Le opere di Massimo Listri (Firenze, 1953) si concentrano spesso su ambienti interni di grande importanza architettonica, alcuni aperti al pubblico, altri poco accessibili, in cui si sono stratificati la storia, la cultura, il sapere di interi decenni. Il suo sguardo curioso, attento e rivelatore ha catturato architetture nascoste, svelando l'anima di interi edifici: wunderkammern, antichi castelli, ville e palazzi, giardini, biblioteche e conventi, monasteri e antiche università. La prospettiva, centrale e frontale, delle sue fotografie coinvolge lo spettatore nel silenzio dei vani, nella magnificenza delle costruzioni, in un viaggio mistico e surreale, riportando alla memoria spazi conosciuti ma in realtà mai visitati.
Gli scatti di Listri, esempi di perfezione tecnica e rigore formale, testimoniano la sua personale aspirazione a catturare ed esaltare la bellezza, anche dove apparentemente non sembra essere presente, e il desiderio di comprendere e svelare i segreti di ogni creazione umana. La mostra presso Camera16 si concentra su luoghi Under Construction, in cui la perfezione geometrica delle sale si contrappone e lascia spazio al disordine dei momenti di passaggio, delle fasi di costruzione, di restauro o di allestimento, in cui la polvere lasciata dall?uomo nobilita, invece di offuscare, colori, luce e memoria. Il silenzio delle stanze abbandonate, lasciate ancora disadorne, evoca movimento e tensione di un?azione ancora in corso in cui si può già intravedere la perfezione del risultato finale.
Massimo Listri è considerato uno dei maggiori fotografi d'interni e di architettura al mondo. Collabora con numerose riviste tra cui "AD" e "FMR", di cui nel 1981 è stato uno dei fondatori insieme a Vittorio Sgarbi. Ha pubblicato dai primi anni Ottanta circa 50 libri ed
ha esposto in numerose istituzioni pubbliche con importanti mostre personali: Palazzo Reale a Milano (2008) e Palazzo Pitti a Firenze (2009).
La mostra è a cura di Carlo Madesani.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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