Montarbu
Al centro della Sardegna, nella regione indicata dai Romani come luogo abitato dalla
barbara gens, la Barbagia di oggi, si trova il “Tacco Montarbu”.
Si tratta di un vasto altopiano calcareo con altezze che vanno dagli 800 ai 1200 m, coperto da fitti boschi di lecci e roverelle e ricco di acque superficiali e sotterranee delle falde idriche carsiche.
Un tempo non molto lontano il Montarbu era abitato in piena libertà da cervi, daini, cinghiali, trote, aquile e fortunatamente oggi l’intero territorio viene gestito dall’Ente Foreste della Regione Autonoma della Sardegna che ne ha mantenuto in buona parte i caratteri originali (compresi i cervi e gli altri animali allo stato brado).
Queste immagini mostrano un torrente all’uscita dal massiccio calcareo del Tacco, con la conseguente precipitazione del carbonato di calcio di cui sono ricche le sue acqua e la formazione di una successione a gradoni di vasche e cascatelle.
Lo stesso torrente, in forma di canyon, è una delle poche “scale” (passaggi) che permettono l’accesso all’altopiano.