INFORMATIVA PRIVACY
Questo sito utilizza cookie di terze parti per inviarti pubblicita' in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di piu' o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Accetto
Sei un nuovo utente? Registrati!

Portfolio


Capo Testa


di Antonio Ulzega
15 immagini - 1.85 mb
data di pubblicazione: 1 Marzo 2011

luogo: Sardegna
periodo: Aprile 2009


tags: capo testa, faro, granito, maestrale, mare, santa teresa di gallura, ulzega

visualizza come slideshow

450 preferenze  vota

(7 commenti)
visto 5497 volte

Share
Torna ai Portfolio




Capo Testa

Il promontorio-penisola di Capo Testa, all’estremità nord occidentale della Sardegna, con il suo potente faro guida di notte i naviganti all'ingresso delle difficili Bocche di Bonifacio.

Le grandi masse granitiche che formano la struttura del promontorio vengono costantemente battute dalle potenti ondate del mare di maestrale che, nascendo nel Golfo del Leone, si caricano di energia tra la Francia e la Sardegna e la scaricano direttamente sulle scogliere di Capo Testa. Durante le mareggiate tutto il Capo è avvolto dai frangenti e dall’aerosol fino al Faro che si trova a 50 metri d’altezza. Allo stesso tempo nelle due baie, La Colba e Santa Reparata, formate dallo stretto istmo sabbioso che unisce il Capo alla Gallura, il ridosso permette un sicuro ancoraggio anche nelle condizioni meteo peggiori.
Proprio nella baia di Santa Reparata la Roma imperiale ha trovato il materiale e le condizioni ottimali per estrarre i magnifici graniti del colonnato del Pantheon a Roma ed ancora oggi si possono vedere nell’antica cava abbozzi di lavorazione  dei rocchi e impianti di peschiere dell’insediamento romano.
Il modellamento dei massi granitici, prodotto dalle azioni combinate fisica e chimica del mare e dell’atmosfera, favorito dalla alta qualità della roccia e dalla sua fatturazione originaria, ha quindi prodotto un paesaggio di una bellezza straordinaria nella parte del capo esposta a NW mentre all’interno del promontorio altri processi geomorfici hanno dato luogo a quell’incredibile paesaggio che alla fine degli anni ’60 è stato battezzato (e colonizzato) Valle della Luna dai “Figli dei Fiori”.


>> Guarda in modalità SLIDESHOW



reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage


reportage



>> Guarda in modalità SLIDESHOW


Fotocamera Nikon D80 con Nikkor 18-135.



IMPORTANTE Le immagini e i testi sono proprietà intellettuale dell'autore e ogni uso improprio come la vendita non autorizzata è vietato e perseguibile legalmente. Si prega di contattare l'autore nel caso si desideri acquistare gli originali o per eventuali pubblicazioni su altri supporti.



segnala questo reportage ad un amico
email: testo:





commenti
  PX - 21.000 GB  [11 Ottobre 2011 - 21:30]

La Sardegna è un luogo veramente unico e meraviglioso.

Le fotografie evidenziano le fantastiche forme delle rocce e le bellissime scogliere di Capo Testa: uno dei posti più belli della Sardegna. Complimenti al fotografo.

 

  axel  [30 Luglio 2011 - 17:06]
Splendide immagini
quando la natura la fa da padrona non si sente la mancanza dell'elemento umano, sarebbe superfluo.
Complimenti per la realizzazione.
  tore  [19 Marzo 2011 - 10:35]
Mamma mia che belle queste formazioni rocciose e le foto di Antonio le esalatano ancora di più! Dovrò fare prima o poi un bel viaggio in questa meravigliosa terra!!!
  MacMauro  [13 Marzo 2011 - 22:46]
Un posto fantastico, sembra una galleria di ARTE MODERMA....invece sono centinaia o meglio migliaia di anni di lavoro!


Un posto fantastico da visitare!
  SAndro  [10 Marzo 2011 - 14:53]
Farà un po' sorridere, ma tanti anni fa ricordo che decisi di andare a visitare Capo Testa dopo aver visto una famosa (e ormai vecchia) pubblicità del mirto della Zedda-Piras.
Mi ricordo in pochi fotogrammi i flashback con quel vento fortissimo e le rocce con quelle forme così strane, potenti. A ricordarlo è forse ridicolo ma in fondo quella pubblicità è servita :-)
Da quella volta ci sono tornato più volte, un posto incredibile che adesso ricordo e rivivo di fronte al monitor del mio computer attraverso le tue fotografie.
Chi non ci è stato, corra a vederlo, la Natura lì ha veramente qualcosa da "dire".
  melisendo  [5 Marzo 2011 - 22:32]
Sono molto contento, kruger, che ti piacciano queste immagini!
Anche io amo molto le forme delle rocce, soprattutto della grande famiglia dei graniti, e sono d'accordo che non è necessaria la presenza dell'uomo per dare maggiore enfasi a queste straordinarie sculture che solo la natura con i suoi strumenti è in grado di produrre.
Solo la ingordigia e la stupidità dell'uomo, vedi le cave in Gallura, può arrivare alla distruzione irreversibile di tali opere d'arte. 
  kruger  [4 Marzo 2011 - 14:51]
Mi piace questo portfolio. Amo questo tipo di foto dove non c'è l'elemento umano , solo acqua e vento che modellano in milioni di anni le rocce in mille dettagli che richiamano l'astratto. Tema da me già affrontato ,come sai, tra le rocce di Ottiolu.Complimenti



Se vuoi aggiungere un commento riempi il modulo qui sotto:

nome *:
testo *:
codice *:
  <- inserisci il codice di sicurezza
  



I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.
Leggi con attenzione i termini di servizio.



Because the light

portale di cultura fotografica, concorsi online, mostre, reportage, portfolio articoli, libri, forum e community. Per divertirsi e imparare con la fotografia.
progetto, design e codice di Sandro Rafanelli
in redazione: Simone Scortecci, Marco Sanna, Jacopo Salvi e Alessandro Garda
l'approfondimento fotografico è su BecauseTheLight - becausethelight.blogspot.com

per info: info@photocompetition.it - [ termini di servizio ] - [ privacy ] - [ diventa socio ]