Febbraio 2012, i fotografi
Roberto Gabriele e
Simona Ottolenghi danno vita ad una iniziativa fotografico-umanitaria accolta con entusiasmo da dieci persone provenienti da tutt'Italia e sconosciute tra loro, tra cui lo scrivente.
Sotto l'egida della ONG "Bambini nel deserto" si voleva realizzare un viaggio nel sud del Marocco con il duplice obbiettivo: fare un'esperienza di fotografia sul campo sotto la guida di due esperti fotografi e collaborare e sostenere le attività dell' ONG a favore dei bambini e delle popolazioni berbere di quella regione.
Il villaggio di Khamlia, al bordo del'erg Chebba è stato significativo nella validità dell'iniziativa con l'istaurarsi di uno stretto rapporto con la popolazione sia berbera sia maliana.
A Khamlia infatti si trova un nucleo importante di famiglie provenienti dal Mali che hanno conservato tradizioni, costumi, musica del loro paese d'origine.
E proprio a Khamlia le "case di fango" mostrano la loro fragilità.