Seconda parte del reportage sul Cameroun,
in bianco e nero.
Guarda anche
i colori del Cameroun >>Questa volta vado sulla vecchie foto degli
anni '70. Sono state scattate quando neoingegnere cominciavo la mia attività in Cameroun per la costruzione della Ferrovia Transcamerounense.
Ovviamente non sono foto artistiche ma piuttosto uno spaccato di vita di quegli anni, in un'Africa che oggi non esiste più.
In Cameroun all'epoca i bianchi erano pochi ed i turisti non esistevano. Chi viveva in quei paesi per anni ,come chi vi scrive , lo faceva esclusivamente per lavoro ed in condizioni dove
l'adattabilità all'ambiente doveva essere una caratteristica personale fondamentale; Lo è stato per me e sopratutto per la mia giovane sposa e nostra figlia di sei mesi al momento dello sbarco in terra africana.
La
conservazione delle diapositive e dei negativi, rimaste per anni in casse che hanno girato..., non sono delle migliori e l'umidità ha fatto i suoi danni.
La madre di M x (1977)
Cameroun (1979)
Douala, mercato (1979)
Edea (1979)
Edea, villaggio (1979)
La piroga (1979)
Stazione (1979)
Villaggio (1979)
Villaggio (1979)
Con Spinelli
Edea, i cuochi
Stazione
Yaounde, nebbia nella foresta pluviale
Yaounde
"Fotografare era un modo per restare attaccati ad un riflesso estetico "occidentale" che unitamente alla ricerca ,da collezionista ,di una esaltante vera "arte" africana con oggetti /feticci non più funzionanti (nel senso tribale del termine ,ma che lo erano stati appena prima), mi permisero di riequilibrarmi e depurarmi dagli impegni di lavoro e di avere continui stimoli per rinfrescare la mente su altri temi."Sergio Sbardellati
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reportage a colori >>
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