Il massiccio del Gennargentu, la maestà della Sardegna, conserva nei suoi versanti e nelle vallate gli endemismi antichi di una flora da sempre isolata dalle terre del Mediterraneo che la circondano.
Dagli 800 metri di Desulo, paese barbaricino immerso in fitti boschi di querce, castagni, ginepri, tassi, la strada sale ai 1.000 del valico di Tascusì e da lì su al Monte fino alla Punta La Marmora a 1.831 m s.l.m., la cima più alta della Sardegna.
Sono decine gli endemismi che si incontrano lungo i sentieri, ma dominano su tutto i grandi agrifogli e i prati di peonie in fiore, entrambi sotto rigida tutela.
Così in una giornata particolare, tra nuvole, vento, pioggia, grandine e sole, botanici, geopedologi e geomorfologi hanno avuto modo di illustrare le valenze e le unicità di questo ambiente singolare.
Sardegna, Monti del Gennargentu, 1° maggio 2016