza e la mia macchina fotografica, ma la mia vera ispirazione è data dal desiderio di dividere le mie passioni con il mondo”.
Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.
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