Per la sua posizione geografica, il Tchad è il “cuore” dell’Africa, confinando a nord con la Libia, a sud con la Repubblica Centroafricana, a est con il Sudan e ad ovest con il Niger, la Nigeria ed il Camerun.
Su un territorio grande più volte l’Italia la rete viaria è costituita da circa 50 km di strada asfaltata e da piste che, per le frequenti tempeste di vento, scompaiono sotto le sabbie.
L’elettricità è pressoché inesistente e nella stessa capitale N’Djamena interi quartieri ne sono privi.
In vaste zone, quali il Tibesti a nord-ovest e il Darfur ad est, sono presenti importanti focolai di guerriglia ed in generale in tutto il paese la sicurezza personale non è sempre garantita, tanto che, al momento attuale, il turismo si sviluppa con notevoli difficoltà. Tutto il centro-nord, per circa due terzi dell’intero paese, è Sahel e Sahara in cui dominano sabbie e roccia nuda.
L’Autore, già in possesso di varie esperienze di studio degli ambienti desertici in Africa e nel nord e sud America, ha partecipato, nel 2004 e 2007, a due spedizioni scientifiche in Tchad sotto l’egida dell’Università di Sassari e dell’Università di N’Djamena in qualità di geomorfologo.
Sosta per il the nel Bahr el Ghazal
Nomade nell’Erg du Djourab
Ritorno dal pozzo a Kouba Olanga
A Salal nel Bahr el Ghazal
Sulle rive del Fiume Chari
Canoe sul Lago Tchad
Sera sul lago
A Karal presso il Lago Tchad
Sulla pista per Faya-Largeau
Intorno al fortino di Koro Toro della Legione Straniera
Lo spaccio di Ounianga Kebir
A Bourka
A Nedeley
Nomade
Cavatori di sali
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