La Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia presenta la mostra “
Quell’instabile oggetto del desiderio - L’immaginario del seno femminile nella fotografia d'autore”, di cui ha curato la Direzione Scientifica e il Coordinamento del Progetto, in stretta collaborazione con Alberto Sichel, che si è occupato dell’organizzazione e della comunicazione.
L’ esposizione e il catalogo, edito dalla Fondazione Alinari, sono curati da Alfonso Pluchinotta, medico oncologo, storico della senologia e cultore dei suoi aspetti psicologici e sociali, in collaborazione con Jan Taal, direttore della School voor Imaginatie di Amsterdam. Il catalogo italiano/inglese ha una presentazione del Prof. Umberto Veronesi e testi di Taal, Pluchinotta e della sociologa americana Marilyn Yalom.
L'iniziativa è promossa e ha il patrocinio del Comune di Padova e di Europa Donna, un movimento di opinione europeo nato per la lotta alle malattie del seno, ma che ha scelto di puntare sulla cultura della salute, sulla fiducia nella scienza, sull’abbattimento dei costi psicologici relativi all’immaginario della malattia. Dopo Padova, il 18 novembre la mostra verrà presentata a Firenze presso il MNAF. Museo Nazionale Alinari della Fotografia e sarà inaugurata in occasione del Congresso Attualità di Senologia, la più importante assemblea scientifica italiana del settore che si tiene ogni due anni.
Le suggestioni della fotografia artistica del seno femminile correlate all’immaginario collettivo in un viaggio culturale alla ricerca delle sue singolarità estetiche e psicologiche. Il fascino più o meno discreto di un attributo anatomico che da oggetto (con una sua peculiare forma e funzione) diviene soggetto (ossia elemento di attrazione, desiderio, immaginazione) nell’ambito dei diversi contesti (società, relazioni individuali, moda, spettacolo...).
“
Certamente non si tratta di fermarsi alle apparenze: semplici rotondità mammarie, dipinte o descritte, nudità garbate, carnagione o volumi, fornite con commenti leggeri sulla bellezza o limitate a qualche proposito disinvolto, testimoniano la povertà del discorso o l’imbarazzo del parlatore”. Questa la riflessione di Dominique Gros in Incanto e Anatomia del Seno (2004) ed anche l’intento di questa mostra, pensata non solo come messaggio alle donne, ma come momento di riflessione su uno dei simboli dell’immaginario relativo alla femminilità.
Una tematica originale e di grande impatto sociale che non mancherà di creare un forte richiamo anche per il nutrito numero di opere esposte. Dalla delicata ironia dello sguardo fotografico di Erwitt e di Cartier-Bresson alla ricerca formale di Brandt, Gibson e Mapplethorpe, ai fotomontaggi di sapore surrealista di Marcel Marien, verranno esibite oltre centocinquanta fotografie di grandi artisti tra cui figurano Alvarez Bravo, Doisneau, Horvat, Riboud, Scianna, Siskind, Uelsmann, Witkin...
La mostra sarà per i visitatori l’occasione di immergersi in una singolare esperienza estetica tutta al femminile, anche per la ricercata presenza di un buon numero di donne fotografo tra cui Arbus, Flor Garduno, Imboden, Szekessy... Una presentazione che diventa veicolo di numerosi messaggi su un organo che non può ne deve essere disgiunto dal corpo cui appartiene, con riflessioni anche sul lato oscuro della femminilità, quello della malattia, pur sempre osservato dal punto di vista positivo della consapevolezza e della prevenzione.
http://www.alinari.it/mostre/mostraseno/index.html
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.