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Portfolio


Sardità 2


di Antonio Ulzega
15 immagini - 1.89 mb
data di pubblicazione: 18 Settembre 2010

luogo: Sardegna


tags: barche, donne, minatori, neve, pecore, pescatori, sardegna, spiagge, ulzega

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463 preferenze  vota

(22 commenti)
visto 5264 volte

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Sardità 2

Quindici immagini per continuare ad esplorare l’universo mondo della società sarda.
 
Le foto abbracciano un arco di tempo tra gli anni ’60 e gli anni ’90 del secolo scorso.



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reportage

Sinnai, sa nì  –  Sinnai, neve



reportage

Casteddu, sas felucas in sa scaffa  -  Cagliari, le barche nello scalo



reportage

Castia s’unfradura po Giggi  -  guarda l’orgoglio per Gigi



reportage

Marceddì, is piscadoris de su staìni  -  i pescatori dello stagno



reportage

Buggerru, sa leveria in sa plaia  -  laveria sulla spiaggia



reportage

Pranu Sartu, sa bidda de sos minadores  -  il villaggio dei minatori



reportage

Gadoni, sa die de strexiu  -  il giorno di bucato



reportage

Oliena, sas fèmminas a su soli  in s’arruga  -  donne al sole in strada



reportage

Macomer, sos possidèntis a sa fèra  -  allevatori alla fiera del bestiame



reportage

Villagrande, su taddòlu de brebeis  -  il gregge di pecore



reportage

Gadoni, in s’àcru  -  nelle campagne



reportage

Barbagia, s’urzu de su tusorzu  -  il pranzo della tosatura



reportage

Urzulei, sas crabas in su cuile  -  le capre nell’ovile Sedda Arbaccas



reportage

Oliena, in su cuile  -  nell’ovile Monte Maccione



reportage

Frumini, sa bacca e su bixu in sa plaia  -  la vacca e il vitello in spiaggia



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Fotocamere Nikon F Photomic FTN e Leicaflex SL2 con obiettivi Nikkor e Leitz.



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commenti
  melisendo  [11 Febbraio 2013 - 15:29]

LightWriter, non hai nulla di cui scusarti e ti ringrazio molto per quanto hai scritto nei due commenti.


Trovo importante che la fotocamera Ferrania di tuo padre esca dall'armadio e continui, come ha sicuramente fatto per 50 anni, a dare a te che la usi le più belle soddisfazioni.

L'abbandono dell'analogico è stato per molti di noi bien agées piuttosto traumatico, ma alla fine tutto sommato utile perchè mi ha invogliato a tuffarmi nel mio archivio e pian piano a riportare alla luce immagini che forse non meritavano di essere dimenticate.

E il riferimento a Carter ha un senso. 


