Nel profondo sud del Golfo di Oristano si trovano gli stagni e la laguna di Marceddì, uno dei più pescosi dei numerosi ambienti umidi distribuiti lungo tutte le coste della Sardegna.
Il suo pescato, dai pesci ai molluschi ai crostacei, è famoso in tutta l’Isola, ed anche nei boschi e sui monti della Barbagia si raccontano ancora oggi le storie antiche dei muggini arrosto di Marceddì che avevano un posto d’onore nelle feste campestri.
Gli stagni e le lagune sono ambienti delicati, fragili, sensibili ad ogni minima modifica, soprattutto se opera dell’uomo, e ben lo sanno i pescatori di Marceddì che difendono i loro antichi modi di pesca con i “Ciu”, barche a fondo piatto, le nasse, le reti.
La tradizione della pesca in laguna e negli stagni coinvolge intere famiglie da tempi lontani, come i Cadelano ritratti in questo reportage.
Sardegna, Oristano, Marceddì, ottobre 2011
Marceddì, il villaggio al bordo della laguna
Il pescatore, Giorgio Cadelano
Nasse
Reti
Attrezzi da pesca nella corte di casa Cadelano
Ciu in laguna, sullo sfondo a sinistra la torre cinquecentesca che chiude a nord la bocca a mare della laguna di Marceddì
Pescatori sui Ciu; all’orizzonte il Mar di Sardegna e sulla sinistra il Capo della Frasca che chiude a sud la laguna ed il Golfo di Oristano
La madre del pescatore