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Ho sognato l’America, ma poi non ho fatto altro che cercare la strada di casa». As i was following you - mentre ti seguivo - è un personal project realizzato da Michela Palermo durante un soggiorno studio a New York. Il suo lavoro spontaneo e intuitivo è uno sguardo ricco di visioni e simbolismi, frutto di personali emozioni e suggestioni. L’autrice spiega: «La fotografia mi piace proprio per la sua capacità d'astrazione, per il suo modo di esplorare uno spazio emozionale, raccontare qualcosa che forse nella realtà non esiste». Dalle sue immagini viene fuori un forte senso di sradicamento in cui ritroviamo una città inquadrata con particolari insoliti e curiosi. Persa nella grande metropoli, Michela Palermo, è andata alla deriva di un mondo legato ai ricordi, alle paure e ai desideri. Inseguendo i fantasmi della nuova realtà che la circonda percepiamo in ogni fotogramma frammenti inconsueti e singolari carichi di evidenti pulsioni. Le foto di As i was following you nascono come appunti di un diario visivo che rappresentano l’America di Michela: piccoli accadimenti, geometrie fortunate e flash-back sono dettagli capaci di trasformare ogni significato. Così viene fuori una New York estranea e straniera che incanta e insospettisce chi la guarda. Il bianco e nero regala una coerenza cromatica che ha dato all’autrice la possibilità di enfatizzare elementi come forme e contrasti, luce e ombre. Con occhi randagi, dalla consapevolezza incerta, registra una serie di sguardi da cui si coglie una realtà parallela. Seguono così scatti magici e razionali, coerenti e surreali, dove è racchiuso un pezzo di sé e del suo vissuto. Michela Palermo è nata a Bagnoli Irpino nel 1980. Dopo la laurea in Scienze Politiche all'Università di Bologna, ha concluso nel 2008 il Full Time General Studies Program all’International Center of Photography di New York (ICP). Nel corso del biennio all’ICP è stata nominata dal Director's fellowship ed è stata scelta come Visiting Student presso L'Ecole Nationale Supérieure de la Photographie di Arles (Francia). Nel maggio 2009, grazie al suo personal project Parfois, è stata selezionata da PhotoEspaña per un workshop con Martin Parr. Le sue immagini sono state esposte in numerose collettive sia in Italia che all'estero. Attualmente vive a Napoli e lavora come fotografa freelance.
Inaugurazione sabato 13 marzo ore 18.
Dal 27 Marzo al 9 Aprile 2010
Onora Il Padre E La Madre. Badanti di Roberta Valerio
Un progetto dell’associazione culturale VICINO/LONTANO di Udine
Un viaggio nel mondo dell’immigrazione femminile che spesso si snoda lungo percorsi dove l’illegalità e i soprusi dominano inaspettatamente. La mostra avvicina la badante alla nostra comprensione e ci trasferisce, con l’obiettività della macchina fotografica, il vissuto e il vivendo di questo familiare di riserva cui abbiamo legato la nostra quotidianità.Danuta, Halyna, Ioana e Vera sono le protagoniste del reportage di Roberta Valerio. Provenienti dall'Est europeo, lavorano in provincia di Udine, città da sempre considerata una porta verso oriente. Onora il padre e la madre. Badanti, è nato dall’incontro personale con questo mondo nel quale l’autrice ha racchiuso la condizione esistenziale e psicologica di questa figura professionale, rappresentandone la doppia esistenza legata al “trasloco” di emozioni, sentimenti e affetti. Per Roberta Valerio «i reportage migliori sono quelli che nascono da dentro. Nel 2004 ho cominciato a raccontare la storia di Nada, una badante croata con la quale ero entrata in confidenza, veniva spesso a casa nostra, prendeva il caffè con la mia famiglia e scambiavamo due chiacchiere». Poi aggiunge: «Di Nada conoscevo solo una porzione di vita: quella che trascorreva a Udine». Per ogni storia c’è sempre la doppia faccia della medaglia, i due risvolti di una situazione. Così è nato il racconto della doppia vita di Nada che per metà mese viveva in pantofole a Udine mentre negli altri quindici giorni tornava in Croazia dalla sua famiglia. Un mercato che ora è cambiato molto. L’ingresso di nuovi Paesi nella Comunità europea ha modificato la provenienza delle badanti. Queste donne abitano ormai le nostre case per svolgere quelle mansioni che tradizionalmente erano delegate alle figure femminili della famiglia, come la cura e l'assistenza degli anziani. Roberta Valerio come per Nada ha seguito queste quattro donne nel periodo annuale in cui, durante le feste, tornano nei loro Paesi d’origine: Vera in Moldova, Danuta in Polonia, Halyna in Ucraina, Ioana in Romania. Il significato intrinseco del titolo Onora il padre e la madre. Badanti, è legato alla doppia esistenza di ognuna di loro che le vede donne e madri di figli lontani. Roberta Valerio è entrata nel profondo delle loro vite raccogliendo sentimenti ed emozioni diverse. Per tutte il rientro a casa diventa un trasferimento fugace di affetti e tradizioni, consumati velocemente per far ritorno poi in Italia, il cui arrivo e soggiorno rende necessario costruire altre relazioni. L’esperienza di queste donne si trasforma a volte nell’approdo ad una condizione di solitudine ed estraniamento, che a sua volta si rispecchia in un’altra forma di isolamento: quella dell’anziano, anello debole e indifeso delle società occidentali. Le immagini mostrano come in questo scambio di sofferenze, permeato di intimità tra due persone appartenenti a mondi molto diversi, talvolta si riesca a stabilire un vero e proprio dialogo interculturale, in grado di attivare anche nuove forme di solidarietà e relazioni interpersonali che vanno oltre il rapporto di lavoro. Una serie di scatti raccontano infine l’itinerario del viaggio, fondato sul complesso e redditizio “sistema dei pulmini”: una sorta di industria parallela del viaggio dell’immigrato. Per il rientro a casa si sono formate vere e proprie compagnie parallele per il trasporto delle persone, attrezzati per garantire un efficientissimo e vantaggioso, oltre che redditizio, incontro tra domanda e offerta.
Inaugurazione sabato 27 marzo ore 19.
Roberta Valerio è nata a Udine nel 1973. Si è laureata in legge all’Università di Bologna e dal 1988 vive a Parigi. Fotografa indipendente, si occupa di questioni sociali, studiando e registrando con il suo obbiettivo i mutamenti della società contemporanea. Ha lavorato come stampatrice all’Agenzia Magnum Photos di Parigi. Inoltre ha partecipato al XI Premio Internazionale Luis Valtueña della Fotografia Umanitaria 2007, organizzato da Médicos del Mundo; al premio AIdda della fotografia sociale e documentaria 2003. Ottenendo la Coup de Coeur 2006 per la Bourse de Talent 28, curata da Photographie.com. Sue foto sono state esposte nel 2007 alla Commission Européenne di Parigi. I suoi reportage sono stati pubblicati da riviste italiane e internazionali.