  LightWriter  [11 Febbraio 2013 - 14:41]
Mi accorgo, rileggendo, che il mio precedente commento ha involontariamente drammatizzato (soprattutto per il riferimento a Carter) il significato del portfolio. I riferimenti a tradizioni e momenti del quotidiano che si vanno perdendo mi avevano portato in modo troppo veemente a pensare a tutto ciò che è sottaciuto o si sta estinguendo. Sono sempre meno quelli di noi, l'umanità, che queste cose le hanno conosciute e che si sentono insetti intrappolati sotto un bicchiere o immobilizzati sotto un getto a bassa ma costante pressione come un graffito da eliminare. Scusami, Antonio, se è sembrato che non fosse la preziosità di queste immagini la cosa più importante.
  LightWriter  [10 Febbraio 2013 - 00:32]
Ho sempre più presente il valore del gesto che fece mio padre consegnando a me la sua macchina fotografica, cinquant'anni di amore corrisposto ostacolato dalla mancanza di mezzi e di tempo. Ho fatto con questa macchina le mie prime foto, sperimentando le semplici e scarse informazioni sull'uso che lui me ne aveva dato. Me ne è rimasta l'abitudine a cercare sempre subito la foto giusta, il risultato di un immagine mentale che era già lì, solo da rendere visibile. Questa macchina è in un armadio, riposta da tempo con dispiacere per la convinzione che il digitale avesse sepolto definitivamente la pellicola. Le poche foto che riesco a fare ora con una macchina digitale sono quasi sempre in modalità manuale e non intervengo mai per modificarle. Ho scoperto da poco che le pellicole sono ancora in produzione e commercio così ho deciso che la vecchia Ferrania ritroverà il mio occhio e le mie mani perché fotografare è far conoscere e non permettere di dimenticare, comunicando il senso della vita e del dolore anche quando pesano come un macigno nella propria di vita, come è stato per Kevin Carter.(http://becausethelight.blogspot.it/2010/12/kevin-carter-quando-la-fotografia-pesa.html)
  Christian  [6 Gennaio 2013 - 15:59]
Ho scoperto adesso questa serie, complimenti veramente bellissime foto!! Raccontano una Sardegna straordinariamente interessante ma meno conosciuta.
Su tutte spiccano per me Sinnai, Gadoni-giorno del bucato, Gadoni-nelle campagne, Casteddu, ma anche Villagrande, Barbagia... difficile scegliere!
  murcog  [18 Ottobre 2012 - 11:09]
questa serie ha un valore documentario eccezionale.
  PX - 21.000 GB  [14 Aprile 2012 - 18:11]
Belle immagini che descrivono la Sardegna.Un portfolio dove l'amore per il proprio territorio si evidenzia in ogni immagine. Complimenti!
  Morrismix  [27 Dicembre 2010 - 14:21]
Un bel ricordo complimenti .
  kruger  [3 Ottobre 2010 - 19:15]
E così il nostro Melisendo mi ha fregato. Pensavo di essere il senior del sito ma vedo che la palma è tua! Non so bene perchè ma ti sentivo ben più giovane quindi non posso che farti i miei complimenti per come coltivi questo comune interesse con fervore, anche dialettico, giovanile. Questo non vuol dire che da me avrai sconti in quanto decano......Ti saluto cordialmente. 
  melisendo  [29 Settembre 2010 - 15:05]
Ebbene Kruger, ho letto solo oggi il tuo commento a questo reportage e ti ringrazio molto sia per averlo fatto sia per le cose che dici.
In questo momento mi trovo a Puerto Natales, nel sud della Patagonia cilena, non im missione scientifica ma per mio puro diletto, come d'altra parte sto facendo dal 2003, anno del mio pensionamento.
A 70 anni non mi manca il piacere di tornare in luoghi lontani, e ripercorrere fotografando sentieri conosciuti.
Questo perchè nel mio spirito non esiste solo la Sardegna, che pure amo, ma anche tante altre parti del mondo dove ritrovo le stesse emozioni e gli stessi stimoli che provo nella mia isola natale.
Mi dispiace di avervi abituato ai miei "difettucci", di non essere stato sempre perfetto, ma questo mi ricorda un detto antico: "Nessuno vuole essere perfetto, ma chi vuole essere nessuno ?".
  Rosa  [26 Settembre 2010 - 16:48]
Beh! Non posso che associarmi ai commenti fatti fin ora. Tutte belle, alcune tolgono veramente il respiro.
Io, come Lele, non conosco la Sardegna....alla prima occasione dovrò venire...naturalmente ti farò stilare una lista di luoghi da non perdere assolutamente.
  kruger  [22 Settembre 2010 - 14:37]
Bene ,molto bene. Vedo foto meritevoli di ogni attenzione e complete di tecnica e occhio. Su tutte spiccano Sinnai per la magia della luce, Gadoni e Villagrande per la geometria del gregge. Complimenti quindi a Melisendo che questa volta a saputo scegliere; aggiungo che sarei in attesa di qualche altro reperto di archivio come questi ,dove si è previlegiata la qualità compositiva alla quantità (difettuccio al quale ci hai abituato). Ho notato che quando fotografi cose che conosci ,come la tua Sardegna esce uno spirito diverso più completo e sentito. Quando invece fotografi durante le tue missioni di lavoro lo si sente molto meno. Allora : dagli dentro con la Sardegna!!
  Sanminiato77  [20 Settembre 2010 - 17:42]
Caro Antonio, quoto in pieno il primo commento di Sandro alle tue foto.. Questa tua serie mi ha davvero emozionato e mi ha colpito più di altre.. sarà perché anch'io provo un grande amore per la tua terra.. verso la quale sento un'attrazione ancestrale.. anche se ci ho messo piede per la prima volta solo 3 anni fa.. Ma in questo lasso di tempo ho avuto modo di visitarla più volte, avventurandomi di proposito su rotte inconsuete.. e proprio nei posti non "contaminati" dal turismo ho potuto respirare la vera "sardità".. e rimanerne profondamente affascinato..
Grazie ancora per averci fatto da guida quest'anno, mostrandoci dei posti indimenticabili che al solo ripensarci mi riempiono il cuore di emozione..
Grazie Antonio e buon viaggio!
  SAndro  [20 Settembre 2010 - 15:50]
Erano davvero altri tempi....
Chissà quanti di noi sarebbero in grado di fotografare in quel modo.
Quando guardiamo lavori o libri precedenti all'avvento del digitale, bisogna ricordarcelo questo.
  melisendo  [20 Settembre 2010 - 15:47]
Ciao Griccio, grazie di tutto e soddisfo subito la tua curiosità: nessuna fotografia del reportage è scattata in digitale.

