Mercoledì 25 Novembre inaugura Nollywood, seconda personale di
Pieter Hugo (Johannesburg, 1976; vive a Cape Town) presso la galleria e x t r a s p a z i o.
Sudafricano di origine afrikaneer, Pieter Hugo è uno dei fotografi più rappresentativi della sua generazione. Nelle sue opere esplora con grande capacità di penetrazione le contraddizioni più stridenti e alcuni aspetti periferici ma densi di significato delle nuove società africane. Per la sua serie Nollywood, con immagini di grande formato, l’artista ha frequentato nel 2008 e 2009 i set dell’industria cinematografica nigeriana.
Hugo è affascinato dalle situazioni “borderline” che individua nei suoi viaggi attraverso l’Africa e, come già nelle precedenti serie che hanno fatto il giro del mondo (Looking Aside, The Hyena & Other Men e Messina/Musina), riesce a essere contemporaneamente distaccato ma dialogante rispetto ai soggetti dei suoi ritratti, con i quali costruisce sempre rapporti di reciproca conoscenza.
Pieter Hugo ha vinto alcuni dei più prestigiosi premi internazionali per la fotografia: ‘Discovery Award’, Rencontres D'Arles Photographie e ‘KLM Paul Huf Award’ nel 2008; ‘Standard Bank Young Artist Award for Visual Art’ nel 2007; ‘World Press Photo Award’ e ‘Getty Images Young Photographers’ nel 2006.
Introduzione di Federica AngelucciSi stima che Nollywood, con una produzione annuale di circa mille film destinati al mercato dell’home video, sia la terza maggiore industria cinematografica del mondo.
Tale abbondanza è possibile in quanto le pellicole sono realizzate in condizioni che farebbero rabbrividire qualunque regista indipendente del circuito occidentale. I film sono prodotti e commercializzati nello spazio di una settimana: attrezzature a basso costo, copioni ridotti all’osso, attori scritturati all’ultimo minuto, ambientazioni ”vere”. Ma nonostante il processo produttivo sia totalmente improvvisato, questi film continuano ad affascinare il pubblico.
L’Africa ha una ricca tradizione narrativa che si è espressa abbondantemente attraverso il racconto orale e scritto, ma i film di Nollywood sono un raro caso di auto-rappresentazione nei mass media.
I film raccontano storie che attraggono gli spettatori e riflettono le loro vite. Le star sono attori locali e le trame presentano al pubblico temi e situazioni familiari: amore, comicità, stregoneria, corruzione, prostituzione. Il tono è esageratamente drammatico, tragico, senza il sollievo del lieto fine. L’estetica è sopra le righe, violenta, esagerata. Niente è detto, tutto è urlato.
Nei suoi viaggi in Africa occidentale, Pieter Hugo è stato affascinato da questo particolare stile di creazione di un mondo fittizio in cui si intrecciano elementi reali e irreali.
Chiedendo a un gruppo di attori e assistenti di produzione di ricreare i miti di Nollywood, Hugo ha iniziato a creare a sua volta una realta’ verosimile.
La sua visione del mondo attraverso il filtro di Nollywood offre una galleria di immagini allucinatorie e inquietanti.
Le messinscene della serie rappresentano situazioni chiaramente improbabili, che diventano però vere su un set cinematografico, e sono inoltre radicate nell’immaginario e nelle simbologie locali.
I confini tra documentario e fiction diventano labili e viene da chiedersi quanto la nostra percezione del mondo rispecchi davvero il mondo.
Le opere di Pieter Hugo sono state esposte alla Tate Modern, Londra, al Centre Pompidou, Parigi, alla Kunsthalle Wien, Vienna, al Foam_Fotografiemuseum, Amsterdam, alla Fondazione Calouste Gulbenkian, Lisbona, alla 27a Biennale di São Paulo, al Witte de With, Rotterdam, al Neuer Berliner Kunstverein, Berlino, al Nelson Mandela Metropolitan Art Museum, Port Elizabeth, al Museum Bochum, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, a Les Rencontres d'Arles Photographie, Arles, alla National Gallery, Cape Town, al Centre National del'Audiovisuel, Luxembourg, al Palazzo delle Esposizioni, Roma, alla Standard Bank Gallery, Johannesburg, al Bass Museum of Art, Miami Beach, al National Media Museum, Bradford, al Newark Museum, Newark, al Musée de l'Elysée, Losanna.
La mostra Nollywood è accompagnata dall’omonimo volume pubblicato dalla casa editrice Prestel con testi di Chris Abani, Zina Saro-Wiwa e Stacy Hardy.
Altre pubblicazioni di Pieter Hugo comprendono le monografie: The Hyena & Other Men, Prestel 2007, Messina|Musina, Punctum 2007, Looking Aside, Punctum 2006.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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