“…E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura…”
(da “L’Infinito" di Giacomo Leopardi)
Franca Giovanrosa, giovane fotografa romana, inaugura la sua prima mostra personale a Milano: ”CITTàLTRA”.
La sua ricerca indaga attravero il suo personalissimo sguardo la metropoli come luogo di isolamento.
Tagli prospettici molto serrati, un viraggio tendente al seppia con cornici di ferro anticato..le sue città diventano simbolo della società odierna, in profonda crisi interiore.
La ruggine della cornice e dello sfondo cromatico delle immagini raffigura l'acquiescenza, cioè l’accettazione passiva, inerte, sintomo inconfondibile dell'uomo alienato e bloccato in e su se stesso. La città, quindi, si trasforma nella rappresentazione dell’Uomo urbano il quale, desolato, porta con sé la decisione di “non-essere” per paura di soffrire mettendo, così, a tacere ogni propria iniziativa sensibile. In questi paesaggi, il mondo dei sogni è lontano: la sua esistenza è velata dalla ruggine. La disciplina formale delle immagini (con uno sguardo agli anni Venti) svela l'ossessione sviluppata dall'acquiescente. Il tempo rallenta velocemente e tutto ritorna in ordine: la paura di non fare ci porta ad usare il tempo per ordinare.
Mentre la velocità quotidiana è fermata e sostituita con una sospensione eterea dell'anima alla ricerca del proprio Sé, il turbamento meteorologico – le nuvole all’orizzonte - rappresenta la paura di iniziare o, più precisamente, di essere iniziati alla Vita.
L'aria si ferma, si vorrebbe andare oltre i limiti ma, per ora, si rimane bloccati sullo stesso punto e l’unica visione che si può avere è solo parziale, limite simboleggiato dalla cornice non a caso così pesante, proprio per sottolinearne il senso di barriera, di gabbia entro cui è consentito guardare e non oltre…“…che da tanta parte, De l'ultimo orizzonte il guardo esclude…” (*) (G.Leopardi)
Perché guardarsi attorno vorrebbe dire porsi delle domande e prendere delle decisioni, delle posizioni. Confrontarsi con il diverso da sé.
Così, invece, la città diventa “altro” e non si adatta al respiro del Mondo, sospesa, galleggiando nell'aria rarefatta.
Franca Giovanrosa Nasce a Roma nel 1978. Laureata al D.A.M.S. di Bologna con una tesi in psicologia dell’arte riguardante l’artista Claudio Costa. Vive e lavora tra Roma, Genova e Bologna. Inquieta nell’animo, alla base della propria indagine fotografica si trova una ricerca imperniata sull’essere umano e sull’ambiente all’interno del quale lo stesso vive. Soffermandosi sull’Uomo, ne esplora ogni suo aspetto mettendone in risalto molto spesso piccoli particolari che ne raccontano la storia. Pur considerando Uomo e Città come un tutt’uno inscindibile, preferisce soffermarsi con le immagini su un aspetto singolo riuscendo a trarne emozioni e significati che esplorano l’esistenza nella totalità. Le ultime ricerche, infatti, sono indirizzate a un approfondimento del paesaggio urbano colto e raccontato nella propria solitudine, come si mostra nel panorama sociale quotidiano.
Suo interesse primario è quello di sollecitare la riflessione dello spettatore anche con un’immagine singola.
Mostre personali (selezione)
2009
“CITTàLTRA” mc2gallery, Milano
2008
Assemblée Générale, in occasione del centenario dell'8 Marzo, Bologna
2007
Vita sospesa (con Elettra Ranno), Cimitero Monumentale di Staglieno, a cura di Fabrizio Boggiano
2006
Anatomie. Anatomia dello sguardo, anatomia della parola, a cura di Giorgio Guarnieri e Paola Berardi, Casale storico della Cervelletta, Roma
Mostre collettive (selezione)
2009
Rooted Webcall, Galerie ClaireFontaine, Luxembourg, Luxembourg
GiovaniMaestri, a cura di Claudio Composti, mc2gallery, Milano
Roma, ArtFair in Opencity, Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Primaverile Romana, a cura di Ida Mitrano, Museo Venanzio Crocetti, Roma
2008
Biennale di Alessandria VideoFotografiaContemporanea, sezione Luoghi. Luoghi comuni, non luoghi, a cura di Guido Cecere
2006
Suoni e Visioni International, a cura di Fabrizio Boggiano, sedi varie: Amburgo (Istituto di cultura), Genova (Museo di Villa Croce), Copenaghen (Istituto di cultura), San Marino (Museo di Arte Contemporanea)
2005
Festival Internazionale di Poesia, a cura di Davide Rondoni, Biblioteca dell’Archiginnasio, Bologna
Percorso nella precarietà, a cura di Rosanna Bevar, Chiostro di Santa Cristina, Bologna
Pittura e fotografia a confronto, a cura di Patrizia Raimondi, L’Ariete Artecontemporanea, Bologna
Oltre il corpo/beyond the body, a cura di Veronica Caciolli, Galleria Carlo Livi 115, Prato
2004
Premio D.A.M.S, a cura di Renato Barilli e Claudio Marra, Villa delle Rose, Bologna
Disconnessi, itinerante (Roma, Firenze, Napoli, Bari, Savona)
2002
Premio D.A.M.S, a cura di Renato Barilli, Scuderie Bentivoglio, Bologna
In occasione della mostra ci sarà anche la:
Settimana della fotografia e del Video26-29 Novembre 2009
nel week end
27-29 NOVEMBRE 2009
si terrà in galleria una sessione di lettura portfoli a cura del G.R.I.N. Gruppo Redattori Iconografici Nazionale
Le iscrizioni sono aperte. Iscriviti subito.
www.canon.itwww.formafoto.it
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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