La prima "Sinnai, sa nì" è del 1966, anno di una grande nevicata che ha investito tutta l'isola;
la più antica è "Urzulei, sas crabas in su cuile" e risale al 1963;
la più recente è "Barbagia, s'urzu de su tusorgiu" del 1991, quando il digitale era ancora in mente dei.
Sono tutte diapositive, scansione col Nikon Super Coolscan 5000 ED senza alcun taglio o postproduzione.

Le diapositive non davano margini di errore, la composizione, il taglio, le luci, tutto doveva essere definito e chiuso al momento dello scatto.
La sola cosa che si poteva fare erano più esposizioni (sovra e sotto), ma a soggetto fermo, la procedura era lunga, le dia costavano e non si poteva proprio scattare a raffica.
  melisendo  [20 Settembre 2010 - 15:18]
Grazie Sandro, al di là del valore delle immagini, hai colto in pieno il senso dell'approccio necessario per avvicinarsi ad una terra antica e per certi versi difficile come la Sardegna.
La tua testimonianza è molto importante poichè è l'ultima via che ci resta per tentare di salvare il salvabile.
  Griccio  [20 Settembre 2010 - 13:59]
Bellissime, traducono in immagini l'essenza di una terra; la prima "Sinnai, sa nì  –  Sinnai, neve" è sublime, uno dei più bei controluce mai visti! Grande poesia! Curiosità: la prima è scattata in digitale? E' molto più recente delle altre?
  Il Lele  [20 Settembre 2010 - 11:29]
buon viaggio antonio!!! (con invidia)
  SAndro  [20 Settembre 2010 - 10:46]
Devo farti i complimenti per queste fotografie, che secondo me sono tra le più belle che hai pubblicato qui sul sito!
Non voglio parlare delle scelte tecniche o dei singoli scatti, perché ogni ingrediente è indispensabile e ogni immagine è un capitolo del romanzo e non si può estrarla.
Le tue fotografie raccontano una terra, la tua, e si percepisce forte l'amore che ti lega ad essa. Vanno oltre, come dici tu stesso, l'immagine che siamo affezionati e che si vuole avere della Sardegna, per trasmettere quella reale, quella vera che non è fatta di paesaggi pittoreschi, non solo, ma di persone, tradizioni e momenti anche molto comuni, del quotidiano.
Le tue fotografie dipingono un mondo che forse si sta estinguendo e devo dire che, con la tua sapiente guida, ho avuto la fortuna, almeno per qualche giorno, di intravedere.
Per tutti coloro che vogliono scoprire la vera Sardegna, non basta secondo me uscire dalle solite rotte, quanto piuttosto liberarsi dall'immagine che collezioniamo per scoprirla senza riserve, senza imporsi di voler trovare qualcosa, ma con la libertà della scoperta.
Buon viaggio Antonio.
  melisendo  [20 Settembre 2010 - 10:34]
Ciao Lele, grazie per le belle parole, che giro alla mia terra; come ho già detto a M0nica, una buona perte della Sardegna conserva ancora i caratteri delle mie immagini.
Bisogna però uscire dagli stereotipi turistico-affaristici che gravano pesantemente sull'Isola: le coste smeralde, azzurre, verdi...., i resort esclusivi...., i safari in fuoristrada per fotografare gli indigeni di Orgosolo o di Mamoiada...., bisogna cioè liberarsi delle immagini patinate dei depliant e girare per la Sardegna, senza aspettarsi chissà quali avventure, nelle campagne, nei monti, nei paesi...

PS: profitto di questo per salutarti e per salutare gli amici di PC perchè domattina parto per la Patagonia cilena (ancora una volta!) dove prevedo di navigare nei fiordi con un mercantile da Puerto Montt a Puerto Natales.
Starò via più di un mese, voi fate da bravi...e buon vento
  melisendo  [20 Settembre 2010 - 10:11]
Ciao M0nica, il tuo gioco mi ha divertito molto, come dire che il tempo si è fermato in quei decenni!
In effetti le fotografie che ti piacciono rispecchiano situazioni ancora attuali, a saperle cercare...
  Il Lele  [20 Settembre 2010 - 09:16]
tutte belle, alcune bellissime, non ti so dare un commento diverso da questo, ti faccio solo i complimenti per come sai vedere e far vedere la tua terra.

domanda non provocatoria ma curiosa visto che conosco poco e nulla la terra: la sardegna oggi è ancora questa? prometto che la prossima volta inserirò la sardegna nei miei itinerari di viaggio ;)
  Monyca  [20 Settembre 2010 - 00:07]
Ho giocato a cercare di capire quali fossero quelle piu' vecchie, non si scorge il passare degli anni, forse per via della semplicita' con cui questa Terra continua a vivere e trarre la vita proprio dalla Terra stessa. Sinnai, giorno di bucato e nelle campagne sono le mie preferite ^^



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