I fiordi norvegesi, che in origine erano foci di fiumi, ed i laghi finlandesi sono il risultato rispettivamente dell’erosione dovuta allo scioglimento dei ghiacci e del successivo riempimento degli avvallamenti, avvenuti alla fine dell’ultima glaciazione.
Il paesaggio è molto vario e spazia da fitte foreste di conifere, a ghiacciai, da aree paludose a laghi.
Nonostante la bellezza dei luoghi le sfavorevoli condizioni ambientali fanno della Norvegia lo stato con la più bassa densità abitativa del continente europeo, in media 14 abitanti per kmq.
Il mio viaggio inizia dal
fiordo di Geiranger situato circa a metà della lunghezza della costa Norvegese per poi proseguire verso sud sulla costa concludendosi ad Oslo.
Da
Geiranger a
Hellesylt:
Il fiordo di Geriranger è considerato il più bello della Norvegia, il porto non è particolarmente grande e le pareti rocciose che lo circondano salgono anche di 500 metri.
Spesso si possono notare sulle pareti del fiordo piccole cascate.
Il gruppo più famoso è chiamato “
le sette sorelle” e di fronte ad esse ce n’é una chiamata
Suitor.
Secondo la leggenda Suitor faceva la corte alle sette sorelle, ma dopo essere stato rifiutato da tutte e sette, per la forte depressione, aveva iniziato a bere.
Il fiordo di Geiranger
“Le sette sorelle”
Un altro luogo interessante è
il monte Dalsnibba (1476m) dal quale si può vedere il porto.
L’unico aspetto negativo è che per raggiungerlo bisogna percorrere una strada non asfaltata, senza guardrail, con da una parte la roccia nuda del monte e dall’altra uno strapiombo di molte centinaia di metri.
Come se non bastasse, nonostante la scarsa larghezza della strada, questa viene utilizzata in entrambi i sensi.
Fortunatamente, come l’esistenza di questo report suggerisce, i guidatori di autobus locali sono abbastanza esperti, e vi assicuro che ne è valsa la pena.
Vista dal monte Dalsnibba
Nel tragitto per
Hellesylt, posta sull’altro braccio del fiordo, il paesaggio inizia a cambiare.
Durante la navigazione verso sud, si possono vedere dei tramonti mozzafiato, mai simili l’uno dall’altro, soprattutto nel colore.
Bergen, che fino al 1299 era considerata la capitale della Norvegia, ora è famosa soprattutto per il suo grandissimo mercato del pesce e come paese natale del compositore
Grieg.
L’ultima tappa del viaggio consisteva nella visita di
Oslo e del Munch Museum ma è uscendo dal fiordo di Oslo che ho visto uno dei più incredibili effetti naturali che queste terre ci regalano.
A causa dei venti e del forte dislivello che i fiordi creano, le nuvole si depositano all’imboccatura dei fiordi creando una barriera di nebbia proprio all’ingresso, preservandoli nei secoli dalle incursioni di popoli stranieri alla ricerca di terre da conquistare.
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