s.t. foto libreria galleria presenta, per le festività natalizie, una mostra favolosa: il progetto su(l)reale di Valentina Vannicola, giovane artista italiana alla sua prima personale.
Il tema della mostra, curata da Nathalie Santini/7minutes photography, è la trasposizione contemporanea di due classici della nostra storia letteraria e culturale : “La principessa sul pisello” di Hans Christian Andersen e il “Don Chisciotte” di Cervantes.
Valentina Vannicola mette in scena e fotografa, in ambienti naturali, i personaggi e le azioni di queste due storie e ce ne propone, attraverso una sequenza di scatti, la sua interpretazione visiva. Una sfida creativa nella quale si sono cimentati altri artisti prima di lei: dai pittori ottocenteschi –si pensi alle tele monocrome di Honoré Daumier dedicate al cavaliere della Mancha, agli illustratori contemporanei di libri per bambini.
In questo caso, la traduzione del testo scritto in racconto per immagini diviene essa stessa un percorso da compiere attraverso una serie di passaggi e invenzioni.
Valentina Vannicola è infatti disegnatrice, costumista, scenografa ed infine fotografa. Il suo lavoro inizia dunque sulla carta, dal disegno dello story-board, e procede poi attraverso l’ideazione e la confezione dei costumi, la preparazione del set, la disposizione dei personaggi sulla scena. La ripresa fotografica è dunque l’ultimo e decisivo momento di un progetto di riallestimento contemporaneo dei classici della finzione: un lavoro di regia di grande inventiva e originalità, in cui la nostra illustratrice sceglie di svolgere le più diverse mansioni professionali.
Le scene si svolgono nel paesaggio collinoso e brullo della Maremma laziale, in cui domina un cielo spesso grigio e tempestoso: quasi a ricordarci che la narrazione edulcorata dal rischio non appartiene alle favole.
Qui viene composto il sandwich di coloratissimi materassi in cui la spocchiosa regina della fiaba di Andersen ha nascosto il pisello che rende insonne la modesta principessa; e qui sfilano Don Chisciotte, col suo ronzino, e Sancho Panza: tutti attori non professionisti, abitanti dello stesso nucleo cittadino in cui è cresciuta l’artista.
L’attrice co-protagonista della serie Escape –questo il titolo della serie fotografica dedicata al romanzo di Cervantes- è una casalinga di oggi, a tal punto presa dalla lettura del Don Chisciotte da svolgere le sue noiose faccende quotidiane con gli occhi fissi sul libro.
E così il cerchio si chiude: mentre la donna, passando l’aspirapolvere, resta immersa nel mondo della finzione, alle sue spalle il vero Don Chisciotte, si inginocchia ai piedi di una contadinotta, immaginando di vivere una ben altra vicenda d’ amore cavalleresco.
In mostra, oltre alle stampe fotografiche esposte a parete e a una edizione in piccolo formato di entrambe le storie, saranno presentati anche i bozzetti originali del lavoro di messa in scena.
Sul reale e sulla fantasia; per permettere ai sogni di entrare nella realtà e rendere ciò che è ordinario straordinario.
Il lavoro di Valentina Vannicola trasporta lo spettatore in una dimensione surreale, senza gravità, in cui non esistono limiti e chiunque può ritrovarsi eroe. La fotografa ha materializzato il suo immaginario sulle colline dove è cresciuta chiedendo agli abitanti del suo paese natale di rivestire i panni di personaggi di favole spesso re-interpretate e coinvolgendo questi attori improvvisati in un gioco, le cui uniche regole sono curiosità e fantasia. Una ricerca sull’identità, la realtà e l’immaginazione.
Così, negli scatti di Escape, Valentina racconta l’evasione di una casalinga immersa a tal punto nella lettura del Don Chisciotte di Cervantes da venire catapultata all’interno del romanzo mentre si dedica alle faccende di tutti i giorni.
Fotografie in cui la gioia e l’umorismo sono presenti in ogni dettaglio: dal soggetto, ai costumi e alle scenografie (realizzati dalla fotografa), ai colori stessi delle immagini. Con talento e delicatezza Valentina Vannicola ci invita a entrare nel suo universo fantastico.
Nathalie Santini
Nata nel 1982,
Valentina Vannicola studia fotografia alla Scuola Romana di Fotografia. Inizialmente attratta dal reportage, presto se ne distacca intraprendendo un lavoro di ricerca personale in cui, in un mondo parallelo e fantastico, racconta attraverso le sue immagini ricordi, sogni e realtà. I suoi lavori ricreano un mondo immaginario abitato da persone a lei care che vestono i panni di personaggi inventati, in uno scambio continuo di ruoli.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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